legislatore - Onde appelliamo Dio «spirito» dal vento e dall'anima | trasferendo il vocabolo, et un pesce «cane» perché | al cane s'assomiglia; et spesso confondemo la cosa onde | s'impone il vocabolo con quella a chi s'impone con significato | a piacimento. Et li principj sciocchi et il volgo senza | guida d'imitatione mettono i nomi a capriccio, senza consigliarsi | con legislatori et filosofanti imitatori della natura | et di Dio. Epilogo 416. Ma la | politica et morale scienza del governo è troppa nell'api, | formiche et grui, che ci fan vergogna: senonché, aggiungendo | la divina scienza a quella, gli avanziamo, | perché la legislatura humana è cosa eccellentissima, tanto | più quando alla ragione - divino legislatore - aggiunge | documenti imparati da Dio, de i buoni et de i sapienti | amico. 508. Un altro secreto voglio scoprire, che tutti gli imperii vengono dai | figli di Jafet, secondo profetò Noè: Dilatet Dominus Jafet, habitet in | tabernaculis Sem et serviat illi Cam, e quante monarchie sono state, da | lui ebbero origine. Tutti poi i sacerdoti grandi e i legislatori vennero | da Sem, come fu scritto: Benedictus Deus Sem, serviet illi Cam, e di Cam | soli servi e tiranni, che veramente sono servi, come altrove ho | scritto. Mon. Spagna 28. L'imperio | poi germano è da Jafet, e lo spagnolo è da Jafet per Tubal, e la legge del | romano cristiano di Sem per Cristo, per la linea d'Isac. Però essendo || promesso l'imperio a Jafet, più presto tocca a Spagnoli, perché hanno | maggior discendenza di legislatore che non hanno i Turchi, e la vittoria | loro è che abitino nella casa di Sem, poiché tengono la maggior | parte d'Italia con l'investitura del Papa, che è da Sem, di cui non posso | ora dir ogni cosa come s'intende e si dovrebbono fare. 30. Overamente si deve risolvere che il Papa non abbia dominio in | temporalibus e farlo restare senza niente come un vescovo suo cappellano. | E questo è contraddetto ancora da Dio, il quale ha constituito un | sacerdozio regale con il gladio spirituale e materiale armato, altrimenti | sarebbe Cristo legislatore diminuto, ed è, come prova san Paolo, | secondo quel di Melchisedech, che fu Re e sacerdote, il che fa più | riverente e sicuro l'Imperio, come mostrai contra Dante nella mia | Monarchia, che scioccamente solo mirò al sacerdozio d'Aaron, volendo | dare al Papa solo lo spirituale e le decime. 48. Perciò il buon re deve essere tanto più dotto de | popoli quanto è il pastor più del gregge, che è di specie umana | superiore alla brutale, onde sopra umano e Dio deve essere il principe, | come disse Platone, e tal fu Cristo; o veramente divino per l'arte da | Dio a lui data, come sono il Papa e i vescovi e Moisè legislatore divino; o | per le virtù umane obediente al divino legislatore, come fu Carlo | Magno. Il che alcuni conoscendo almeno si finsero divini, come | Macometto e Minos, perché il popolo riverisse le loro leggi, il che | Varrone considerò in Romulo. 88. il dominio naturale cerca unione tra i popoli, per stare | più saldi contro i nemici e aiutarsi l'un l'altro in pace e in guerra con li | mutui offici. E però hanno i buoni legislatori procurato con l'opinione | comune unirli in amore e con la religione comune, facendoli convenire | in un tempio, acciò si riconoscano onde si amino, perché le non | conosciute cose non si amano. Onde Platone proibisce i sacelli privati, e | Moisè in tutto il regno solo un tempio ordinò, acciò tutti in una | opinione e un amore di Dio concorrendo da ogni banda si conciliassero | tra loro l'amore. 170. ad Isaac, onde | viene Cristo nostro legislatore, è fatta la promissione dell'Imperio universale, | benedetto in Abramo, e a lui compete il regno finale de santi, | finite le quattro monarchie, come dice Daniele. 322. Chi mette le leggi in guardia per contrario ordine, malamente | le mette, e chi non vi mette tutte quelle tre guardie | è mal legislatore, cioè o ingannator o tiranno, e chi le pone | tutte, in questo e nell'altro secolo è divinissimo. Afor. pol. 103. 49. Chi manda colonie poco men savio essere deve che il | legislatore. 106. 50. Legislatore è chi fonda un imperio sotto novi auspicii | di religioni e di leggi, armi e riti, come Moisè buono e | Macomet malo. Onde il legislatore dee esser o Dio, come | Cristo, o messaggier di Dio, come Moisè, o astutissimo | politico, come Minos, Macomet, Giove, Osiri e simili, che | finsero esser mandati da Dio per aver credito, perché il | legislatore deve esser lodatissimo, sapientissimo, divinissimo, | religiosissimo e sopra umano. 107. 52. Gl'altri legislatori che sono umani, come Licurgo, devono | poco manco di quelli primi sapere, perché ogni cosa | hanno da mutare, eccetto la religione, la quale solo ponno || purgare, ma non toglier via, e così fa il Papa, riformando | solo gl'abusi. 107. 54. La prima lode in sapienza et altre virtudi è del legislatore. | Il secondo onore e bontà è dei regnatori sacerdoti. 108. 57. Il legislatore divino ha l'idea della sua politica nella | corte celeste. L'umano sapientissimo nel governo dell'universo | o del corpo umano. Il men sapiente nelli modelli usati | dai buoni legislatori in fatti, come fu Solone, o in scritture | come fu Platone, o in tutti due, come Moisè, donde ognuno | impari. 109. 57. Il legislatore divino ha l'idea della sua politica nella | corte celeste. L'umano sapientissimo nel governo dell'universo | o del corpo umano. Il men sapiente nelli modelli usati | dai buoni legislatori in fatti, come fu Solone, o in scritture | come fu Platone, o in tutti due, come Moisè, donde ognuno | impari. 109. 70. Onde s'inganna chiunque dice che il Papa non ha se | non il gladio spirituale e non il temporale, perché la monarchia || sua sarebbe diminuita, mancando in questo, e Cristo | Dio Legislatore sarebbe diminuito, cosa imprudente et eretica | ad affirmarsi. 114. Gran mago bisogna che sia il legislatore, che introduca cosa a | tutti piacevole e giovevole, e alli pochi repugnanti manifestarla e | persuaderla per buona. Gli oratori e poeti sono secondi magi, che | per loro laude introducono passioni piacevoli, ma spesso inutili. | Buono è quello che l'uno e l'altro fa insieme. | Se giungi la fisica e astrologia, che con certe cose e certi tempi | e luoghi muovono e mutano, sei perfetto. Senso delle cose 201. Supposto dunque il primo articulo, che Dio governa il | Mondo per la sua arte per la quale lo feo, bisogna tener possibile | che habia per la medesima sua arte comparso agl'huomini | a sé più simili che son sua possessione, perché huomo ad | huomo non cede, come il capro non cede al capro, ma cede al | pastore d'ingegno, ch'è di specie più alta, talché solo a Dio | ch'è più alto dell'huomo l'huomo cede e crede. Onde ogni | legislatore (dice Varrone) si forzò mostrarsi Dio, o haver parola | da Dio o veramente o falsamente, perché sian le sue leggi | obedite. Talché segue poi che la medesima arte divina assumendo | a sé l'humanità si sia humanata. Ateismo 44. Non si trova chi voglia morire per Aristotele o | per Galeno, ma per Christo e per Mosè mille migliara, e si | ben altri falsi legislatori han questo credito, che per essi gl'huomini | prendon la morte, la prendono solo in quanto stimano | vera la religione dell'altra vita, e qui si vede che, da chiunque | è detta, la verità ha forza stupenda di convincere il giudice | humano, e la bugia non ha sussistenza, né certezza tale. 70. 2. Dissi poi: è naturale a tutti gli huomini la Religione, e si | conosce col discorso e col senso per via di natura. Ma che || questa Religione o quella sia vera non si sa se non per fede, | che ciascuna scola di huomini dona al suo mastro e legislatore. 93. Pur tra filosofi val più la fede che la ragione, si miri bene. | Li Platonici a Platone credono, e gl'argumenti di avversari a | lor paion fallaci, e con mille glosse difendon la dottrina del | mastro; assai pegio li peripatetici adorano Aristotile, i Pitagorici | a Pittagora, li stoici Zenone, i Democratici Democrito et | Epicuro, li medici Ipocrate e Galeno, li scettici a nullo, ma a | chi dice che nulla si sa. Hor così è nelle religioni, che ( gl'Ebrei | credono a Mosè, li Cristiani a Cristo, l'Arabi, Turchi, Mori | e Persiani a Macometto. E li Tartari a Cinghi, li Giapponesi | ad Amida, li Romani a Romulo, li Greci a Solone e Licurgo, li | Sciti a Zamolsi; li Egittii ad Osiri donano credito, e | perché questi legislatori diversamente opinano della prima | causa, e li paesi son di costumi diversi, han diverso culto introdutto. 93. Mi si potria dire che non è uffitio di legislatore prohibire | tutti vitii et ogni virtù commandare: ma questo è di filosofi, | che tutti scriveno di vitii e virtuti, e dissero quel che | disse Christo. Io rispondo che non è uffitio di legislatore humano, | ma ben del divino e di Dio e della prima ragione, che | non lascia macula nella sua legge. E che li filosofi han tutti | conosciuto questo esser secondo la natura savia e perfetta, e | che ne parlano come testimonii di questa verità. 113. Mi si potria dire che non è uffitio di legislatore prohibire | tutti vitii et ogni virtù commandare: ma questo è di filosofi, | che tutti scriveno di vitii e virtuti, e dissero quel che | disse Christo. Io rispondo che non è uffitio di legislatore humano, | ma ben del divino e di Dio e della prima ragione, che | non lascia macula nella sua legge. E che li filosofi han tutti | conosciuto questo esser secondo la natura savia e perfetta, e | che ne parlano come testimonii di questa verità. 113. La bugia di legislatori e dottori e prencipi è più pernitiosa, | perché tira molti a roina. Null'huomo dunque merita fede, si | non è buono, possente d'animo e sapiente. Per questo è naturale | a noi dar credito alli patri et amici, perché credemo che | quelli sian buoni almeno con noi, e non ci vogliano ingannare. | Ma se scorgemo ignoranza in loro, poco li credemo, onde | alli medici, infirmandoci, più credemo, alli marinari navigando, | alli philosophi philosophando. 179. li prencipi politici son come | nostri fratelli magiori, e come montoni della spetie del gregge | alli quali appese Dio in collo la campana, al cui suono il gregge | si guida. Son vicarii di Dio, né ponno punire se non secondo | la regola da Dio prescripta, ch'è solo signor di noi. Questa | regola è la legge naturale e positiva insegnata da filosofi e da | legislatori, in tanto degni di fede in quanto sapienti, amanti e | liberi di passione, cioè simiglianti a Dio. 180. Coloro i quali dalla ragion si mossero son degni di | laude, ma perché potero errare, non sono degni di fede indubitata. | Tali son li filosofi Platone, Socrate, Seneca, che confessaro | quel che ignoravano e quel che sapeano schettamente, e | tra li legislatori vi è Dracone, Solone, Licurgo, Caronda e | Foroneo, che le loro leggi fondaro in raggione, e così la dottrina, | senza sangue, e senza miracoli, senza profetia: questi | parlaro saviamente, e si forzaro far huomini buoni, e non di | acquistar honore e ricchezze a se stessi. 181. E tra legislatori trovo assai astuti, che o per ambitione propria, | o perché si credettero che l'arte degl'altri legislatori fosse | astutia pure, e fintione di savii li miracoli, per tener il | popolo in obedientia con inganno amoroso o pernitioso, finsero | essi ancora esser mandati da Dio, e fecero miracoli falsi, e | donaro legge. 181. E tra legislatori trovo assai astuti, che o per ambitione propria, | o perché si credettero che l'arte degl'altri legislatori fosse | astutia pure, e fintione di savii li miracoli, per tener il | popolo in obedientia con inganno amoroso o pernitioso, finsero | essi ancora esser mandati da Dio, e fecero miracoli falsi, e | donaro legge. 181. Questa opinione crede di tutti Varrone, et Averroè et Aristotele, | che ogni legislatore sia astuto fingitore per ben suo e di | populi, e così l'empio libro De tribus impostoribus dà ad intendere. 181. Delli legislatori dell'altre Nationi ci è poco raguaglio: molti | o per natura o per astutia o dal diavolo mandati, fecero l'imprese | loro, e si può conoscere dalli sequenti discorsi. 184. Passo hora alli miracoli, i quali bene esaminati trovo che non | bastano a persuadere che il legislatore sia veramente divino, se | non han sangue e bontà di vita, che gl'auttorizi, e testimonii | degni di fede, e per successione hereditaria predicati e promulgati, | il che trovo nella christiana primamente, poi nella | mosaica, ma non così abondantemente, poi miro nella macomettana | solo bugie; 210. perché la | legge in tutte l'hore è uguale, né da passione può esser pervertita, | sendo ella amante de Dio legislatore, né da infirmità corrotta, sendo | ella in sé sempre sana nel modo che fu scritta. E di più siamo certi | che Dio assiste a suoi amici, che non errino. Mon. Messia 52. Sesto, concede il Soto, Covarruvias e Bellarmino, et | altri assertori, che Christo sia solo re in spiritualibus, haver preso | anco tanta authorità, quanto basta a correggere gli erranti del regno | celeste, di cui dicono Christo solamente si dichiarò re. Dunque | segue, secondo loro, e così affermano, che può annullare le leggi perverse | de prencipi, deponere li scismatici et heretici, et pigliare tutti li || beni temporali per benefitio del christianesmo, e drizzarci tutti a ben | vivere, come si vede spesso haver fatto i pontefici. Hor io dico, che | per far questo ci bisogna forza corporale contro quelli che non obediscono | le monitioni, e le scommuniche, et altre pene spirituali; | dunque Christo prese, e lassò alla Chiesa, l'una e l'altra potestà, se | non è legislatore diminuito, ma sufficiente a se stesso, et a suoi. 84. Christo è legislatore perfetto delle genti. 95. Et per pascere e reggere ci bisogna | dar dottrina non solo, come fanno i filosofi, ma dottrina authorizata | come lo legislatore, e per far leggi ci bisogna e direttiva, e costringitiva | potestà. 122. Io dico così che ogni prencipe, facendosi christiano, | entra nella Chiesa, che è regno celeste: per questo regno, che è la | pretiosa margarita dal Vangelo celebrata, bisogna lassare ogni potestà | et ogni bene temporale, e sottoponerlo alla legge, et al legislatore, et | al vicario suo. 127. è una gran bestia chi si ferma | nella miscredenza, e sa che ha da morire, e non vuol con tutte le forze sue | cercar se a lui appartiene questa promessa vita immortale col ritorno al | suo principio immortale, fatta al genere umano da tutti legislatori, e provata | da filosofi gl'ottimi del mondo, sol negata da ignoranti sofisti, amanti del vano | essere e sapere assai curto, e con tanto sangue e dottrina assicurata da gente | buona e pura, a cui ogni lettera di questo annunzio costa un fiume di sangue | e un mondo de miracoli, e non da scelerati oppressi come fanciulli da passioni | a non veder il vero, e come vermi nati intra il formaggio o intra al nostro | ventre, né sa né pensa quel che ci è di fuori, né attorno a sé di uomo animato, || ma pensa starsi in tutte le gioie dell'universo suo vile, che altro non intende; Politici 144. 3. I lor fundamenti vani son questi, perché veggono molte cose nella natura | e nell'arte venir a caso, e quasi senza ragione, come li mostri, i vermi, li pedochi, | e poi nel governo umano regnar li sciocchi, travagliar i buoni, e non | esserci giustizia contra malvagi e potenti. Item, si vede che «eadem cunctis | eveniunt» senza discrezione, «pio et impio, sacrificanti et sacrificia contemnenti», | e di qua «corda filiorum hominum implentur malitia», come nota | Salamone, anzi che altri pensano che non ci sia Dio, come Epicuro, e che la | religione sia nata dal timore che inducono i legislatori per farsi obedire: «Ipse | timor primus fecit in orbe deos». 148.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi