Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 159

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Or se hanno bocca, nervi, vene, cuoio, ossa, midolle, vesti, corna
e fan figli per non morire del tutto, bisogna dire che animali
siano e abbiano senso, e questo argomento persuade i grossolani
che non conoscono il senso se non per gli organi (ché i savii meglio
lo scorgono nell’aria e nel cielo e nelle cose spirituali senza organi)
sì come gl’idioti s’imaginano Iddio corporeo come uomo,
e pensano che non senta, né goda, se non ha volto e corpo umano,
per il che dannaro il grande Origene in Egitto tanti monaci e
il patriarca Teofilo. E li savii intendono che questi organi e corporeità
siano imperfezione a Dio, non nobiltà, attribuirceli.
Ma se questo non basta, trovaremo che le piante son maschi e
femine, e hanno sesso come gli animali, e la femina non fa frutto
senza il maschio. Questo si vede nelle carrobbie, nelle palme e in
altri, che il maschio e la femina inchinano l’un l’altro, e si baciano,
e la femina s’impregna, e senza maschio non fa frutto, anzi sta
come dolente, squallida e mesta. E in Nicastro vidi con più
meraviglia cedri fatti a guisa di membro e altri di cunno, con tanto
magistero quanto nell’uomo e nella donna.
Di più, ci sono piante in Scandinavia che li frutti loro diventano
animali volatili, e in tutte le piante nascono vermi: quel senso

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