Romani, sostantivo - c. I Romani facevano bene, che notavano gl'individui da | qualche proprietà del naso, de piedi, del busto, et non a caso, come | facciamo noi servendoci dell'amor proprio, non del senno. Epilogo 480. E | a Romani e Greci e Caldei si deve stimare che {Dio} abbia risposto alle diaboliche | loro superstizioni per mezzo dell'angelo del regno loro, || perché il fato della sua volontà richiedeva allora la grandezza e mutazione | delle loro monarchie. Mon. Spagna 14. Dunque i Caldei, Medi e Persiani Dio per le stelle invocaro, dove | mancò la prudenza; i Greci negli oracoli pitonici, i Romani negli | augurii e aruspicina. Ma i filosofi più saggi cercaro Dio nella natura, | come Pitagora nelli numeri, che sono ragione di Dio seminata nel | mondo. Ma meglio gli Ebrei per bocca de profeti, i quali Dio mandò, | e i Cristiani seguitaro quello stile, poiché Michael, l'angelo dell'imperio | loro, è trasferito all'imperio ecclesiastico. 16. E si deve stimare che | mancando un imperio l'angelo di quello si trasferisce all'altro vincitore | (salvo meliori iudicio), e i Romani seppero questo segreto, e non | voleano che si sapesse il loro, perché non fosse dall'altre signorie invocato. | Però si può dire che il persiano angelo o ha ceduto al greco, o | vero s'è posto in possessione del greco, e così quel di Costantinopoli | or combatta per lo turchesco, o vero abbia ceduto e sia per lo germano, | e quello di Germania anco, e dove più angeli sono, più ponno | augumentare. 16. Onde dico che il | Consiglio della navigazione a Portoghesi più si deve e a Genovesi; | quel delle arti mecaniche di far fabriche e fuochi artificiali e machine | ad oltramontani; quelle di governo alli Italiani; quel del mantenimento | delle fortezze e sentinelle ed esplorazioni e ambasciarie e della | religione a Spagnoli più si conviene. E avendo il Re da acquistare il | mondo, deve tutte le genti spagnolare, cioè farle spagnole, e del | governo farne parte e della milizia, come fecero i Romani e usa il | Turco: altrimenti i Spagnoli soli perderebbero la ferocia nell'armi, | pigliato un paese, e non avendo gara d'onore, e i conseglieri non studiarebbero | a dir meglio l'uno dell'altro, né a farsi più savio, sapendo | che altra nazione non può entrare in conseglio. 108. Così i Romani per aver gente cercaro di fare che ognuno ascenda a | grado appresso di loro per la virtù militare: onde Ventidio, Mario e | altri fortissimi e savii ebbero, e così fecero il mondo romano. | Spagna adunque, per levar questi due inconvenienti che patisce | nella sua milizia, deve osservar queste arti. 132. Ecco Moise solo con i Leviti e sacerdoti s'armò contra il popolo | ribelle d'Israel e contro i principi, che erano seicentomila combattenti | e eccedevano un milione d'uomini e donne, e pure con una sola | turba sacerdotale in un giorno ammazzò trentatre mila persone, e | ridusse il resto all'obbedienza, perché la religione armata, predicata da | uomini da bene, non ha possanza che li possa resistere, e i Romani, | quando s'accorsero della forza della religione nova cristiana, benché | disarmata, cominciaro ad ammazzare, e vincendo perdeano, onde | si fecero cristiani poi con l'imperatore loro Constantino. 192. Di più, l'uso de gran monarchi fu combatter a torno, come i | Romani prima con Sabini e Latini, poi con li Equi, Equicoli, Sorani, | Peligni, Veienti, Sedicini, Toscani, Sanniti sempre attorno fecero | guerra, finché, domata Italia, passorono in Sardegna, Sicilia, Spagna, | Francia e Germania, e sempre a torno, mai lasciando paese a dietro. 206. i Romani diventaro | grandi per il combattimento continuo che ebbero con li popoli vicini e | che per l'amor di mantenersi in libertà contra i Tarquinii e altri s'uniro e | rinforzaro. Ma quante volte ebbero pace tra se stessi, sempre esercitaro | guerre civili e dannose, finché, domato il mondo e Cartagine, || cominciaro senza paura esterna l'emulazioni interne, e si rovinaro in | partiti divisi a tempo di Silla e di Mario, e di Cesare e Pompeo, e perdettero | la repubblica. 290. Nel sesto, dentro vi sono tutte l'arti meccaniche, e l'inventori | loro, e li diversi modi, come s'usano in diverse regioni | del mondo. Nel di fuori vi son tutti l'inventori delle leggi e | delle scienze e dell'armi. Trovai Moisè, Osiri, Giove, Mercurio, | Macometto e altri assai; e in luoco assai onorato era Giesù | Cristo e li dodici Apostoli, che ne tengono gran conto, Cesare, | Alessandro, Pirro e tutti li Romani; onde io ammirato | come sapeano quelle istorie, mi mostrâro che essi teneano di | tutte nazioni lingua, e che mandavano apposta per il mondo | ambasciatori, e s'informavano del bene e del male di tutti; e | godeno assai in questo. Città del Sole 9. Genovese. Io non so disputare, ma ti dico c'hanno tanto | amore alla patria loro, che è una cosa stupenda, più che si | dice delli Romani, quanto son più spropriati. E credo che li | preiti e monaci nostri, se non avessero li parenti e li amici, o | l'ambizione di crescere più a dignità, sariano più spropriati e | santi, caritativi con tutti. 11. Li nomi loro non si mettono a caso, ma dal Metafisico, | secondo la proprietà, come usavan li Romani: onde altri si | chiamano il Bello, altri il Nasuto, altri il Peduto, altri Bieco, | altri Crasso, ecc.; ma quando poi diventano valenti nell'arte | loro o fanno qualche prova in guerra, s'aggiunge il cognome | dall'arte, come Pittor Magno, Aureo, Eccellente, Gagliardo, | dicendo: Crasso Aureo, ecc.; o pur dall'atto dicendo: Crasso | Forte, Astuto, Vincitore, Magno, Massimo, ecc., e dal nemico | vinto, come Africano, Asiano, Tosco, ecc.; Manfredi, Tortelio | dall'aver superato Manfredi o Tortelio o simili altri. 22. Ci son poi li trionfi militari ad uso di Romani, e più belli, | e le supplicazioni ringraziatorie. E si presenta al tempio il capitano, | e si narrano li gesti dal poeta o istorico ch'andò con | lui. E 'l principe lo corona, e a tutti soldati fa qualche regalo | e onore, e per molti dì sono esenti dalle fatiche publiche. Ma | essi l'hanno a male, perché non sanno star oziosi e aiutano gli | altri. 31. 22. Il dominio d'uno a tempo di guerra è megliore, et a | tempo di pace è melior quello di molti; però i Romani facevano | un dittatore nelli grandi bisogni di guerre, ma in | pace due consoli. Afor. pol. 97. 44. Chi signoreggia diverse regioni, diverse leggi donare | a quelle deve, overo le medesime leggi scambiare, l'una | all'altre, per colonie e transmigrazioni. Onde i Romani mandarono | dei proprii in Germania colonie per assicurare l'imperio | et insegnare con lor essempio a' Germani osservare | le stesse leggi dei Romani convenienti a loro. 105. 44. Chi signoreggia diverse regioni, diverse leggi donare | a quelle deve, overo le medesime leggi scambiare, l'una | all'altre, per colonie e transmigrazioni. Onde i Romani mandarono | dei proprii in Germania colonie per assicurare l'imperio | et insegnare con lor essempio a' Germani osservare | le stesse leggi dei Romani convenienti a loro. 105. 76. Tutti i stati conobbero che la prudenza non arriva a | sapere quel che è buono o malo a sé, sempre et in ogni | cosa: però tutte le nazioni hanno ricorso a Dio, chi per | via retta, chi per storta. Per questo l'imperio d'Assirii, di | Egizi e Persiani invocò Dio nelle stelle per mezzo della | astrologia; i Greci negli oracoli, per mezzo di Sibille sottili | di spirito atto a copularsi a Dio; i Romani nella aruspicina | et augurii cercaro il voler di Dio; i Cristiani, per mezzo | retto, allo Spirito Santo ricorrono per via degli profeti e | del Vicario di Dio, e gl'Ebrei alli miracoli e profeti appellaro. 115. 149. O perché avenne importante o subitaneo pericolo, et | i popoli son tardi a consigliarsi, e prima che determinino | son oppressi, come fu Sagunto mentre i Romani si consigliavano | d'aiutarlo e Cipro mentre i Veneziani si preparavano. | Rimedio è far un dittator che possa fare e disfare | in questo tempo senza consiglio e sia l'ottimo della republica, | perché la necessità non farà eligere il peggiore. 141. o falsa o vera che sia, la | religione sempre dominò alla politica: onde i Greci e | Romani creavano il magistrato, e se dicea il sacerdote: «Sunt | vitio creati», e subito li reprobavano e rinovano l'elettione; Ateismo 128. Son empi et inescusabili | in secondo grado quelli che adoraro gl'huomini a | loro equali di natura, come gl'antichi Greci e Romani et Egittii, | che adoraro Giove, Hercole, Apollo, Romulo, Augusto, | Iano e simili. Perché, sendo noto che Dio è miglior di noi, e | bene sommo, si dovea subito conoscere che gl'huomini non | ponno essere Dei. 145. Potria parer che il miglior sacrifitio dopo l'animo fosse quello | del corpo, et invero è così: ma non quando si occide, come | usano li Messicani, Brasili, Peruini et altri barbari. Anzi li | Romani e Druidi in tempo antico han fatto qualche sacrifitio | tale. Ma quella usanza è maledetta, perché sendo Dio nostro | padre non gode del nostro male: dunque uccider huomini | sendo male, non può a lui esser sacrifitio, e con questo uso di | più si inducono poi a mangiarsi, ( e non è cosa più pernitiosa, | contraria alla natura nostra, quanto mangiar carne della nostra | specie; 166. Di quelli del Mondo novo si veggono cose stupende, che | teneano la confessione, e la plebe alli prencipi, e li prencipi al | Re, et il Re al sole si confessava, et il sole a Dio, e mangiavano | il pan dell'eucharestia formando un idolo di sangue e pasta, e | poi dividendo e comunicando in quello. Se questi atti fossero | stati con la conoscenza del vero Dio, e con suo instinto, e | con legge da lui instituita, non sariano irrationali: ma si vede || essere commento del diavolo, perché sacrificavano gl' | huomini, et adoravano il diavolo e molti idoli infami. Ci era | tra loro predittione di augurii come tra Romani, ma in tutto | il demonio entrava. 170. Dove mostra che il demonio haveva | unito l'uno con l'altro gladio e potestà tra gentili, et solo | Melchisedech li hebbe uniti da Dio per figura di Christo, et dicono, | che l'imperatore avanti il papato era signore del mondo per san Luca | et per la successione del regno d'Assirij, che santo Agostino dice | esser transferito et ampliato a romani per la virtù loro, e quello era | universale, dicendo Daniele: Tu rex regum Deus celi regnum, et imperium, | et fortitudinem dedit tibi etc. Mon. Messia 76. Altri dissero che ci è Dio malo e Dio buono nel governo, e che però | avviene bene e male insieme, come anticamente Manes e oggi i Cataini, ma | non parve sufficiente la dualità a Gentili, ma posero la pluralità di più dei, | boni e mali per tanta varietà che trovamo, e altri favorevoli al medesimo effetto, | e questo anche tengono l'Indiani e Chinesi da Greci e Romani antichi, | difesi da Varrone per ben credenti. Politici 149. Talché Spagna, | che facea otto million d'uomini nel tempo passato, in questo tempo | non ne fa a pena quattro millioni, e tutti son preti, frati, monache, e il | sangue loro è spento. E non han saputo mai soccorrere a questa lor | mancanza con favorir i matrimoni, e con spagnolizare le nazioni fedeli | a loro, come faceano i Romani, che romanizavano il mondo facendo | i popoli devoti, socios nominis Romani o nominis Latini, talché quando | cresceano d'imperio, crescean anche de cittadini aggregati. Mon. Francia 450. Dunque sendo | l'Imperio di Spagnoli subito cresciuto, talmente ch'in l00 anni ha | occupato più paesi che non i Romani in 700, è certo che sia subito per | cadere e spezzarsi, e senza dubbio come un torrente cresciuto con | acque piovane e non sue. 462. È vero quel che scrisse il Campanella nella Monarchia | loro e nel Panegirico, che alli Spagnoli come pazienti e atti a soffrir | l'aria di tutti climi, e posti in sito atto a dui emisferii, fu dato da Dio, | nel fin del secolo, l'Imperio universale sopra il Mondo novo, e nel | giro dell'Oceano per congiunger tutte le nazioni sotto una greggia e | un pastore, e ch'ad altre nazioni ciò non può convenire, perché non | hanno tal pazienza, e non hanno il sito opportuno a navigar verso | ponente e merigge e levante per li oceani. Onde pareno quasi mandati | da Dio a questo fine, come li Romani, dice S. Augustino, ebbero | l'Imperio del mondo unito per agevolar la predicazione degli Apostoli | per tutto. 468. Dunque è necessario far contra loro la | protesta al Papa, che faccia motu proprio l'elezione del re di Romani in | altra casa transferendolo, come più volte han fatto in simil frangenti | per levar le guerre immortali, come per tal caso son ora, non che per | le tirannie e apostasie, il che da casa d'Austria è venuto, come si prova | nella seguente protesta, con istorie, canoni, autorità di Padri e di | S. Tomaso e d'altri teologi. 512. La | disciplina militare esser più necessaria che la milizia e la forza mostraro | li Romani, che sempre han vinto nazioni più potenti, perché | s'esercitavan nell'armi e nelle virtù morali e scienze utili all'animosità | e alla fortezza, alle quali il gioco, le puttane e la taverna sono | pestilenza e morte. 596.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi