Tommaso Campanella, Poetica, p. 366
come ponno star in animo di cavaliere gentile queste
avarizie e
fanciullesche azioni? Dunque è assai più bello
il Rinaldo del Tasso e l’Orlando
dell’Ariosto, se ei non
lo facesse far pazzo al fine per amore, ma non mai avaro
o
vile in mettere ferro a chi gli dimanda perdono.
Tutti li cavalieri erranti de’ nostri
poeti sono più
generosi dell’Achille de’ Greci, le cui qualità era
meglio darle a
soldati privati allevati rozzamente, come
i Svizzeri, e non intendenti di governo, che
ad
Achille, governatore di tante navi ed esercito della
patria.
Onde infatti si vede, che Lucano attribuisce queste
qualità, non fingendo, ma che
erano verità, in Scauro,
soldato di Cesare gregario, ma di gran valore e forza, sebbene
imprudente. E Platone fu di questo giudizio, che
non solo gli eroi – a’ quali
conviene la virtù eroica, che
consiste in fortezza, magnanimità e clemenza, delle quali
è senza Achille e abbondante Orlando –, ma vuole
ancora che li soldati si allevino
di maniera, che siano
benigni verso i suoi, fieri verso i nemici, simili a cani
molesti e fastidiosi.
Dalla parte nemica, per essere spesso barbara e mantenitrice
di causa ingiusta, la
quale ingiustizia nasce dall’allevarsi
malamente, ben conviene introdurre eroi di
costumi al modo d’Achille, come il Tasso Argante fece,
Virgilio Turno, l’Ariosto
Rodomonte: precettori ne’ consigli,
disprezzatori delli dèi, parlatori goffi e rozzi e
di
ogni forza e fiero vizio colmi, all’incontro de’ quali sono
li mantenitori del
giusto della parte ben allevata, dotati
della virtù eroica, al predetto vizio opposta:
tali sono
Orlando, Rinaldo, Diomede.
Dunque Omero fece il contrario del buono poeta,
dando alla parte che ei chiama barbara
e difenditrice del
torto, qual fu Troia, un Ettore assai più bene accostumato
che
non è Achille nella pietà, nella modestia, nella
clemenza e nella ragione di governare.
Lucano poi,
scrivendo guerra civile e verdadiera, non doveva fingere,
se non
lodare l’una parte e l’altra, che era lodevole
con verità, e detestare la discordia
civile, e mostrare dal