Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 326

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Fiandra e dal Mondo novo, ma questa cosa lo rende più mirabile, perché
la navigazione l’unisce, e lo può far signore del resto del mondo,
come diremo poi e la religione l’unisce, e li traffichi.
Finalmente, nell’imperio turchesco che l’un figlio uccida l’altri
rende l’Imperio suo crudele, e può avvenire che un figlio se ne fugga
e li faccia guerra come nemico, il che avvenne quando se ne fuggì
Gemen, fratre di Solimano, il quale se non fosse morto con veleno per
opera del Turco e tradimento de Cristiani, li potea far gran danno passando
in Grecia con i cristiani. E Selim non era per regnare, ma si fe’
forte per non essere ucciso, e occupò il regno al padre e fratelli, e li fe’
morire, e fu in pericolo di rovinarsi quell’imperio. E veramente credo
che per questa via perirà, dividendosi due figli due regni, e l’uno
accostandosi a Cristiani per aiuto e facendosi cristiano. Il che Arquato
astrologo dice doversi fare nel sedicesimo Imperatore, quando la
Luna, loro insegna, comincia a scemare e partirsi in due corna, cioè
dui imperii, poiché l’insegne son fatali, come si cava dall’Apocalissi di
san Giovanni, dove li imperii dalle insegne nomina, cioè il drago,
l’aquila, il leone. Geremia chiama il regno delli Assirii la colomba,
perché era loro insegna, ed Esdra ecc. La qual cosa è più propizia al re
di Spagna, perché i suoi figli non si perseguitano per tal paura come
nemici, e già si vede che gli Austriaci son concordi mirabilmente tra
loro per la fratellanza, e per paura delli

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