Biografia

L’11 gennaio Clemente VIII costituisce il tribunale per il reato di congiura, scegliendo come giudici il nunzio a Napoli Iacopo Aldobrandini, e don Pedro de Vera. Il 18 gennaio Campanella nega, nel corso del primo interrogatorio, qualunque responsabilità. Viene chiesta l’autorizzazione alla tortura. Il 31 gennaio è rinchiuso per una settimana nella fossa detta del «coccodrillo». Il 7 e l’8 febbraio viene sottoposto alla tortura del «polledro». La confessione che concede è forse l’inizio del piano che gli permetterà di avere salva la vita. Le accuse verso di lui sono gravissime e a nulla vale la difesa dell’avvocato Giambattista de Leonardis. Il 2 aprile, la mattina di Pasqua, Campanella dà inizio al suo piano. Fingendosi folle, dà fuoco al proprio pagliericcio, per evitare la pena capitale, che non poteva venire inflitta ai malati di mente (incapaci di pentirsi, i folli avrebbero l’anima irrimediablimente dannata, coinvolgendo in ciò gli autori della sentenza di morte). Nel frattempo procede di nascosto alla stesura delle proprie difese, che si compongono di una Prima delineatio defensionum , narrazione attenuata dei fatti di Calabria, e di una Secunda delineatio defensionum , nella quale raccoglie i testi profetici che avevano ispirato le sue prediche del 1599, e che costituisce il primo abbozzo degli Articuli prophetales . Risale a questo periodo anche l’Apologia ad amicum , nella quale esprime sdegno per il fraintendimento del proprio messaggio a opera dei congiurati calabresi. Il 19 aprile il papa affida il ruolo di giudici per il processo per eresia al nunzio Jacopo Aldobrandini, al di lui vicario e ad Alberto Tragagliolo (vescovo di Termoli), il quale era precedentemente stato commisario nel procedimento del 1594 contro Campanella. Il 10 maggio comincia il processo per eresia. In data 17 maggio è il primo interrogatorio di Campanella. Il 9 giugno arriva da Roma l’autorizzazione alla tortura, con lettera del cardinal Giulio Antonio Santori (in veste di decano dell’Inquisizione romana) a monsignor Tragagliolo. Il 18 luglio Campanella sopporta per un’ora la tortura della «corda». Il 20 luglio supera un altro interrogatorio . Tra il 6 e il 15 novembre dieci testimoni si dichiarano convinti della sua pazzia. Nel corso dell’anno scrive alcuni componimenti poetici, nonché la Monarchia di Spagna .

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