Lutero - Si deve sapere, che chi esercita solo il valore corporale senza l'ingegno, | dico in sé e nei suoi vassalli, diventa || preda di chi esercita l'ingegno, onde il re di Francia e suoi regoli | diventaro preda di Calvinisti, e li Germani di Lutero, che li donorno a | credere sotto specie di bene ogni cosa. E li Tartari, avendo vinto tutto | l'Oriente, divennero preda delli sacerdoti di Macometto, e se non si | diviene preda di tristi ingegnosi, si diviene preda de buoni. Mon. Spagna 74. Però è ignoranza grande dei principi lasciare entrare novità di | religione nel suo regno, perché questa domina gli animi. Onde Saul, | vedendo che David dominava gli animi del suo popolo, subito augurò | la propria rovina, e i mali di Germania e Polonia e Francia per lo | rubamento degli animi sono infiniti dopo Lutero. 88. Mai non si trovò congiura in Roma, dice Sallustio, contro la | patria, se non quando le ricchezze e dignità dei molti vennero in man | di pochi, di Crasso, Pompeo e Cesare, e in Germania si sollevaro | i rustici a tempo di || Lutero contro la nobiltà. 174. Dunque, primo instrumento d'imperio è la lingua, e il secondo | la spada, e questo si vede, per l'opposito, che dove si sollevaro alcuni | predicanti contra il Re, uniro i popoli disuniti, animaro gli avviliti, | e donaro esempio o si fecero capi, sendo i primi a sollevarsi. | Laonde hanno fatto perdere spesso il regno e la vita a principi, come | fece Macometto, sollevandosi contro Eraclio imperatore, || e Calvino e Lutero contro infiniti prencipi, e hanno fatto assai più | male essi con la lingua al Re che non Marco Sciarra e Nino Martino | con la spada. 190. Ma se il sollevamento nasce da uomini non autorizzati, se sono | religiosi, è peggio, come fu Arrio e Lutero , | e bisogna distinguere che se hanno aiuto dal Papa o non li | contradice, il remedio è più difficile, e se non l'hanno, è facilissimo. 198. Onde predicando Lutero e | Calvino che l'uomo non ha libertà di fare bene o male, ma che Dio | opera in loro il bene e il male, facilmente {i settentrionali} li han creduto, parendo ad | essi che non hanno libertà di potere non bevere e bevere, e di servire, | ecc., sì anco per sfrenarsi dalla servitù del papa e delli prencipi, | contro li quali predicò Lutero, ecc. Onde, sotto colore di mantenersi | in libertà di conscienza, si mantengono in libertà di signoria, della | quale più si servono che non a essa servono. 280. Onde il primo errore che si è fatto con loro fu di lasciar Lutero | vivo nella dieta d'Augusta, detta Augspurgh, o non mandarlo in | esilio lontano; 280. Onde il primo errore che si è fatto con loro fu di lasciar Lutero | vivo nella dieta d'Augusta, detta Augspurgh, o non mandarlo in | esilio lontano, la qual cosa, se bene alcuni dicono averla fatta per || ragion di stato, acciò il Papa sempre stesse timoroso di Lutero, che si | armò contro la sua autorità, onde fosse astretto sempre a seguire | sempre le parti di Carlo, aiutandolo con danari e indulgenze nell'imprese | ch'ei facea per arrivare alla Monarchia, e dichiarando giuste le | sue guerre, temendo che non si piegasse a inalzare Lutero suo emolo | che predicava non convenirsi al clero tener ben temporali: nondimeno | si vede essere stato contro ogni ragion di stato, poiché, snervato | il Papato, tutto il Cristianesimo s'indebolisce, e posta l'eresia, | tutti i popoli si ribellano sotto specie di vivere in libertà di conscienzia, | come fece Germania e Fiandra, popoli d'esso Carlo. 282. Onde il primo errore che si è fatto con loro fu di lasciar Lutero | vivo nella dieta d'Augusta, detta Augspurgh, o non mandarlo in | esilio lontano, la qual cosa, se bene alcuni dicono averla fatta per || ragion di stato, acciò il Papa sempre stesse timoroso di Lutero, che si | armò contro la sua autorità, onde fosse astretto sempre a seguire | sempre le parti di Carlo, aiutandolo con danari e indulgenze nell'imprese | ch'ei facea per arrivare alla Monarchia, e dichiarando giuste le | sue guerre, temendo che non si piegasse a inalzare Lutero suo emolo | che predicava non convenirsi al clero tener ben temporali: nondimeno | si vede essere stato contro ogni ragion di stato, poiché, snervato | il Papato, tutto il Cristianesimo s'indebolisce, e posta l'eresia, | tutti i popoli si ribellano sotto specie di vivere in libertà di conscienzia, | come fece Germania e Fiandra, popoli d'esso Carlo. 282. Dico pertanto che {Carlo} dovea farsi serbare | la parola da Lutero nella dieta e dopo, inanti che arrivi a casa, | opprimerlo, e li protestanti abbassati estinguere, e infirmare tutti i | primi movimenti delli eretici, perché non sarebbe nato dal loro esempio | Calvino e tant'altri, che infettaro l'una e l'altra Germania sua, e i | Prencipi di Fiandra e Valdireno non avrebbero seguite le vestigia de | protestanti con più cautela contra Carlo. 282. 64. Item, chi predica nova setta in qualche verità fondata, | acquista imperio con la lingua, mettendo guerra tra la prima | religione e la nova setta tutta accommodata al gusto del | popolo; ma però non dura tal imperio, né però essi troppo | ci mettono la vita, come gli eresiarchi ne sono essempio, | che se bene molto acquistarono, poco il tennero, come Giovanni | Leidense, Farello e fra Dolcino; e quelli che lo | mantennero, fu perché la spada poi s'adopera da' lor credenti, | ma non per imperare essi predicanti, ma gli possenti | loro: così avvenne a Lutero et Arrio. Afor. pol. 111. L'oriente sta in man di Macometto favoloso, | empio, ignorante, crudo, con grande scorno e danno di | tutto il genere humano, e così gran parte de l'Africa; e poi | tutto il settentrione in man di Luthero e di Calvino, c'han | fatto un Dio traditoresco che ci prohibisce li peccati, e poi ci | sforza a farli per pigliarsi gusto di metterci all'inferno con voglia | non di padre, ma di crudel tiranno. Vedi a quanta ignominiosa | impietà consente il Mondo per la caligine che manda | inanti l'Antichristo, che esce da l'abisso. Ateismo 5. Perché si ignora la causa et origine di tanti mali che sono nel | Mondo, altri negaro Dio, parendo loro inconveniente che, sendo | Dio sommo bene, faccia o permetta tanto male, come fè | Epicuro; altri la providenza nelle cose inferiori, come Aristotele | et Averroè. Altri posero dui Dei, come Manicheo e Simon | Mago; altri più empiamente dissero che il medesimo Dio fa il | male e bene, e sia causa efficace in noi di peccare come di ben | fare, et in noi non esserci libertà di far bene o male, come | Luthero e Calvino, delli quali fu più pio Cicerone, che, non | potendo scioglier l'argumento donde venga il male, si risolse | più tosto negar la providenza che caricarlo a Dio e negar il | libero arbitrio a tutti sensi manifesto, come appar nel libro De | divinatione, sebene altrove l'uno e l'altro asserisce. 160. Quelli che dall'astutia o dal demonio furo mandati, convengono; | tra filosofi, è Aristotele, Epicuro, Hippia, Homero, | Arrio, Calvino, Lutero e simili, che per guadagnar danari et | honori vani scrissero e parlaro di quel che non sapeano, posero | la religione in burla e quel che essi ignoraro stimaro falsità | e furbaria come la loro. 181. Confessano anche tutti Macomettani, Hali espositore et | Abenragel e Dorotheo, Albumasar, Albategnio, che la legge di | Macone cominciò sotto il trino di Marte, e che la sua ultima | congiuntione magna fu nelli 4° di Scorpione, e dicono essi | medesimi che in questa costellatione son significati profeti | falsi, et empii, crudeli, che pongon la ragion nell'armi, e confessan | Macone per tale consequentemente. E sotto lo medesimo | trino fu Luthero, Calvino, el Serifo, el Sofì, e la | heresia anglicana. 208. Il precursor | magno dell'antichristo, predetto da san Vincenzo che | dovea da Germania comparire, già si è visto Luthero nel || quinto sigillo, e Calvino la quinta ampolla de l'ira di Dio, e | tutti accordeno con l'Alcorano più che col vangelo. Si aspetta | dunque quella renovatione di Brigida, e di Caterina, e d'altri | santi predetta. 221. Né può esser creduto alcuno | predicante, che non è authorizato dal Sommo Pontefice, se non là | dove regna altro prencipe che fomenta forze al predicante, come fece || il Sassonia a Luthero; il che non fora. Mon. Messia 62. Le discordie d'imperatori | constantinopolitani con la Chiesa han dato Italia, Spagna e Francia a | Gothi Arriani, e ne fecero preda di vandali, di eroli, hunni, et alani. | Similmente si leggono molte perdite per le guerre d'inglesi e francesi, | e come tutte l'heresie sono nate o cresciute perché li vescovi e | patriarchi ribellaro dalla Chiesa romana, e furo favoriti gli arriani da | Costanzo imperatore, da Zenone, e Leone, et altri. Lutero hebbe il | duca di Sassonia et altri elettori. 114. onde Cicerone stoico dice che la providenza non si | stende sopra il nostro libero arbitrio; o non vuole, come dice Lutero e Calvino | con Macometto, perché è Signore e fa tutto a suo capriccio, e prevede per | forza altri destinando al male e all'inferno, altri al bene e al paradiso, altri | essalta, altri abbassa senza meriti, perché nascemo giudicati, non giudicandi. Politici 149. E dal non aver bisogno Dio di noi facendoci per amor, non per odio, non | spinto e sforzato d'altri a farci, doveva stimar Lutero che Dio ama ciò che egli fa, | e nessun sia per l'inferno se lui non sel procura con la disobedienza, perché nessuno | padre si mette a generare i figli per forza, e Dio è più che padre della nostra | generazione, e in amare bontà verso li suoi generati figli. E perché il padre non | violenta il figlio nell'operazioni in chi lo guida, dovevano i stoici pensare che la | providenza può guidare il nostro animo senza torci il libero arbitrio. 151. Lo stesso fanno e pensano gl'officiali e prencipi malvaggi, ma Dio la | vede e si serve di questa lor malvaggità, non da sé voluta e fatta, come pensa | Lutero, ma ordinata solo al suo fine, come il prencipe per la giustizia publica | si serve del boia non come di bono, ma bono a questo effetto, tal che, pensando | essi far contra la volontà di Dio, esseguiscono la volontà di Dio, e in questo | pensiero s'ingannano, e di questa razza di gente maliziosa intende David quando | dice: «Verumtamen propter dolos posuisti eos, deiecisti eos, dum alleviarentur», | e non come stima Lutero e Calvino di tutti a capriccio di Dio cadenti, | perché invero tutta questa canaglia o more di mala morte d'altri occiso, | come Ezzelino tiranno di Padoa, o da se stesso come Giuda e Achitofel, o | perde lo stato subito in sé, come Absalon, con la vita, e Cesare Borgia, o | poco subito ne figli, come Castruccio Castracane e Paolo Guinisi, tiranni di || Lucca, o vive sempre in pena e sospetto, come ogni cosa se vole delle proprie | malvagità e mancamento di virtù: «Nullum theathrum magis conscientia» et | «animus culpa plenus et semet timens», quando non temesse Dio né l'inferno, | è sempre infelicissimo da sé e da altri, onde a ragion sospetta, disse Seneca. 157. Lo stesso fanno e pensano gl'officiali e prencipi malvaggi, ma Dio la | vede e si serve di questa lor malvaggità, non da sé voluta e fatta, come pensa | Lutero, ma ordinata solo al suo fine, come il prencipe per la giustizia publica | si serve del boia non come di bono, ma bono a questo effetto, tal che, pensando | essi far contra la volontà di Dio, esseguiscono la volontà di Dio, e in questo | pensiero s'ingannano, e di questa razza di gente maliziosa intende David quando | dice: «Verumtamen propter dolos posuisti eos, deiecisti eos, dum alleviarentur», | e non come stima Lutero e Calvino di tutti a capriccio di Dio cadenti, | perché invero tutta questa canaglia o more di mala morte d'altri occiso, | come Ezzelino tiranno di Padoa, o da se stesso come Giuda e Achitofel, o | perde lo stato subito in sé, come Absalon, con la vita, e Cesare Borgia, o | poco subito ne figli, come Castruccio Castracane e Paolo Guinisi, tiranni di || Lucca, o vive sempre in pena e sospetto, come ogni cosa se vole delle proprie | malvagità e mancamento di virtù: «Nullum theathrum magis conscientia}} et | «animus culpa plenus et semet timens», quando non temesse Dio né l'inferno, | è sempre infelicissimo da sé e da altri, onde a ragion sospetta, disse Seneca. 157. Il medemo si trova nel Testamento novo figurato nel vecchio, perché l'eresia | di Lutero fu levata da lui per ragion di stato di vendicarsi contro domenicani | e contro il papa, che tolsero a lui il predicare l'indulgenze, e spesso diceva | «neque in Deo coepit verbum hoc, nec cum Deo finietur», e dalle sue variabilità, | contradizioni, arroganze e sfacciate menzogne ogn'un lo vede, e io in un | Dialogo l'ho dimostrato. 177. Di più, benché Lutero e Calvino avessero scritto male perché così credessero, | nondimeno non poteva quello {Macchiavellismo} allignare, se il duca di Sassonia e altri | prencipi protestanti non l'avessero per ragion di stato mantenuto per farsi | sequela contro Carlo V, seguace della religione romana, la quale per non | confessarla migliore della settaria la chiamano papista. 178. Che li Spagnoli si serveno di Dio e della fede catolica romana, ma | non serveno a Dio, né alla fede: si vede che Carlo V spagnolizato, | potendo nella dieta d'Agosta estinguer Lutero che separò dalla Chiesa | quasi 40 regni, o con farlo morire secondo fece Sigismondo imperatore | e come il || cardinal Caietano e molti savii li consultavano, o con mandarlo in esilio, | o porlo in carcere, come facean gli antichi imperatori degli eresiarchi, | egli non solo li donò libertà, ma anche licenza di predicare, e di | più fece il decreto Interim ogni principe viva come a lui piace, o da | catolico, o da eretico, cioè seguiti o Lutero o il Papa. Mon. Francia 426. Item, perché Lutero predicava che li clerici non dovean tener | dominio temporale, pretendea pigliar Roma e tutto lo stato Ecclesiae, | e lasciare al papa solo lo spirituale con dipendenza da lui, come il | maometano papa, detto Muftì, pende dal gran Turco; e perciò prese | Roma e saccheggiò e tenne il Papa assediato sette mesi, e se non era | la paura di Francesi, che s'accingeano a liberarlo con tutti gli altri | principi d'Italia, averia consequito il suo disegno e abbracciato l'eresia | luterana, facendosi capo dello spirituale e temporale, come fè | Enrico VIII in Inghilterra, e li principi protestanti con sua licenza in | Alemagna. 428. Né ritornaranno mai alla fede catolica mentre dura il timor | di casa d'Austria, dubitando ch'i frati e preti predicaranno poi a loro, | che per conscienza deveno tornar sotto il dominio del re di Spagna, | conte di Fiandra, lor signor naturale. E questa esser la cognizione per | che stanno nell'eresia gli oltramontani principi, è manifesto, perché se | fosse per l'amor e fede che portano a Lutero, averiano rinunciato già i | titoli d'elettori che han ottenuto dal Papa, come l'istorie e i lor | diplomi confessano, mentre Lutero dice ch'il Papa è l'Anticristo. 430. Onde Dante | poeta disse: «Sempre la commistion delle persone fu ( cagione del mal | delle cittadi», etc. E però li Giudei quando provaro l'altre sette, si | fecero Saducei ateisti. E li gentili romani per le tante sette diventaro | ateisti, e oggi gli Germani dopo tante altre sette son giunti | all'ateismo, e fecero leggi che mutando il principe religione la muti il | popolo, e ritengon i titoli che ricevettero dal Papa predicato da Lutero | per Anticristo. Dunque essi sarebben Anticristiani. 496. 4. Perché gli Austriaci spagnolizati abbraccian ogni eresia in | quanto fa per loro, si vede che non solo la riceveno al bisogno, ma | anche la seminano e permetteno. Carlo V imperatore re di Spagna | non solo non uccise Lutero eresiarca, come devea potendo, ma né | con esilio né con carcere, come facean l'Imperatori antichi, lo raffrenò, | ma li donò nella dieta d'Agosta licenza de predicare, e alli | principi d'Alemagna potestà di farsi Luterani o Catolici e viver | come a lor piace. 498. Item, perché Lutero predicava ch'i Papi non deveno | aver dominio in temporalibus, e lui pretendeva farsi padron di Roma | e dello stato ecclesiastico, e lasciar al Papa solo lo spirituale inerme, | che rispondesse ad ogni questione a suo modo, come la Pizia di | Delfo per il Re macedone Filippo fondator della greca monarchia. | Onde si dicea per proverbio Pythia philippizat. E questo essere || stato il suo intento lo manifestò quando prese Roma e la saccheggiò, | e tenne il Papa assediato sette mesi per questo, e s'egli non fuggia con | astuzia e li Francesi apparecchiavano essercito per liberarlo, già aveano | ottenuto il dominio sopra il papato, e tolto a quello li stati che fur a | lui dati dal re di Francia in più volte. 498. E perché Lutero predicava ch'il | Papa non dovea tener dominio temporale, il che Carlo V desiava, lo | lasciò predicare; forse vincesse e a lui portasse tal bene. 510. E se Carlo V non lasciava | predicar Lutero per frenar il Papa a giustificar la causa sua contra | Francia e altri, oltre gli altri interessi, e s'erano uniti, non introducean | il Turco, né permettean l'eresie. 552.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi