Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 10

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II
Le cagioni
dell’Imperio spagnolo

Adunque <queste> tre cause d’accordo concorsero alla Monarchia
di Spagna, perché avendo essi per 800 anni combattuto contra Mori
sotto gli auspicii di Cristo Dio, finalmente diventar buoni soldati, e
acquistaro valore e prudenza: onde, vinto avendo, voltaro l’armi a
maggior conquisto, essendo poi per il Papa da Dio aiutati con indulgenze
di gran tesoro e cruciate, e remunerati del titolo di Re Cattolico,
che vuol dir universale, e per l’opinione del valore si sono voltati
i Genovesi a servirli e acquistarli novi mondi. E si vede che mentre le
guerre si sono fatte con cavalli e lance, vinsero l’imperio i Francesi e
Goti e Longobardi, mentre con le spade i Romani. Ora che l’astuzia
prevale, trovate le stampe e gli archibugi, ai Spagnoli l’imperio è
venuto, uomini pazienti e astuti.

Ma l’opportunità si conosce troppo, perché ha fatto trovar
unito l’Aragonese re con la reina Isabella di Castiglia, non ritrovandosi
erede maschio in Castiglia, e a questo s’aggiunse la
linea imperiale austriaca, non avendo essi eredi maschi, che fu il
più gran momento, e vi concorse l’invenzione del Mondo nuovo

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