Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 308

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XXVIII
Dell’Africa
Dell’Africa il Turco possiede l’Egitto, e Algeri e Tunisi, e il regno
di Fez ha il suo re particolare, ed è attissimo a rovinare, perché quivi
il macomettismo è disunito in più di sessanta eresie, e li altri re son di
poco momento, fuor che il re delli Abassini, detto il Pretejanni, che
possiede più di cinquanta regni sotto di sé, ed è cristiano, se bene non
sa la fede Romana schietta. Però è necessario servirsi delle loro possanze
ad utile di Spagna, sendo opportuno il passaggio a quella, perché
ha il Re nostro il Regno d’Oran, dove si combatte continuamente
con Mori, i quali son facili a domare, se con una furia di Germani si
scorresse contra loro.
Ma non è dubio che da essi risorga monarchia contra Spagna, perché
son più atti a servire che a comandare, e al settentrione mai essi
dominaro, ma furo dominati, altri che Cartagine, colonia di Tiro, la
quale pure fu da Romani spenta, e li Arabi ancora passaro in Spagna
dall’Africa, e già furo rovinati dopo ottocento anni, se bene neanco
furono africani veramente, ma la novità dell’armi e religione di
Maometto li spinse a tanta novità contra l’uso loro. Ma oggi sono
indeboliti, e perché son per natura insidiosi, astuti e servili, può per
mezzo d’un de loro regi Spagna far gran progressi in quei paesi, come
fecero i Romani per mezzo di

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