Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 421

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una nel tutto, fa una cosa sola, come si vede nella pietra,
nel ferro, nel vento, nell’acqua, nelle quali cose una forma
fa una cosa sola. Ma l’animale in una parte si move, et
con li piedi sta fermo, et nel ventricolo cuoce nel medesimo
tempo. Onde si deve stimare che più spiriti pendenti
da una università loro per continuazione governano il composto,
come molti huomini una nave pendenti
da un capo con continuatione di precetto, benché habbino
i corpi discontinuati. Il che non avviene alli spiriti che
fanno impeto senso et mutatione nel corpo humano, il
quale è diverso et vario di temperie, di figura, di colore, di
dispositione, d'offitio, et per conseguenza di forme nelle sue
parti: onde da una forma non può essere informato, se
quella pende dalla materia. Inpertanto infondendo Dio
la mente nel composto humano, ella ben può essere informatione
di cosa che ha molte forme partiali et diverse,
imperoché ella non pende dalla materia, ma da Dio, onde
deriva per semplice emanatione creata. Così la
luce, che dal sole deriva et pende, in un medesimo tempo
informa l’acqua che si move et quella che sta ferma,
et l’aria e 'l christallo e 'l rubino, diversi di consistenza
di colori et di forma, perché non dalla materia loro pende,

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