Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 199

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da noi per insensatissime, onde potrai vedere che quel che s’usa
di medicare la spada e l’appendere la milza al fumo, non sia
cosa fuori di verità, come con esperienza vidi. Dice nel Levitico
che la lepra si comunica dall’uomo all’uomo e all’animale, e poi
soggiunge che pur si comunica alle vestimenta e alla casa nelle pareti,
nel medesimo modo serpendo, e dona legge che, apparendo
macchia di lepra nell’uomo, si separi dagli altri, e se la macchia è
più bassa dell’altra carne e livida, e se va serpendo dopo la prima
prova, voleva che stesse tanto tempo fuori de’ padiglioni e si curasse
con gli opportuni rimedii, e poi il sacerdote giudicasse s’era
mondato bene per alcuni segnali. Così, dice poi, se nella veste apparerà
la macchia della lepra, si sequestri, e poi, se va serpendo
ancora, che sia tagliata la parte leprosa, che si bruci fra tanto tempo;
e il medesimo dice delle casse e drappi in quelle ascosi. Finalmente,
dice, se apparirà macchia di lepra nelle pareti della casa,
che sia lucente e più bassa del restante muro, si rada quel luogo e
lavi, e l’abitatore si parta da quella; ma tornando poi e vedendo
che la macchia va serpendo più volte, dice che la casa si getti a terra
e si bruci.
Dal che si vede che la veste ha senso passivo, come l’uomo nelle
parti sue meno senzienti, e così anco il muro. Questa moltiplicazione
morbosa e contagio non si faria nello stesso modo, se consimilmente
non patissero, né si faria macchia in loro moltiplicabile,
ma solo vapore restaria, e si sanaria col caldo odore a vista di
vampa. Di più, si prova che una casa che non s’abita, benché sia
bene acconcia, più presto s’invecchia e si dirocca e ruina che una
mal acconcia e abitata, perché dalla sua causa presente è più avvivata,
e come lo spirito, stando in corpo, l’avviva, e, partendo, resta cadavero,
così la casa è avvivata dall’abitatore, e, senza, rimane
cadavero; ci nascono erbe, s’impolvera, bagna e inverminisce,
s’empie di topi, proprio come il cadavero.
Credo che la rabbia e lepra si comunichi alle piante, ma non so
se la parete possa anco arrabbiare, perché non ha spirito sciolto
in cui la rabbia primamente risiede, ma bene ha sodezza, della lepra
soggetto, quale la carne et osso.
Le pestilenze e contagi comunicarsi all’aria e all’acqua ognun

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