Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 234

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Pietro de’ Medici disgustato e ritirato in Ispagna sarebbero di gran
paura al Granduca di Fiorenza.
Ma se il Re ha a caro che si disuniscano, non faccia paura loro,
poiché la paura di Spagna mantiene l’Italia unita, però bisogna mostrare
poca voglia contra loro. Con la religione non si deveno né possono
disunire, ma si disuniscano con benefici, ut supra. Ma se un Papa
austriaco si facesse, sarebbe finita Italia.

I traffichi con Genova e trattare con loro è ottimo come fa, perché
ha Genova per suo erario, e se ne serve ad abbassare i baroni degli altri
stati e per navigare ut supra. Ma se li deve mantenere in modo che non
per necessità delli stati lo servano, ma per amore; così non deve estorcere
a loro i debiti che con essi tiene, etc., né terre di presidio assai né
molte deve a loro vendere, che in una rivoluzione d’Italia potrebbero
alzare le bandiere per Genova nel regno di Napoli.

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