fortuna - Questo è segno di spirito gagliardo et nobile, che solo si | attrista per propria colpa, non d'altri o di fortuna, | non esser tale qual'è chi vede grande et potente | Epilogo 564. L'altro vitio estremo è la superbia, la quale ama quegli | honori di cui non è per virtù degna, et mette quelli per | sommo bene et non per testimonio di virtù et di bene; et | quando ne è privato tutto s'affligge et sconfida vivere; | et essendo maltrattato et imprigionato si reputa | indegno d'honori grandi. Il che non fa il magnanimo, che | sempre si reputa quale egli è con verità, e non riscatta la | vita con danari, ma diventa signore de suoi malfattori | morendo per giusta causa, et con la morte sigilla la defensione | della raggione, et dimostra ch'egli è Prencipe per | natura se non per fortuna. 567. Tre cause communi concorrono alla conquista e mantenimento | d'ogni gran signoria, cioè Dio, la prudenza e l'opportunità, le quali, | unite insieme, si dicono fato, che è l'accordo di tutte le cause agenti in | virtù della prima. Onde ne nasce la fortuna, che è il successo delle cose | umane, buono o malo: e in vero, conosciuto da noi, si dice prudenza, | e non conosciuto, fato, fortuna e caso, come ritrovare una cosa a uno | che l'andava cercando è senno e prudenza, e a un altro che non badava | né la sapea, è caso o fortuna. Mon. Spagna 4. Tre cause communi concorrono alla conquista e mantenimento | d'ogni gran signoria, cioè Dio, la prudenza e l'opportunità, le quali, | unite insieme, si dicono fato, che è l'accordo di tutte le cause agenti in | virtù della prima. Onde ne nasce la fortuna, che è il successo delle cose | umane, buono o malo: e in vero, conosciuto da noi, si dice prudenza, | e non conosciuto, fato, fortuna e caso, come ritrovare una cosa a uno | che l'andava cercando è senno e prudenza, e a un altro che non badava | né la sapea, è caso o fortuna. 4. Ma queste tre cause, benché gli altri scrittori non ben le tocchino, | nondimeno i libri de regi Ebrei ne sono pieni in ogni mutamento che | hanno fatto, come si vede che dove inchinò la profezia o il valore, | inchinò anco la fortuna dell'Imperio. 8. E' necessario che sia audace acquistando, seguendo il fato suo propizio, | e ogni impresa grande vuole straordinario valore, ma non riuscendo | par temerità, come di Colombo fu audacia e di Ulisse temerità | il voler trovare il Mondo nuovo, perché quello aggionse e questo s'annegò. | Ma dopo che è acquistato, bisogna temere della mutabilità della | fortuna, e non usar audacia, la qual cosa ruinò le cose di Carlo V, che | si passò e nell'acquisto e nel mantenimento del medesimo modo, e così | fu Cesare il grande. 40. Quanto al dominio e fortuna son disuniti, e di qui deve nascere | l'occasione, perché sono divisi tra l'isola d'Irlanda e Inghilterra, la | quale poi è un'isola divisa in Inghilterra e Scozia, e il regno di Scozia | ha molte isolette sotto di sé, dette le Orcadi. 266. 62. La lingua è instromento della religione e della prudenza, | cioè delli beni dell'animo. La spada è strumento del | corpo e della fortuna. Li denari sono strumenti secondarii | del corpo che all'industria soggiace, ma gli veri strumenti | sono la lingua e la spada sola, et ambo forti. Afor. pol. 110. 95. Altri son re per natura, come Socrate e Catone, altri | per fortuna, come Nerone e Vitellio, et altri per l'uno e | l'altro, come Alessandro et Augusto; altri più per natura | che per fortuna, come Scipione et Annibale; altri più per | fortuna che per natura, come Tiberio e Galba. Il medesimo | partimento si fa di tutti governatori et artefici e sacerdoti. 122. 95. Altri son re per natura, come Socrate e Catone, altri | per fortuna, come Nerone e Vitellio, et altri per l'uno e | l'altro, come Alessandro et Augusto; altri più per natura | che per fortuna, come Scipione et Annibale; altri più per | fortuna che per natura, come Tiberio e Galba. Il medesimo | partimento si fa di tutti governatori et artefici e sacerdoti. 122. 95. Altri son re per natura, come Socrate e Catone, altri | per fortuna, come Nerone e Vitellio, et altri per l'uno e | l'altro, come Alessandro et Augusto; altri più per natura | che per fortuna, come Scipione et Annibale; altri più per | fortuna che per natura, come Tiberio e Galba. Il medesimo | partimento si fa di tutti governatori et artefici e sacerdoti. 122. 2. Noi diciamo che quelli son ingannati da falsi profeti | e da principi tiranni, o da fallaci commentatori de la legge | comune, e così essi e tutti gl'altri dicon di noi: e ciascuna | credenza è schernita da tutte l'altre insieme. || Chi non mira questo, crede quel che gli è proposto, e si | resta nella sua credenza, tanto si è nato turco come christiano | come cataino. Di manera, che è solo fortuna, cioè benefitio di | Dio a noi occulto, a questa gente (che tutto il volgo è tale) lo | esser nato sotto buona credenza: che da per loro, come privi | di arbitrio, mai non cercano altro, e gran disgratia è lo esser | nato sotto perversa legge, in cui si ostina senza altro investigare; | né muta per mutar di fortuna. Ateismo 16. 2. Noi diciamo che quelli son ingannati da falsi profeti | e da principi tiranni, o da fallaci commentatori de la legge | comune, e così essi e tutti gl'altri dicon di noi: e ciascuna | credenza è schernita da tutte l'altre insieme. || Chi non mira questo, crede quel che gli è proposto, e si | resta nella sua credenza, tanto si è nato turco come christiano | come cataino. Di manera, che è solo fortuna, cioè benefitio di | Dio a noi occulto, a questa gente (che tutto il volgo è tale) lo | esser nato sotto buona credenza: che da per loro, come privi | di arbitrio, mai non cercano altro, e gran disgratia è lo esser | nato sotto perversa legge, in cui si ostina senza altro investigare; | né muta per mutar di fortuna. 16. 3. Altri non cercano verità, perché li torna commodo creder | la propria legge, perché in quella è signore, o sacerdote, o | ricco, o altri piaceri tiene, li quali occecano sì l'huomo, che li | è grato l'errore. E cercan solo argomenti per provar che | sia vero quel che creden, e gl'altri contrarii poco esaminano, | ma subito li stiman per falsi. Et in costoro la ragione è figlia | de la voluntà contra natura, perché la voluntà nasce da la ragione | in cielo et in terra; et si vede che questa gente, mutando | fortuna, subito mutano openione: che sendo l'utilità sua disfatta, | che era madre e fondamento de la ragione de la sua | credenza, subito pare la ragion vana e la credenza medesimamente, | che in lei si appogia. 16. Diremo dunque che nel Mondo non ci sia caso né fortuna | per sé assolutamente, rispetto a Dio et al tutto, ma solo per | accidente e respettivamente, mirando alle parti ignare della | totalità delle cose: e che noi, ignorando l'uso di molte cose e | la ragione di loro esistenza, stimamo esserci caso, male e negligenza | nella università magna. 49. Dunque caso è avenimento fuor della conoscenza o della | voluntà o intentione della causa particolare, ma è provedimento | della causa universale, che tutto vede e tutto vuole per | qualche fine a noi ignoto. Non ci è caso a Lei, né fortuna, che | è lo medesimo che caso, benché si dica più degl'huomini che | degl'altri enti fortuna e mala fortuna, che senza prevederlo | arrivamo a bene o male non sperato, talché bona fortuna è | l'insperato bene, e mala è l'insperato male. 49. Dunque caso è avenimento fuor della conoscenza o della | voluntà o intentione della causa particolare, ma è provedimento | della causa universale, che tutto vede e tutto vuole per | qualche fine a noi ignoto. Non ci è caso a Lei, né fortuna, che | è lo medesimo che caso, benché si dica più degl'huomini che | degl'altri enti fortuna e mala fortuna, che senza prevederlo | arrivamo a bene o male non sperato, talché bona fortuna è | l'insperato bene, e mala è l'insperato male. 49. Dunque caso è avenimento fuor della conoscenza o della | voluntà o intentione della causa particolare, ma è provedimento | della causa universale, che tutto vede e tutto vuole per | qualche fine a noi ignoto. Non ci è caso a Lei, né fortuna, che | è lo medesimo che caso, benché si dica più degl'huomini che | degl'altri enti fortuna e mala fortuna, che senza prevederlo | arrivamo a bene o male non sperato, talché bona fortuna è | l'insperato bene, e mala è l'insperato male. 49. Dunque caso è avenimento fuor della conoscenza o della | voluntà o intentione della causa particolare, ma è provedimento | della causa universale, che tutto vede e tutto vuole per | qualche fine a noi ignoto. Non ci è caso a Lei, né fortuna, che | è lo medesimo che caso, benché si dica più degl'huomini che | degl'altri enti fortuna e mala fortuna, che senza prevederlo | arrivamo a bene o male non sperato, talché bona fortuna è | l'insperato bene, e mala è l'insperato male. 49. non però segue || che fortuna, e sorte, e caso siano cause, ma solo ordine | del primo ente ignorato dalle cause particolari, e fato è l'accordio | di tutte le cause agenti insieme in virtù della prima, | che tutte l'ordinò a fini loro particolari, onde resulta il fin | totale previsto. 50. Cqui ti guarda bene di Aristotele e di Averroè, che dicono | in cielo non vi esser caso e fortuna, dove Dio regge; ma sì | cqua basso, perché Dio non fa altro secondo loro che volger la | prima sfera, e non intende altro, e che «vilesceret si | inferiora respiceret». Perché elli non conobero Dio come causa | del Mondo, ma come anima eterna solo de la prima sfera | eterna, talché se non fè il Mondo e le sue cose, né anche le sa, || né le regge, ma con eterno fato fu legato egli come l'altre | anime a questo suo atto. Perché l'Idea delle cose fatte, in cui | consiste la scienza, sta nella mente dell'Artefice, però egli nega | ogni idea ancora. 51. Io trovo tra noi rade volte | essere sacerdote quel che è di animo pio e santo, ma spesso li | Caifa e li Iasoni; né esser re chi ha reggio animo, ma chi la | fortuna, cioè la nostra ignoranza, ha fatto re; 90. Nel | che fu avanzato da Christo Mosè, come diremo al suo luoco, | che senza armi vinse il mondo con gente idiota, e fondò | il suo principato nella reggia del primo monarca del mondo, | et alli suoi successori basciano li piedi tutti li prencipi della | terra, che son servi de la prima Ragione, e lo tengono per | Dio e più che Mosè. (E se dice che questo fu fortuna e non | arte di Christo, egli è obligato insegnare come Dio o il suo | fato fa questo: e perché alli Macchiavellisti satrapi non è | noto, e come non hanno arte di fare tanto. 128. Però altri sono | prencipi di natura e per fortuna, come David, Cesare, Alessandro. | Altri per natura non fortuna come Socrate, Catone, e Pittagora et | ogni savio. Altri per fortuna, e non per natura, come Domitiano, || Cambise, Roboan. Altri parte per natura, parte per fortuna come | Scipione, Camillo, Anibale. Mon. Messia 50. Appello Fortuna l'evento delle cose, | come spesso li canoni di danno dato, et altri nominano fortuna, | caso, e sorte, e fato, e la Chiesa canta: Noctemque sors reduxerit. Et | qui Fortuna è il titolo, delli quali la compra è la meno naturale, e la | guerra ingiusto. 51. Appello Fortuna l'evento delle cose, | come spesso li canoni di danno dato, et altri nominano fortuna, | caso, e sorte, e fato, e la Chiesa canta: Noctemque sors reduxerit. Et | qui Fortuna è il titolo, delli quali la compra è la meno naturale, e la | guerra ingiusto. 51. Anzi la morte è un siggillo di vera signoria, perché li prencipi | spurij, et di fortuna, cercano sempre di estinguere li prencipi veraci, | come Iugurta faceva, et insegna di fare l'empio Macchiavello. Però | sendo li sapienti signori per natura, sono perseguitati dalli principi | della fortuna, caluniati, et morti, et doppo morte imperano a loro | dispetto, ma più quelli, che furo sapienti, et amanti del publico, perché | si cognosce la patente lor di regnare più illustremente in questi | fondamenti titolata. 53. e questo altri attribuiro alla variabilità della materia; altri alla contrarietà | d'elementi; altri all'influssi vani del cielo; altri non conoscono se non caso e | fortuna, con li Epicurei e Democratici, e che il mondo se guidi senza ragione, | e pur essi stimano di provar questo con molta ragione, e negando la ragione la | confessano, perché se senza ragione lo dicono, si confessano indegni di credito; | con ragione, dunque ci è ragione in loro, adunque e in tutto il mondo | molto più, sendo egli il tutto, il continente e il governante, e l'uomo particella, | effetto e contenuto. Politici 146. Altri vedendo che tanta fabrica e maraviglioso lavoro non è senza gran | fattore e abitatori, poiché la fabrica mirabile del nostro corpo addita un'anima | invisibile governante e inabitante, dissero che Dio ci è, ma non ha providenza | delle cose nostre, o perché non puole, come dice Aristotile, perché è | attaccato al primo cielo e opera con necessità, e si avvileria «si inferior respiceret», | e passibile saria dall'oggetti, e però lascia correre a caso e fortuna le | cose inferiori, ed esso è parte primaria della natura errante, sendo motore o | anima del primo cielo. 148. Primo. Come l'università delle cose naturali è guidata dagl'angeli e boni e | mali, perché li stupidi elementi non vonno né sanno lavorare piante e animali | con tanta arte e fine senza l'assistenza delle intelligenze (secondo si prova non | solo da Origene e S. Tomaso e S. Gerolamo, ma anco da tutti platonici, e tra | principali d'Avicenna e Alessandro e Temistio), come nell'artificiali il fuoco sa | abbruggiare e scaldare, ma non modificar le sue forze e arrostire, se il coco | non lo guida, e il medemo con la lima e martello e incude non sa far un focile | e una chiave senza il mastro ferraro: così son tutte l'università e congregazioni | umane, republiche, regni, monasteri, esserciti monarchie e papato, le quali | non ponno guidarsi col senno parziale e corto, ma ci è bisogno dell'universale | e ampio, che miri dentro e fuori al passato, presente e futuro, e la loro assistenza | ed effetti pronti a noi pareno venir per bona o per mala fortuna, secondo | che bene o male ci recano. 151. hanno acquistato li Spagnoli non per virtù loro, | né con forza né con senno loro, ma d'altri e per fortuna. Già che la | Spagna s'è unita, perché l'un Re succedette all'altro di molti che | n'erano. Mon. Francia 416. 6. Item, la fortuna di Spagna è mancante, come si provò sopra, e la | francesa è crescente: né si trova altra nazione contraposta de fortuna e | di costumi e di emulazione e di potenza, quanto è la francesa alla spagnola. 490. Item, chi combatte con chi ha la fortuna crescente, benché più | debole di lui, sempre perde. 582.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi