Italia - Non potrà dunque casa di Spagna arrivare a monarchia grandissima | secondo il fato, se non sotto gli auspicii dell'imperio italiano, che | è romano, che è germano, che è destro. Però si deve sforzare in ogni | modo il re di Spagna a farsi eleggere imperatore, che non solo Dio, | ma la prudenza umana mostra che otterrà ogni cosa, come se ne vide | principio sotto Carlo V, re di Spagna, che sotto gli auspicii imperiali, seguitato da tutta Italia e | Spagna, vinse Tunisi, il re di Francia e la Germania. Mon. Spagna 28. Dico dunque che il Re di Spagna seguendo questo stile, osservando | la prudenza e occasione, otterrà il tutto, come per le seguenti | cose si vedrà, già che è manifesto che ei combatte sotto gli auspicii | dell'imperio germano che è d'Italia, che è di Roma, che è di Grecia, | che è di Persia, che è di Ciro, che fu dopo Media e Babilonia, e da più | angeli sarà aiutato, e dalle forze di Tiro e di Michele, e dopo questo si | darà ogni cosa in mano de santi, facendosi unum ovile et unus pastor. 34. Si | devono proponere cose ammirabili, che facciano il Re di Spagna | ammirabile in religione, prudenza, valore e profezia, perché dove | queste cose inchinano, l'imperio inchinerà necessariamente. E perché | queste grandezze sotto gli auspicii dell'imperio d'Italia, che è oggi | germano, hanno da succedere, chiaro è che si deve sforzare che | l'imperio gli venga in mano. 52. Di più, il Papa ammette a sacerdozio, a vescovati, a cardinalati | ogni uomo d'ogni nazione, o povero o ricco o barbaro o latino, come | ordina san Paolo, s'egli vuol esser savio e buono, e però il suo dominio | è grande e unito, che così domina in Spagna, nel Mondo nuovo, in | Africa e Francia come in Italia, ai suoi vassalli per il vincolo della religione | comune, e tale unità mantiene li animi uniti, onde resulta | l'unione delli corpi e dell'armi, e però il Re, che cura l'unione delli | corpi e dell'armi e fortune solamente, ha il dominio più estrinsecato e | men forte, se la religione non lo fortificasse, unendo li animi, e si vede | che l'Imperator germano, che ha i popoli divisi in religione, non li | può dominare come il Re nostro e il duca di Baviera meglio fanno. 140. Di più, in Francia ci è la divisione tra cattolici ed eretici, e ci sono | vescovi possenti che non vogliono la rovina del re di Spagna. E finalmente | non può il re di Francia, benché guerriero, rovinare Spagna e i | suoi regni, perché non si fan le guerre con lancie e cavalli, ove i Francesi | sono buoni, ma con archibugi e con fortezze si contende, ove i | Spagnoli son buoni, e non a campo aperto: onde obviare può alli disegni | di Spagna, ma non espugnarla, perché ancora tutti i signori e | repubbliche d'Italia sarebbero per Spagna, come furo per Francia sino | a quest'ora, desiderando essi contrapesare queste due possanze, acciò | l'una oppressa non restino essi preda dell'altra, come usò re | siracusano contrapesare i Romani coi Cartaginesi. 212. L'Italia più che altra nazione è amica di Spagna: per mantenerla in | questo, bisogna trattare di modo Napoli e Milano, che li popoli vicini | li ammirino come felici stati e desiderino d'esser dei loro. Questo | avverrà se si faranno le provisioni di scemar i tributi, e d'augumentare | l'armi e religione, ut supra, onde il mondo stupisca, perché in questo | modo li tributi appaiono mancare, ma non mancano. 226. La parte d'Italia che il Re non possiede dalli proprii principotti, | che sospettano della potenza di Spagna, è incitata a odiare i Spagnoli. 228. L'altra minaccia d'Italiani è l'unirsi col Papa e Francia a danni del | re di Spagna. Ma questa cosa è delusa , perché nissuno | di loro si fida di fare questo senza il Papa e Francia, poiché | a mantenersi a pena bastano, dunque non cercano acquistare, se | non per qualche gran rivoluzione, come fecero i Veneziani a tempo | delle guerre papali con li Imperiali e nel passaggio d'Oltramontani. | Dunque se il Re col Papa s'accosta, mai può temere, perché nessuno | re d'Italia senza suo volere mai si mutò. 230. Di Toscana poi e Venezia deve il Re ricettare tutti li banditi, e servirsi | di loro in guerra, e remunerarli perché chiamino li altri, e li abbia | opportuni contro la patria loro, come spesso fece il Duca di Milano, e | il re di Francia de fuorusciti Genovesi e Fiorentini, onde oggi il Piccolomini | e lo Strozzi insieme con don || Pietro de' Medici disgustato e ritirato in Ispagna sarebbero di gran | paura al Granduca di Fiorenza. | Ma se il Re ha a caro che si disuniscano, non faccia paura loro, | poiché la paura di Spagna mantiene l'Italia unita, però bisogna mostrare | poca voglia contra loro. Con la religione non si deveno né possono | disunire, ma si disuniscano con benefici, ut supra. Ma se un Papa | austriaco si facesse, sarebbe finita Italia. 234. Di Toscana poi e Venezia deve il Re ricettare tutti li banditi, e servirsi | di loro in guerra, e remunerarli perché chiamino li altri, e li abbia | opportuni contro la patria loro, come spesso fece il Duca di Milano, e | il re di Francia de fuorusciti Genovesi e Fiorentini, onde oggi il Piccolomini | e lo Strozzi insieme con don || Pietro de' Medici disgustato e ritirato in Ispagna sarebbero di gran | paura al Granduca di Fiorenza. | Ma se il Re ha a caro che si disuniscano, non faccia paura loro, | poiché la paura di Spagna mantiene l'Italia unita, però bisogna mostrare | poca voglia contra loro. Con la religione non si deveno né possono | disunire, ma si disuniscano con benefici, ut supra. Ma se un Papa | austriaco si facesse, sarebbe finita Italia. 234. Sicilia e Sardegna, sendo popoli isolani e più vicini all'Africa, | conviene loro leggi più strette che a Italia, e per guardarle basta presidiare | li porti e le torri delle marine. 236. Ché nel Mondo Novo e in tutte le marine d'Africa e Asia | australi è entrato il cristianesmo per Giove e Sole, e in Africa | la legge del Seriffo per la Luna e Marte; in Persia quella || d'Alle, renovata dal Sofì con mutarsi imperio in tutte quelle | parti e in Tartaria. Ma in Germania, Francia e Inghilterra entrò | l'eresia per esser essi a Marte e alla Luna inchinati; e Spagna | per Giove e Italia per il Sole, a cui sottostanno, per Sagittario | e Leone, segni loro, restâro nella bellezza della legge | cristiana pura. Città del Sole 58. 140. O si dividono in fazioni, affezionandosi alle guerre | di forastieri, come tutte republiche d'Italia si facevano o | Guelfi, o Ghibellini, o miste, seguendo parte il Papa, parte | l'Imperadore, onde si rovinano assai. Rimedio è seguire | tutti una insegna et aggregar tutti i fuorusciti dell'altre | republiche, che per tal causa furono scacciati, e far un corpo | di republica, e divorar l'altre nemiche, e punir subito chiunque | introduce fazion forastiera, e far consiglio grande, e | proponer di seguir una, per bene publico, e non più, come | etc. Ma non deve mai esser neutrale, perché resta preda | di chi vince. Afor. pol. 139. Vedi già, prudentissimo Schioppio, che il christianesmo, | che occupava et abbelliva il Mondo, si è ridotto a dui angoli | di Italia e di Spagna. Ateismo 5. Poi la povera Italia e | Spagna ha dentro un diabolico Macchiavello, che infetta le | più nobili parti de la Republica e dona a credere che la Religione | sia astutia di preti e di frati per dominar il popolo | a consenso di Prencipi, che l'hanno per ruffiana di lor fraudi. 5. Le discordie d'imperatori | constantinopolitani con la Chiesa han dato Italia, Spagna e Francia a | Gothi Arriani, e ne fecero preda di vandali, di eroli, hunni, et alani. | Similmente si leggono molte perdite per le guerre d'inglesi e francesi, | e come tutte l'heresie sono nate o cresciute perché li vescovi e | patriarchi ribellaro dalla Chiesa romana, e furo favoriti gli arriani da | Costanzo imperatore, da Zenone, e Leone, et altri. Lutero hebbe il | duca di Sassonia et altri elettori. Mon. Messia 114. Dunque | è necessario tra christiani riconoscere un capo arbitro delle differenze | de' prencipi, che habbia potestà assoluta sopra di loro di costringerli | a viver bene, et armare tutti gli altri contro li dissobedienti, e sublimar | quelli che amano il publico. E se questo almeno hora non si | ritrova con fare un senato in Roma, e tutti ponersi in man del papa, | si perderà certo Italia e Spagna, che son restati christiani cattolici, et | han Francia e tutto il settentrione contro, et il turco a' fianchi di | Venetia e di Otranto. 114. Dunque fa opera divina in sé, e di misericordia alli Spagnoli, chi | togliesse a loro ciò che possedeno in Italia e in Belgio, perché distrigati | da questo impedimento attendessero solo alla propria legazione sopra | il Mondo novo. Mon. Francia 470. I principi d'Italia son divisi d'animo, e di | forze tanto picciole, che non ponno unirsi né rinforzarsi, e Spagna con | mirabil arte li tiene divisi. E uniti non potrebbeno ciò fare. 482. Monarchia | di Spagna è un mostro con tre teste, cioè l'Imperio Romano in | Germania, capo dell'essenza e origine, onde discendeno i regi di | Spagna, che son talmente conglutinati seco, che paion i Gerioni. Poi | ci è Spagna, ch'è il capo dell'esistenza di questa Monarchia, onde si | dilatò fuor dalla sua origine per tanti paesi, venendo dalla potenza | all'atto. Il terzo capo || è il regno di Napoli, capo del valore di tal Monarchia, e tutte le | potenze italiane sue son come capelli di questo capo. Onde ha l'arme, | soldati, capitani, cavalli, denari: e da questo si deveria cominciar | guerra, perché gli altri capi, se non son all'improviso assaltati e vinti, | vengono da questo capo aiutati. Però i Spagnoli fan tutte le guerre | con temporeggiare, aspettando l'aiuti d'Italia. 510. non può | Genua farsi libera se non con la confederazione di Francia e col Papa, | e allora possederà quel che tiene nel regno di Napoli e di Sicilia non | solo con sicurtà, ma anche con certezza. E potrà far migliori trafichi e | più sicuri, quando l'Italia serà tutta d'Italiani. 560. Laonde li Spagnoli in tutti | studii d'Alemagna e d'Italia, massime dominicani, si forzano intronizare | nelle catedre dottori spagnoli, e così industriosamente, non s'avvedendo | il mondo, che dopo questa guerra literale si vince con la marziale | più sicuramente. 578. Dopo che saran publicate le dette cose contra Spagnoli, il che si fa in | un mese, insieme nella corte romana e per tutta Italia e Alemagna, che | son insidiatori della religione e dell'Imperio, che tengono quella per | ruffiana, e questo peculio della Monarchia spagnola, e del tradimento | che fanno alla libertà di tutte nazioni, e la imbecillità e viltà di lor | imperio che è nato e cresciuto con le forze strane: è necessario di ciò far | un libello, e mandarlo per tutto. E dopo smascarati, assaltarli. 580. E si deve tener per certo, che tutti principi di | Italia son del medesmo parere, ma non osano alzar l'armi contra | Spagna, se non son sicuri dell'aiuto di Francia e della libertà loro da tal | aiuto. 580. E perché tre capi ha la Monarchia di Spagna, cioè dell'essenza, | Germania, dell'esistenza, Spagna, e del valor, Italia, e li duoi capi | primi non ponno essere spenti, se non con subito assalto e grosso, sí | perché son capi amanti della lor Monarchia e resisteno, ma Italia | l'odia, et è pronta a farla spegnere; sì anche perché dando lor tempo | han l'aiuti da Italia, capo del valore, armi, cavalli, artigliarie, soldati, | capitani, ingegnieri e vittovaglie. Dunque bisogna cominciar la guerra | da Napoli, ch'è capo del valore, e non può aver aiuto d'Alemagna e | pochissimo da Spagna, ma contrasto e da Roma per terra, e da Venezia | per mare, e da Francia d'ogni banda. 582. Senza dubbio il re di Francia può far ducento mila uomini di | guerra, e in intrando in Italia sol con 50.000 nobili può scorrerla tutta | fin a Napoli, come fece Carlo VIII. Ma per non patir poi quel che | Carlo VIII nel Taro, è necessario con verità metter Napoli in man del | Papa, o in sua libertà: perché li principi d'Italia, dubitando che i Francesi | volesser soggettarli || appresso, congiuraro contra. Il che non si può temere a questo tempo, | entrando come liberatori, e con le proteste e giuramenti avanti. 584.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

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Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
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dominio
*dominio naturale
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genti
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Germania v. anche Alemagna
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idolatria
imperio
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inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
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miracolo
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*monarchia di Cristo
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Mondo nuovo
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occasione
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opportunità
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papato
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politica
politico
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*regno di Cristo
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*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
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*sacerdote sommo
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