Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 145

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sagacemente ogni cosa; ma non sa poi, né si ricorda, perché lo
spirito esala e non communica le passioni a lo spirito vegnente, e ha
fuligini che gli s’interrompe il discorso, è troppo mesto quando sta
solitario, il che appetisce quando è digiuno, ché lo spirito combatte
con le fuligini dal sangue, al fine arso, esalanti, e quando è allegro
è soverchio allegro, ché si diletta di buffonerie, perché gode
lo spirito di non combattere con le fuligini, e perch’è sottile assai,
si dilata troppo in allegrezza senza ritegno, e si diffonde, ché non
può frenarsi, e tali malinconici buffoni vidi io molti. Ma Pietro è di
tal sagacità che subito interpreta quel che si pensa l’altro, e quando
un amico è tradito da altri, egli subito lo pensa, e li mali degli
amici come cane venatico odora e prevede. E una volta andò a pigliar
acqua dal fonte lontano 150 passi, per un amico commune, e
questo non volse quello aspettare e mi disse: «Dì buon giorno a
Pietro Presterà, perché non posso aspettare». E Pietro tornò con
l’acqua e mi disse: «Si è partito neh? Io sentii uno che mi disse, proprio
quando pigliava l’acqua dal canale: - Di a Presterà buon giorno,
ché non posso aspettare». E molti simili esempi in lui ho visto
di sagacità, quando l’aria è tranquilla, talché è vero il senso dell’aria
e la communicanza comune; ma solo da acuti ingegni è compreso
chi può dalla respirazione intendere il pensiero. Non senza
causa disse Salomone che lucerna di Dio è lo spiracolo dell’uomo,
e questo investiga tutti i secreti delle viscere; molto più dunque l’aria,
ch’è esso spiracolo, può portar i moti manifesti. E quel che l’istorie
dicono della guerra di Farsaglia, in Abano intesa da un malinconico,
e le voci che udì Bruto e molte altre, sono cose anche possibili.
Ma io, sempre che ho da patir qualche cosa, mi sento tra il
sonno e la vigilia un che mi chiama: «Campanella», chiaramente, e
ogni poco lo provo e sto attento, e non so chi sia, e se non è angelo
o demonio, bisogna che sia l’aria turbata dalla mia passion futura,
o infatta da chi me la prepara, o d’altra simile un’altra simile imaginante.
Ma come forma la voce?
Conobbe sant’Agostino questo senso dell’aria nel De divinatione
daemonum
, dove dice per questo li demonii indovinare, fra

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