Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 194

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Altri trovaro d’imprigionar i Papi, come Filippo re di Francia fece
a Bonifacio VIII, e l’imperatore Arcadio mandò san Crisostomo in
esilio, e l’uno e l’altro rimedio fu rovina loro, perché tornò con più
credito al suo trono Crisostomo e fu fatta congiura da Gaina goto
contro l’imperatore, e Gaina neanco si poteva salvare in Chiesa,
essendo stato nimico della religione di Crisostomo, e rovinò.
E il Re di Francia si forzò, appresso Bonifacio, fare un papa francese,
per tal timore del mal fatto, e mantenne scisma molto tempo, e
fatto il papa Clemente V, lo trasportò in Avignone con la sedia, per
rimediare a se stesso, temendo che non si vendichi di Bonifacio, e pure
neanco Clemente V li osservò le promesse, con tutto che era francese,
e da lui fatto creare con cinque promesse, deluse poi da quello, per
consiglio del cardinale di Prato, e dopo i regi francesi sempre declinarono,
come l’istoria e Dante <canta>. Dunque, in personam sacerdotis
manum extendere profanum remedium et perniciosum
.
Altri hanno fatto un antipapa, come il Bavaro, e rovinaro come
lui, e questo è peggio. Altri hanno cercato

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