Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 531
se nelle mani chiragra, se passano dentro la
spina per la midolla fan parilisia (perché lo spirito non
può distribuirsi per li nervi originati dalla spina, et li
togliono il moto e 'l senso, restando le parti ritte senza spirito
et li nervi contratti come una corda bagnata che si
stringe et accorza). Et questi humori, quanto più sono
acri et sottili, manco durano et fanno più dolori; ma i grossi
et dolci più durano con manco dolore. Se poi casca la
distillatione nelle fauci fa catarro; se nella columbella,
angina; se dentro il petto fra la membrana et i muscoli
delle costole, viene ad ulcerare et far puntura et postema;
se nel polmone, quando son grossi, fanno difficoltà
di respiratione, i meati chiudendo et assuppando il
polmone et spesso li muscoli interposti alle costate. Et
quando sono salsi et acri per ardore della testa vulcerano
il polmone et generano tosse et sangue spumante, che lo
spirito manda fuori mentre che tosse per scacciare la distillatione
infettante. Se si ritengono in testa chiudendo i
ventricoli, fan varij morbi con semigravia; se sono crudi,