Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 118
data da Christo a loro. E li papi comportaro spesso molte cose tali
per non potere senza ruvina de’ christiani far di meno, et in effetto
ogni cosa han comportato altro che l’heresia e scisma, che questo è
impossibile a dissimularsi. E rispondendo al terzo, dico che questo
atto di Christo nel pagare il tributo per non scandalizar il mondo e
disauthorizar l’Evangelio, che fusse fondato in licentiosità o disobedienza,
non intendendo ancora la gente l’essentione clericale, et il ius
divino e naturale, fu instruttione a noi di cedere a laici et ad ogni
persona questi beni temporali, perché non nasca scandalo. Ma disse
egli liberi sunt filij perché li clerici son come figli di Dio, li laici
come servi, o perché son della famiglia di Christo prencipe, e però
sono essenti, si come dice san Geronimo super Mattheum, 17, e
santo Agostino, Evang., 33. E queste parole esponendo il Soto, De
iustitia et iure, lib. 4, q. 4, et lib. 5, q. 4, ar. 1, dice l’essentione de
clerici essere de iure divino. Benché non sia poi costante nel 4° delle
Sentenze. Questo censo, è tributo, che si paga secondo la stima de’
beni temporali, ut habetur 1. forma ff. de cens. e poi fu detto quel
che si da per ogni testa in segno di soggettione, del che fu ripreso
David, dice il Soto, De iustitia et iure lib. 6, q. 5 e q. 6 art. 7. E
Gioseppe dice, nel 7° De bello Iudaico, che era tributo di mezo siclo
comandato nel 3° libro dell’Esodo, e questo pigliaro i romani per se,
e solo i giudei erano obligati a questa guisa. Dunque non erano
essenti essi soli, come dice il Pseudo Theologo. Ma di nullo modo
era obligato Christo pagare, se non come pare a Marsilio dannato.
E pagò, come hoggi li clerici nostri pagano al turco. E nota, che per
se e per Pietro pagò, non per gli altri apostoli, perché solo Pietro
rappresenta Christo con tutte le potestà del Messia, e soffre quel che
Christo soffre per l’edificatione del christianesimo, ma bene all’incontro
tutti i laici sono obligati alle decime; dunque tutti sono soggetti.
Il Soto dice che questo è stipendio, non signoria, secondo
quello: Dignus est mercenarius cibo suo; et altri simili. Et io rispondo