Biografia
Il 29 gennaio Niccolò Fanti ottiene la revoca della pena capitale
. Il 2 aprile Antonio
Brini ottiene la grazia
. Campanella soggiorna per qualche mese a Napoli - dove
detta una Cosmografia
e una Encyclopedia facilis dictata principibus
(perdute) e porta a compimento l’Epilogo magno (di cui ci è
pervenuta una seconda redazione)
- e in
Puglia, dove Mario Del Tufo cerca di trovargli una sistemazione presso il
vescovo di Minervino
. In estate s’imbarca per la Calabria e il 15 agosto raggiunge Stilo
. Lì compone cinquanta Quaestiones contro Luis de Molina
, un trattatello De episcopo
e la tragedia Maria regina di Scozia
(opere tutte perdute). L’11 novembre scrive a Giulio Antonio Santori
, vescovo di
Santa Severina e membro dell’Inquisizione, affinché venga graziato di quanto gli resta del tempo di penitenza.
Interpretando segni naturali e celesti, testi profetici e diffuse aspirazioni a mutamenti, Campanella diviene l’ispiratore
e la guida di una vasta cospirazione antispagnola - che trova il sostegno di nobili, ecclesiastici, fuoriusciti nonché
l’assicurazione dell’appoggio della flotta turca - con il proposito di instaurare una repubblica conforme alla
libertà naturale.











