Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 444

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fecero publicani di Spagna. E come deverian esser paura a Spagnoli, e
non aver paura da loro, perché in un anno ponno disfar questa
Monarchia non solo col tener le fortezze che possedeno in Napoli per
sé, e chiamar Francesi, ma solo col dissociare Milano da Napoli e da
Spagna, non dando il transito dall’uno all’altro, mentre il Cristianissimo
andasse ad assaltar Milano, o altro, etc., né denari nel bisogno.
Ma essi fin ora non han conosciuto, che Spagna ha più bisogno di
Genua che Genua di Spagna, sendo essi la sostanza di lor Monarchia,
e Spagna sol di mercantare a lor commodità. E certo Spagna non può
stare senza Genua, ma può Genua star senza Spagna. Così anche se
mancasse loro il passaggio della Valtellina, e fosse presa Doncherchen,
si perderebbe questo membro del gigante ch’è la Fiandra, e si sfacerebbe
in pezzi la Monarchia.
Se li Spagnoli tenessero la Fiandra con Olanda, sarian padroni già
del mondo, perché con tre mila mari che tiene e con li tanti artificii
maritimi, questa nazione averia preso il mondo tutto: e or, come era
strumento della Monarchia loro, è strumento di lor ruina, come
appresso si dirà. Le navigazioni poi son infedeli, e se per tre anni le
flotte non venissero, e li Genovesi non imprestassero denari, verrebbe
rotta in pezzi affatto la spagnola signoria. Si vede dunque, se togli a
questo giganteo serpente il corpo seu busto non suo, resterà subito in
membra sparte, irremediabilmente rotto. Non può dunque esser durabile,
sendo unite le membra in corpo alieno.
Art. 6
Argomento sesto della mancanza della Monarchia di Spagna esser il non
saper tesorizar per i bisogni, e viver sempre mendicando.

Il terzo (sic) argomento della subitanea caduta e facile di Spagna è il
non saper tesorizare, e con aver 100 millioni di rendita da tante parti del

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