Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 213

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[DISCORSO DECIMOTERZO]
De i moti delle stelle.
Et questo avveniva necessariamente nell’origine secondo
il primo Consiglio, perché non il sole solamente - con la
diversità, che fa col moto diurno di 24 hore per dritto, et
con l’annuo di 365 circulationi oblique di 24 hore e minuti
alquanti declinando da un tropico all’altro - fa diversità
nella materia rispondente a i gradi della prima Idea, ma
i pianeti anchora ageno sopra la terra, et intercipono l’uno
dall’altro l’attioni, et variano le dispositioni che il sole alla
terra dona: et più variamente, mentre ch'essi si
volgeno obliquamente dentro l’etera, come il sole, chi più
tardi, chi più veloce, onde paiono questi andar contro
quelli. Et così come le parti del cielo più vicine a terra

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