Biografia

Termina, nel carcere romano del Sant’Uffizio, un riepilogo latino della propria fisica, il Compendium de rerum natura, che verrà rintracciato nel 1611 da Tobias Adami e pubblicato nel 1617 con il titolo di Prodromus philosophiae instaurandae. Inizia un’esposizione sommaria, in italiano, delle proprie dottrine fisiologiche, intitolandola Epilogo magno, testo di cui ci è pervenuta una seconda redazione, riconducibile al periodo 1604-1609 . Non trascura la poesia: è di questo periodo uno scritto sull’Ars versificatoria , come anche due poemetti filosofici sul modo di apprendere e sulla fisiologia (opere tutte perdute). Viene interrogato dai cardinali dell’Inquisizione il 14 marzo e invitato a stendere la propria difesa. Probabilmente presenta in tale occasione l’Apologia pro philosophis Magnae Graeciae ad Sanctum Officium, che secondo Luigi Firpo coinciderebbe con la Defensio Telesianorum ad Sanctum Officium . Alla fine di aprile viene nuovamente torturato. È condannato «per gravissimo sospetto d’eresia» all’abiura de vehementi; la cerimonia, secondo Luigi Firpo, si sarebbe svolta nella chiesa domenicana di Santa Maria sopra Minerva il 16 maggio, mentre Leen Spruit indica la data del 30 ottobre. Gli viene assegnato, quale residenza obbligata «loco carceris», il convento domenicano di Santa Sabina sull’Aventino, dove scrive il Dialogo politico contro Luterani, Calvinisti e altri eretici. Nel frattempo, il 7 novembre, viene proibita la Philosophia sensibus demonstrata . Probabilmente nell’autunno porta a compimento una prima redazione (avviata qualche anno prima) della Monarchia di Spagna.

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