Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 88

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balbuziente parli speditamente; ma i pappagalli che hanno concavo
il palato, come l’uomo, alquanto, ben imparano molte parole.
Lascio che in mare si trovano pesci, uomini del tutto nelle
membra; e in Olanda e in Portogallo si videro usar tutti gli atti
umani ma non imparorno la lingua, perché fuor dell’acqua viver
poco potevano. E ci sono satiri e silvani, uomini selvaggi che li vide
san Geronimo che non mente, e certo, quando noi miriamo i
Tartari et Etiopi, e li sentiamo parlar sermoni ignoti, ci paiono più
ignoranti che li nostri cavalli, e di costumi e atti differentissimi
dalli umani nostri. Così paion gli altri animali a noi esser senza discorso
e favella e giudizio; ma tutti n’hanno chi più e chi meno,
come tra noi avviene che molti paion bestie, e Aristotile però disse
che non tutti abbiamo intelletto. Però resta a vedere se l’uomo
è simile in tutto alle bestie che moia e nasca come quelle, o tiene
in sé qualche senno più divino, e come si conosca.
Avverti ch’io non dico più sapiente chi ha miglior organo di
sentire, poiché molte bestie hanno migliori di noi gli organi esteriori;
e molti ignoranti vista e udito acuto; ma non così sono negli
organi interiori, né meno nello spirito senziente il qual giudica di
quel che si sente, poiché ogni senso conosce l’estrinseco per evidenza,
e il resto per discorso e per giudizio; e perché i bruti ancora
sentono l’estrinseco ed al resto discorrono, come la notte dal
moto sentono l’uomo, e al dì dalla figura, e il resto giudicano, si
diran discorsivi. Ma perché poco discorrono più di quel che veggono
e sentono presente, e l’uomo discorre a molte altre simili cose
e azioni e figure e virtuti e vizii e negozii nell’istesso tempo, sì
per le migliori celle interiori, sì per lo spirito più puro, lucido, nobile,
e per l’affinamento che esso spirito ha nel conoscere dalla
mente immortale in lui involta, come poi diremo, è avvenuto che
l’uomo si dica razionale e discorsivo, e non i bruti, ma solo sensitivi,
non perché non discorrano, ma poco; come anco le piante
perché sentono poco non son dette animali. E così parleremo noi;
ma intendiamo dicendo razionali, cioè mentali, quando diciamo
gli uomini soli esser razionali animali.

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