Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 128

Precedente Successiva

XV
Della milizia
In due maniere può mancare la milizia di Spagna, e la defensione
e aumento che da quella viene: l’una è perché le donne spagnole non
sono feconde per il troppo caldo, e morendo in Fiandra e nel Mondo
nuovo e in altre guerre ogni anno Spagnoli assai, possono mancare i
soldati, come all’incontro aumentano i soldati svizzeri, polacchi e altri
settentrionali per la fecondità delle donne, massime che poche se ne
fanno monache, e non hanno puttanesimo, che roina la maggior parte
del seme umano, e vivendo in più libertà, e accasandosi le genti con
poca dote, si moltiplicano per arte e per natura più che i nostri.
E però
sempre i Francesi, i Goti, li Unni, li Eruli, i Longobardi e altri del settentrione,
abbondando di gente, furono necessitati, non li capendo il
paese, a scorrere alle parti nostre, e fondar signorie e colonie, come
fanno le api, ed estinguere il seme di Soria, di Grecia, d’Italia, di Spagna
e di Ungheria, come s’e’ visto.
Però li Spagnoli, sendo pochi in numero per le cause contrarie,
sono sforzati spopulare i paesi dove arrivano a vincere, come hanno
fatto nel Mondo novo, perché non abbino paura che i vinti, più
numerosi, si sollevino contra loro, il che dona a loro nome di crudeli,
e mancano i vassalli e li tributi, e i paesi populati li aborriscono. Onde
volendo in Fiandra molte ville spopulare, si concitaro grand’odio. Ed
ecco ancora che sono forzati nel regno di Napoli e di Sicilia fare il
medesimo, poiché appena cinque mila Spagnuoli mantengono un
tanto paese, e l’opinione sola li mantiene in signoria.

Precedente Successiva

Schede storico-bibliografiche