Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 136

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piglino per mariti gli Spagnoli, e le Africane li Germani e Fiandresi, e
le spagnole li Italiani, imperoché queste sono leghe naturali, che la caldezza
spagnola più si feconda con la pinguezza germana, e l’africana
siccità e caldezza più si feconda con la fiandrese freddezza e umidità, in
modo che ci si trova più gusto venereo e più fecondità, come scrissi in
filosofia. L’italiano, per essere misto, è buono all’uno e all’altro. E da
qui ne nascono due beni: l’uno è che le donne si fanno cristiane per
l’amor del marito, che giammai donna mantenne opinione contra il
marito che ella ama, come le donne fredde settentrionali amano i
meridionali mariti caldi, ecc., e le Sabine conciliaro i Romani, loro
predatori e mariti, con i Sabini, loro padri, che le volevan ripigliare.
San Paulo dice che salvatur infidelis uxor a fideli viro,et e contra.
L’altro è che il Re averà gente soldatesca in abbondanza, facendo
soldati i figli dei soldati, e per la fecondità ne averà più assai, e animerà
con amore i soldati a pigliare le fortezze de nemici, perché si abbino a
godere le belle dame, e poi riposarsi (questo secreto è di Platone, che
si combatta per amore), facendosi questa legge, che quelli che averanno
pigliato una quantità di dame, si debbano stare su le fortezze per
mantenere e non per scorrere, come stanno i soldati ammogliati nelle
castella di Napoli. Ma farne passare al Mondo nuovo è cosa laudabile
e assai buona per le nuove colonie.
Quarto, deve il Re fare nel regno di Napoli, e Spagna e Fiandra,
due o quattro seminarii di soldati per luoco, pigliando tutti i
fanciulli del paese che hanno i padri poveri, e li bastardelli, e nutricandoli
insieme con avvezzarli all’armi, e a conoscere il Re loro per
padre, e poi facendoli soldati, che abbino a pigliare moglie delle

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