Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 138

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donne tolte in preda, e questo è buono perché i poveri non temeranno
di fare i figli, poiché averanno chi li nodrisca, e il Re averà soldati
fedeli. E per le nazioni strane fare un altro seminario, cioè tutto di figli
di Mori o di Fiamenghi, e allevarli alla soldatesca, e poi servirsene
come fa il Turco de i giannizzeri, e le donne povere anco nodrirle in
seminario, che imparino a tessere le tele, e fare i vestimenti e i letti
proprii dei soldati, e le vele delle navi, e altre cose simili, e poi, per
non copular le parentele contro la religione e per farle più feconde,
maritare si devono le Italiane con quelli del seminario di Fiandra o
Spagna, ecc., perché così ancora non si faranno tanti religiosi disutili,
onde ne viene male alla Chiesa, poiché non per devozione, ma per
necessità fatti religiosi, diventano scandalosi, e ne viene male al Re,
perché li mancano tanti vassalli, tributi e soldati, e d’ogni nazione se
ne ponno allevare in questi seminari, seu serragli o collegii vogliam
dirli.
Le rendite poi per nodrirli saranno trovate dalli spedali e collegii
instituiti sotto la cura d’uomini vecchi e da bene e religiosi, che predicando
acquistaranno assai per essi, e si cavaran dagli usurarii, come
dirò trattando del regio tesoro, senza che il Re vi metta del suo, se ben
mettendo più presto ci guadagna.
Ma l’accasare i Spagnoli con li Italiani e Fiandresi è utilissimo per
spagnolare il mondo, e dominarlo più sicuramente, e fanno errore i
soldati di Spagna in Napoli, che cercano donne spagnole per mogli, e
si deve commettere alli Viceré che attendano a copulare i matrimonii
spagnoli con Italiani e Fiandresi, a ogni modo onorandoli e accarezzandoli,
massime tra signori e baroni.
Né si pensi alcuno che questi collegii o serragli son cosa da Turchi,
perché è arte prudentissima, usata anche dagli apostoli nella Chiesa,
poiché il Papa tiene tanti collegii

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