Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 386

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Rimedio è segar la vena opposta per divertire, e la prossima per
vacuare, et applicare e mangiare cose fresche. Il morbo venereo
nasce da vapore infetto penetrante allo spirito, et inficiente poi
il sangue, e poi il resto.
DISCORSO DECIMOPRIMO.
Della vista.
Disse il Senno: «Queste due vie non bastano a far conoscere
il buono et il cattivo all’animale, perché
le cose lontane assai non mandano odore se il vento non
lo mena, e spesso il gran caldo et il grande freddo lo rende
insensibile, come dicevamo de sapori. Né solo de i
cibi ha bisogno, ma di luoghi commodi a deponere il peso
del corpo e riposarsi; e di saper gl’incommodi, ne quali può
incappare, cascare e rompere la statua o maltrattarla;
e di presentire le molestie tanto degli animali nemici
quanto dell’adversità della terra montuosa fossosa petrosa,
pria che v'inciampasse». Dunque disse al natio spirito
che architettasse gli occhi, guardando nella sua Idea, e
che li ponesse nelle supreme parti per specolar da lontano,
verso dove l’animale camina e può incontrare gli agi et i
dissaggi: ché per ciò haveva separata dal corpo la testa
con molto collo, affinché fosse portatrice di due lumi e

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