Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 236
e amore deriva et è e si conserva e muta, secondo li fini intesi
dalla commune anima, che dal Creatore impara, e l’arte del
Creatore, nelle cose innestata, sente, e per quella ogni cosa al gran
fine guida e muove, finché ogni cosa sarà fatta ogni cosa, e mostrarà
ad ogni altra cosa le bellezze dell’eterna Idea.
Or chi l’ammira le conosce, chi le conosce l’opera, chi opera
fia amico di Dio, partecipe della gran sapienza universale sempre
beata e gloriosa; e la qual sia pregata che me e Berillo mio alzi
alla sua dignità e conoscenza, e mandi presto il mio liberatore.
IL FINE