Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 258

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fanno, sendo composti di parti similari. Né cade salsa
essalatione con le pioggie adosso al mare per salarlo, ché
questo è scernito da i laghi et fonti. Per natura il mare
è salso et amaro et grosso, perché così nasce da suoi fonti.
E gli è natura essere quant'è minor della terra
incomparabilmente, sendo suo sudore; et che stia nelle sue
valli et non la cuopra, perché il primo fato in una cosa
diventa sua essentia. Et sempre sarà tanto e tale come
commandò il primo Senno, perch'egli sia suolo delle navigationi,
stanza a i pesci, ristoro ad essa terra, come il sangue
nel fegato et nelle vene all’animali, e copula del cielo e
della terra.
Perché non essendoci tant'acqua ne i fonti
fiumi et mare, non uscirìano vapori dalla terra se non secchissimi
et in spatio di tempo nulli, et ritirato a sé il
cielo rimarrebbe vacuo lo spatio dove sta l’aere, e 'l composto
di questo gran animale che appelliamo Mondo si
discioglierebbe, così come, mancando il sangue
nell’animale, di cui si nutricano li spiriti - che sono parti
celesti - e si irriga il corpo ch'è terrestre, si bruscia il
corpo per ethicia et lo spirito se n'essala et si separa e 'l
composto muore. Sotto la terra piana ci sono molte acque,
onde i pozzi le pigliano, perché il vapore dentro a loro generato
si condensa in acqua; ma sopra terra per alquanti

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