Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 209

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nella natura siano questi secreti, e il demonio li sa e se ne serve. Né
io so come, sendo egli incorporeo, come tengono le scuole de’ teologi,
o di sottilissimo corpo, come sant’Agostino dimostra nel libro
De divinatione daemonum e un concilio Efesino par che voglia
dire, possa farsi visibile agli occhi nostri che non veggono se non
cose più grosse che l’aria. E tanto meno intendo quel che altri dicono,
che sono palpabili dal nostro tatto, ma molli; altri che fottano
e si faccian fottere, perché l’aria ingrossata e densata, dalla quale
si dice che piglian corpo, non conosciamo che si possi tanto densare
che non diventi acqua più facilmente. È possibile che prendano
altro corpo d’uomo e di bestia; né potemo intendere come commovino
li venti, le pioggie, li mari, se non sono attivi come il fuoco,
che possano trasmutare e alterare, o che abbino mani e organi simili
a concitare, o che le creature obediscano a loro, come a Dio, il
che è impossibile, non essendo essi intrinseci alle cose, né avendo
le cose il senso da loro, ma da Dio, e la potenza e l’amore.
Diremo, dunque, che la magia dell’uomo è assai debole e non
vede queste arti loro, né li vincoli con che l’aria figurano e incorporano
e muovono, ma essi che sono sciolti di corpulenza intendono
più altamente le virtù, attività e passibilità delle cose naturali,
e se ne servono a lor modo, secondo gli ha concesso il Creatore.
Ma le tante prove et esperienze ci accertano ch’essi operino
tante cose mirabili, poiché noi, in quel che arriviamo, mirabili pur
cose facciamo.
Pioggie l’uomo può fare con fumi ascendenti al tetto della sala
che sopra sia coperto di neve; e tuoni, mischiando tra quelli fumi
canfora e solfo ardente, li cui vapori tra gli altri aggravati si accendono
e scoppiano; l’iride, spruzzando l’acqua in aria all’incontro
del sole in mezzo della luce e dell’ombra; venti, aprendo contrarie
finestre, ripiena prima di fumo la stanza; e altro più si può fare.
Se vadano le streghe in corpo con i demonii, è gran dubbio, e
sant’Agostino dice che si ungono e stordiscono con i vapori delle
unzioni, cadono e dormono, sognando di andare, movendo il demonio

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