Cristo - L'imperio | poi germano è da Jafet, e lo spagnolo è da Jafet per Tubal, e la legge del | romano cristiano di Sem per Cristo, per la linea d'Isac. Mon. Spagna 28. Overamente si deve risolvere che il Papa non abbia dominio in | temporalibus e farlo restare senza niente come un vescovo suo cappellano. | E questo è contraddetto ancora da Dio, il quale ha constituito un | sacerdozio regale con il gladio spirituale e materiale armato, altrimenti | sarebbe Cristo legislatore diminuto, ed è, come prova san Paolo, | secondo quel di Melchisedech, che fu Re e sacerdote, il che fa più | riverente e sicuro l'Imperio, come mostrai contra Dante nella mia | Monarchia, che scioccamente solo mirò al sacerdozio d'Aaron, volendo | dare al Papa solo lo spirituale e le decime. 48. Quel che acquista dunque Spagna sotto gli auspicii vittoriosi di | Cristo è suo. E questo dico per l'acquisto del Mondo nuovo, | calunniato da alcuni, perché in vero, avendo violato quelli Indiani la | legge della natura con l'antropofagia e sodomia e idolatria, | opponendosi a loro il Re di Spagna con li auspicii della religione cristiana | (la quale è difesa della legge naturale), seguita che giustamente li | posseda, come Moisè la terra santa occupando, cum fuisset completa | Amorraeorum malitia. 60. Perciò il buon re deve essere tanto più dotto de | popoli quanto è il pastor più del gregge, che è di specie umana | superiore alla brutale, onde sopra umano e Dio deve essere il principe, | come disse Platone, e tal fu Cristo; o veramente divino per l'arte da | Dio a lui data, come sono il Papa e i vescovi e Moisè legislatore divino; o | per le virtù umane obediente al divino legislatore, come fu Carlo | Magno. Il che alcuni conoscendo almeno si finsero divini, come | Macometto e Minos, perché il popolo riverisse le loro leggi, il che | Varrone considerò in Romulo. 88. ad Isaac, onde | viene Cristo nostro legislatore, è fatta la promissione dell'Imperio universale, | benedetto in Abramo, e a lui compete il regno finale de santi, | finite le quattro monarchie, come dice Daniele. 322. Che tanto Cristo Dio ci ha promesso, se || osservaremo integramente la sua fede, com'egli fece e noi giuriamo | fare, lavati da un'acqua in verbo di Dio, e mondati dal peccato per la | grazia invisibile. E ci ha dato poi queste armi per vendicarci contra | quelli che hanno violato la legge naturale e contra quelli che impediscono | la semenza che noi spargiamo della verità. 342. Nel sesto, dentro vi sono tutte l'arti meccaniche, e l'inventori | loro, e li diversi modi, come s'usano in diverse regioni | del mondo. Nel di fuori vi son tutti l'inventori delle leggi e | delle scienze e dell'armi. Trovai Moisè, Osiri, Giove, Mercurio, | Macometto e altri assai; e in luoco assai onorato era Giesù | Cristo e li dodici Apostoli, che ne tengono gran conto, Cesare, | Alessandro, Pirro e tutti li Romani; onde io ammirato | come sapeano quelle istorie, mi mostrâro che essi teneano di | tutte nazioni lingua, e che mandavano apposta per il mondo | ambasciatori, e s'informavano del bene e del male di tutti; e | godeno assai in questo. Città del Sole 9. Però essi cercano assai sottilmente questo | negozio, perché importa a saper la fabrica del mondo, e se | perirà e quando, e la sostanza delle stelle e chi ci sta dentro a | loro. E credeno esser vero quel che disse Cristo delli segni | delle stelle, sole e luna, li quali alli stolti non pareno veri, | ma li venirà, come ladro di notte, il fin delle cose. | Onde aspettano la renovazione del secolo, e forsi il fine. 47. 38. Dove sono più di numero le leggi punitive che instruttive || son segno di mal governo; però ottima è quella di | Cristo Giesù. Afor. pol. 103. 70. Onde s'inganna chiunque dice che il Papa non ha se | non il gladio spirituale e non il temporale, perché la monarchia || sua sarebbe diminuita, mancando in questo, e Cristo | Dio Legislatore sarebbe diminuito, cosa imprudente et eretica | ad affirmarsi. 114. La religione di Moisè, arrivando ad aver Saducei che negano | l'immortalità dell'anima, patì riforma da Cristo Dio | che l'avea data. 118. non si trova nazione che | non si vanti venire da Abraham: li Maomettani per Ismaele, gli | Ebrei per via d'Isaac, i Cristiani per via di Davide, del cui tronco | venne Cristo, e insertò noi a quel ceppo santo come olivastri nell'oliva. Senso delle cose 166. E nella patria sua, | dice l'Evangelista che Cristo s'ammirava che non poteva fare a | quella gente miracoli come agli altri, e soggiunge che ciò avveniva | dall'incredulità loro che si rendevano inabili alla grazia divina, | come chi serra la fenestra al sole non può vedere. 168. Non si trova chi voglia morire per Aristotele o | per Galeno, ma per Christo e per Mosè mille migliara, e si | ben altri falsi legislatori han questo credito, che per essi gl'huomini | prendon la morte, la prendono solo in quanto stimano | vera la religione dell'altra vita, e qui si vede che, da chiunque | è detta, la verità ha forza stupenda di convincere il giudice | humano, e la bugia non ha sussistenza, né certezza tale. Ateismo 70. Or trovo che li precetti morali di Christo son quelli, poiché | son fondati sopra l'amor di Dio e del prossimo, in quanto | nostro fratello, che tutti siam figli di Dio. 100. Perché noi diciamo Christo esser la sapienza eterna e la | ragion prima, et ogni cosa che contra la ragion si fa esser contra | Christo, e tutti quelli che vivono con ragione esser christiani. | Dunque tutte le nationi, riconoscendo Christo per prima | ragione, non ponno altra legge pigliare. 100. Perché noi diciamo Christo esser la sapienza eterna e la | ragion prima, et ogni cosa che contra la ragion si fa esser contra | Christo, e tutti quelli che vivono con ragione esser christiani. | Dunque tutte le nationi, riconoscendo Christo per prima | ragione, non ponno altra legge pigliare. 100. Perché noi diciamo Christo esser la sapienza eterna e la | ragion prima, et ogni cosa che contra la ragion si fa esser contra | Christo, e tutti quelli che vivono con ragione esser christiani. | Dunque tutte le nationi, riconoscendo Christo per prima | ragione, non ponno altra legge pigliare. 100. Anzi ogni legge | che ha usato il mondo et userà in ogni natione fu data dalla | prima ragione Christo in natura, e però in quanto ragionevoli | sono con noi; 100. perché ogni legge è ragione o regola di ragione, | dunque ogni legge è splendor della luce di Iesù, che vuol dire | Salvatore, perché la ragione o sapienza è quella che governa | e salva tutte le cose. 100. E Christo si incarnò per farci | vedere meglio con fatti e dottrina la legge naturale universale. 101. Gran stupore è che, vogliono o non vogliono, gl'huomini son | sogetti a Christo, cognito o incognito. Dunque è nullo l'argomento | della varietà delle leggi, perché le positive son specificatione | et applicatione della medesima prima lege naturale, e | la lor varietà non ci fa irragionevoli né non christiani. 101. Predicò di più Christo un regno celeste e donò per guardia | della legge l'amor e timor di Dio, e pene e premi dopo la | morte, talché in publico e privato providde di far un giardino | di virtù, che tutte son leggi e discacciamenti di vitii tutti contrarii | alla legge, che è ragione madre e nutrice di virtù, pendente | dalla prima ragione essentiale verbo di Dio; 101. Mi può dir alcuno, come i macchiavellisti, che Christo | formò una repubblica come quella di Platone, che non si può | trovar nel mondo, poiché nulla repubblica può prohibire tutti | i vitii, né commandar tutte le virtù. 101. Dal che si vede ben come Christo è la stessa ragion viva, da | cui tutti li rationali filosofi lume hanno o di natura o di gratia; | e che ogni filosofia fu data, secondo dice Cirillo, «quasi | cathechismus ad fidem». 113. Molti si scandalizano empiamente che Christo non solo ha | dato legge austera più che la stoica in prohibir tutti vitii (la | qual è dolcissima e secondo la natura), ma di più ( dicono | haver aggiunto sopra li precetti morali li sacramenti per precetti | cerimoniali, e chi non han da far con la natura, ma | paion soverchi; e di più si tiene che chi non ha quelli, non si | poter salvare, e questo è un condannare tutto il mondo all'inferno, | e pur quelli che virtuosamente vivono, e pare cosa intolerabile, | e di Dio indegna. 115. Et io dico che Christo non ha dato li sacramenti come | empiastri, li quali chi non piglia non sana, ma li donò per | aiuto di poter osservar la legge naturale, comunicandoci in | quelli l'aiuto e la gratia sua, la qual non manca a chi vive | virtuosamente in ogni loco e tempo, perché la gratia non è | legata solo in questi misteri. 115. Dunque convenia a Christo, | sendo Dio, non solo dar la legge secondo la natura pura, sua | prima regola, come egli la feo ab initio, ma ancora dar il modo | di poterla osservare e rimedio di cancellar i peccati che si commetton || giornalmente, e questo è l'aiuto sopra naturale che li | sacramenti come stromenti conferiscono. 115. Dal che si vede che li | precetti cerimoniali di Christo sono a tutti possibili e sempre, | e dove sono impossibili, scusano dal peccato, e che sono di | legislatura universale, et alla natura non contradicenti, ma | aiutanti. 116. Dunque tutti gl'huomini del mondo, quando fan resolutione | di vivere secondo la ragion divina, benché non sappino | che questa ragione si sia incarnata, s'intendeno battizarsi in | voto non esplicito, come fan quelli che sanno Christo incarnato, | ma implicito in natura buona. 117. Hor si vede che è pur naturale maniera il battesmo per | rinascere sopranaturalmente alla scola di Christo. E poi quando | si va a combattere, il confirmarsi è pur naturale con qualche || simbolo, come si fa nella crisma, e gl'antichi soldati si | pettinavano e si ungeano, e questo osserva la militia spirituale | di Christo; et il matrimonio esser sacramento naturale nullo | il nega. 117. Hor si vede che è pur naturale maniera il battesmo per | rinascere sopranaturalmente alla scola di Christo. E poi quando | si va a combattere, il confirmarsi è pur naturale con qualche || simbolo, come si fa nella crisma, e gl'antichi soldati si | pettinavano e si ungeano, e questo osserva la militia spirituale | di Christo; et il matrimonio esser sacramento naturale nullo | il nega. 118. Vinsero il mondo con l'armi, e poi fur vinti da christiani | senza armi, e fu posto in Roma il tribunal di Christo, e | gittato a terra quello di Romulo e di Numa, e di Cesare mutato, | perché la verità senza armi quanto è più afflitta vince, e | tutte le possenti Nationi fur domate dall'impotenti con la religione, | come i Gothi, gl'Hunni, Vandali e Tartari. 121. Nel | che fu avanzato da Christo Mosè, come diremo al suo luoco, | che senza armi vinse il mondo con gente idiota, e fondò | il suo principato nella reggia del primo monarca del mondo, | et alli suoi successori basciano li piedi tutti li prencipi della | terra, che son servi de la prima Ragione, e lo tengono per | Dio e più che Mosè. (E se dice che questo fu fortuna e non | arte di Christo, egli è obligato insegnare come Dio o il suo | fato fa questo: e perché alli Macchiavellisti satrapi non è | noto, e come non hanno arte di fare tanto. 128. Nel | che fu avanzato da Christo Mosè, come diremo al suo luoco, | che senza armi vinse il mondo con gente idiota, e fondò | il suo principato nella reggia del primo monarca del mondo, | et alli suoi successori basciano li piedi tutti li prencipi della | terra, che son servi de la prima Ragione, e lo tengono per | Dio e più che Mosè. (E se dice che questo fu fortuna e non | arte di Christo, egli è obligato insegnare come Dio o il suo | fato fa questo: e perché alli Macchiavellisti satrapi non è | noto, e come non hanno arte di fare tanto. 128. E non diede Christo poi leggi di guerra, perché questa ci | era nella natural legge, alla quale egli restituì il mondo, et in | questo principio fondava la legge in ragione, non in arme, e | vincea divinamente e non humanamente; pose precetti universali | a tutte Nationi, e le particolari applicazioni di quelli li | lasciò a suoi successori; 131. La dottrina del sacramento de l'altare mi parea forte: ma | chi crede Christo esser Dio et ha testimonii quattro || evangelisti, e san Paulo cinque, che dicono «est corpus meum», | e «panis quem ego dedero caro mea est etc.», è sfacciatagine | negarlo. 134. Dà il Re titolo di conte ad uno, e quel tutto si muta di abiti | e di pensieri, e Christo dando al pane titolo di corpo suo, non | farà in quello mutatione intrinseca maggiore s'egli è Dio? 135. Primo, se Christo è Dio, | perché non venne più inanzi a salvar il Mondo? 2, e perché | mò si danna tanta gente? dunque la sua venuta fu vana? e | perché tante altre lasciò perire nel Mondo nuovo? 3, e perché | crea l'anime che si hanno a dannare? 136. Rispondo che sempre fu la ragione nel Mondo potente a | salvar quelli che vogliono vivere con ragione; tutti li ragionevoli | si salvano; e che Christo, prima ragione, venne a mostrarsi | in carne quando fu più necessario, che la gente traviava | troppo, e ristorò il cielo e la terra, e di questo secreto ignoramo | assai in cielo et in terra. Ma dovemo pensar che sia ragionevole, | che prima l'avisò per tanti profeti, caminò per modo | quasi naturale, e poi venne quando a lui parve meglio. 137. Queste medesime difficultà si trovano in ogni lege del | Mondo, et alcuni macomettani, che dicono in ogni lege salvarsi | l'huomini, è stolta, perché dove naturalmente è nota la | falsità, non ci è salute a chi è nota, ma noi, asserendo Christo | prima ragione, in tutte ci è qualche salute per li semplici, e 'l | numero delli dannati è minore rispetto alli etc. 138. Ma che per lo peccato de l'huomo, signor de le creature | inferiori, si sian tutte mutate contra noi, è cosa più facile e pia | a credere, massime quando vedi san Francesco innocente et | altri pii esser obediti da tutte quelle creature. Onde ben segue | che Christo venne a ristorar lo stato dell'innocenza, e che ciò | ha fatto e si va facendo con ordine di natura invisibile, come | il crescer delle piante, e si vedrà per tutto quando fia una | gregia et un pastor. 140. Né la morte di Christo ci salva in quanto è peccato di suoi | occisori, ma in quanto pena e paga di quanto doveamo patir | noi. 141. Hor rispondo a quelli che dicono che Christo non ci liberò | dal diavolo. Non vedi tu che tutto il Mondo adorava diavoli, | e hoggi neanco li Macomettani conoscen si non uno Dio? e | le genti tutte a poco a poco si vanno riducendo a questa fede | di Christo, e l'ignoranza de l'altro secolo è tolta, e di quel che | è peccato e che non è. 159. Christo ha dato luce ammirabile e | lege conveniente ad ogni tempo e luoco senza macula, e quanto | promesse si va facendo, benché noi ci siamo scordati | della bontà sua e fede, egli pur lo predisse, e quel che ha il | diavolo non è suo, ma deposito de la giustitia divina, come si | dirà appresso. Hor misura tutte le religioni con questa, e vedrai | tanta differenza da quelle a questa quanta da l'archimia | all'oro. 159. Christo permesse | essere ucciso per li peccati degl'huomini e per mostrarci | di morir per la ragione, e come morendo si vince, et offerì | se stesso in sacrifitio, ma non in virtù di quelli che l'uccisero | come empii, non come sacerdoti, ma di sé, che come sacerdote | a Dio padre si diede, et in tal modo ognun che per la virtù | more è martire e sacrifitio a Dio soavissimo, pur che non da | sé, ma per resistere alli tiranni si offra alla morte in difesa de | l'honor di Dio, e de la ragione. 167. Veramente io rispondo (dopo molto ben pensato), che | tra Christiani non ci è cosa più difficultosa di questa || credenza {l'eucaristia}, né più suggetta alli scherni altrui: e se io non fosse | certo che l'ha instruito Christo per testimonio di 4 evangelii | e di san Paolo, e che Christo è la prima ragione, non haverei | mai filosofato ad accertarmi di tal credenza. 171. Certo di quanti si vantano esser mandati da Dio, nullo trovo | senza suspetto altri che Christo, e si egli non mi avesse assicurato | della dottrina di Mosè, ci sariano dubbii assai. 186. Hor, all'incontro, chi vede Christo non haver pane di mangiare, | nato in un presepio, figlio di un carpentero, educato | humilmente in quell'arte, haver tanto ardire di affirmar che | era figlio di Dio, e non fondarsi in dottrina di potenti né in | ricchezze né in armi la sua predicatione, ma in miracoli a tutto || il Mondo evidenti, nella patientia, nel dire il vero in faccia | contra dottori, preiti e monaci di quel tempo, contra prencipi | e contra ogni violator de la verità e della giustitia, e morire | tanto costantemente per quella ambasceria celeste e buona | nuova che portò al Mondo del regno di Dio in lui cominciato, | come potrà alcun suspicar fraude o inganno in questo | huomo? 189. Ecco dunque che tutta la scola di Christo consiste in | una pura e sincera testimonianza, senza nulla mistura di opinione. 198. Io di Christo sto molto ben persuaso filosoficamente. Di | Mosè ancora, più perché predisse Christo che per altro, et | invero questo è grande argumento di testimonianza | divina. Et esaminai li profeti, e tutti annuntiano un salvatore | del mondo tutto, non che degl'hebrei. 203. Io di Christo sto molto ben persuaso filosoficamente. Di | Mosè ancora, più perché predisse Christo che per altro, et | invero questo è grande argumento di testimonianza | divina. Et esaminai li profeti, e tutti annuntiano un salvatore | del mondo tutto, non che degl'hebrei. 203. Certo gl'hebrei han gran torto a negar Christo per Messia. | Essi l'aspettavano, et è venuto quel che aspettavano, e disse | che egli era, e lo mostrò con miracoli come Mosè, e col sangue | più che Mosè, e con testimonii e bontà di vita, e con | profeti che non hebbe Mosè. Hor perché nol credono? 204. Trovai d'accordio li profeti con | gl'apostoli, et Isaia e Zacharia mi fanno stupire delle certezze, e | questo profetò con Aggeo la ruina di Gerosolima, quando si | edificava di nuovo. Di più, le Sibille ti fanno stupire, che tutto | il negotio di Christo ad unguem predissero; e Lattantio et | altri le viddero, e Cicerone dice che la Sibilla predisse un | monarca, e li dispiacea, pensando c'havea a perdersi la Republica; 204. e Platone nel libro De sanctitate e De voto aspettava un | renovator del mondo e del culto divino, e così introduce Socrate | burlarsi di quelli Dei, e che si deve aspettar un che rifaccia | il culto del vero Dio; e come hoggi si aspetta il giudicio, | così per tutto il mondo si aspettava Christo. 204. Molti nacquero in quel tempo che si finsero | essere il Messia, come narra Luca, e Gioseppe, e fur morti | come Christo, ma il vero Christo vinse morendo, e quelli fur | nulla. Quinci si vede che l'influsso caminava, e che Dio ogni | cosa ha segnato nelle stelle. 204. Molti nacquero in quel tempo che si finsero | essere il Messia, come narra Luca, e Gioseppe, e fur morti | come Christo, ma il vero Christo vinse morendo, e quelli fur | nulla. Quinci si vede che l'influsso caminava, e che Dio ogni | cosa ha segnato nelle stelle. 204. Disse san Giovanni, quando egli era | pur tenuto per Messia, vegendo i discepoli irati che Christo | facea più discepoli che Giovanni: «Nemo potest accipere, nisi | quod illi datum fuerit de coelo». 204. E se tu dici che li filosofi e Christo si ingannaro, io | ti dico che questo loro inganno li fa beati e giocondi sempre, | et a te la tua vera gioia ti fa pieno di guai, perché solo pensando | c'hai a morire, ti leva ogni gioia, perché non credi altra | vita; e nelle tue gioie sempre sei afflitto, che non ti puoi satiare | senza ramaricarti, e turbarti di mille maniere. 227. Dunque Christo venendo a dar legge universale fu bisogno l'abbreviasse | in questi dui capi: ama Dio più che te stesso; et il prossimo | come te stesso, et donasse sapienza alli successori suoi di far le leggi | particolari, et l'applicatione di quelle secondo comporta il bisogno | d'ogni natione. E per potersi le leggi osservare, fu bisogno darli dello | suo spirito proprio, et gratia, et questo per mezo dei sacramenti a | tutte genti possibili ad essere communi distribuiti. Mon. Messia 68. Christo fu Dio, et huomo, signore dell'universo in spiritualibus, | et temporalibus: ha instituito una signoria soprana a tutti li prencipi, | con l'una e l'altra potestà, nella persona di san Pietro e suoi successori; | et quando tutto il mondo sarà unito sotto questa monarchia | senza diversità de prencipati, e religioni, sarà il secolo aureo, che | venne Christo a restituire; 69. Contro i primi asserisco, che Christo è la sapienza, e raggione | eterna de Dio, per la quale creò egli il mondo, e lo governò sempre, | e poi lo ristorò nel genere humano, sendo guasto. 79. Dunque segue, per conclusione, che | Christo fu sempre signore universale di tutto l'universo et di tutti li | prencipati celesti e terrestri, per legge eterna e naturale: e doppo che | si fece huomo accrebbe quella iure temporali redemprionis novae; et è | signore dell'universo più giuridicamente che se l'havesse comprato | da altri con denari, come compramo noi il prencipato. 79. Sesto, concede il Soto, Covarruvias e Bellarmino, et | altri assertori, che Christo sia solo re in spiritualibus, haver preso | anco tanta authorità, quanto basta a correggere gli erranti del regno | celeste, di cui dicono Christo solamente si dichiarò re. Dunque | segue, secondo loro, e così affermano, che può annullare le leggi perverse | de prencipi, deponere li scismatici et heretici, et pigliare tutti li || beni temporali per benefitio del christianesmo, e drizzarci tutti a ben | vivere, come si vede spesso haver fatto i pontefici. Hor io dico, che | per far questo ci bisogna forza corporale contro quelli che non obediscono | le monitioni, e le scommuniche, et altre pene spirituali; | dunque Christo prese, e lassò alla Chiesa, l'una e l'altra potestà, se | non è legislatore diminuito, ma sufficiente a se stesso, et a suoi. 84. Ecco che questo medesimo David piglia quel | scettro et sedia paterna, qual fu solo temporale; hor se questa di | Christo fusse solo spirituale, la prophetia sarìa falsa, ma sendo pur | promesso a David il sacerdotio di Melchisedech regio nella resuscitatione | del suo regno, manifestamente concordano tutti li propheti e | l'angelo, dell'uno et l'altro regno; e dice in eterno. 92. Molti hebrei hanno scritto, che questa dell'angelo sia bugia, | perché mai Christo regnò nella sedia di David, né si può dare a loro | altra risposta, se non che la Chiesa è la casa di Iacob, et il pontificato | regio, et il dominio di David mistico re, et sacerdote, e temporale, et || spirituale. 92. Dunque il | regno, el sacerdotio, e il temporale e spirituale dominio et gladio | viene da Christo incarnato, et non solo per legge di natura, come | dice Soto. Vero è che si converteranno le spade in vomeri, quando | tutto il mondo fia di Christo, come si va facendo. 98. Dunque il | regno, el sacerdotio, e il temporale e spirituale dominio et gladio | viene da Christo incarnato, et non solo per legge di natura, come | dice Soto. Vero è che si converteranno le spade in vomeri, quando | tutto il mondo fia di Christo, come si va facendo. 98. Et la chiesa caminò con regola di natura, la quale è | arte divina inserta nelle cose, pendente dalla prim'arte, ch'è verbo di | Dio nostro Christo, di cui profetò Isaia: Non erit tristis, neque turbulentus | donec ponat iudicium in terra etc. Et calamum quassatum non | confringet. E tutto questo è vero finché donò la legge et aquistò | l'imperio, ma è necessario che habbia lassato ogni potestà per reggerlo, | et che hora habbia unghie, spine, corna e denti contro i ribelli e | miscredenti fatto. 104. Hora io dico che questa spada e potestà li christiani non hanno da | riconoscerla, se non dal Messia, al cui regno sono incorporati, et al | suo senno reggerla, perché essi tutti sono David, e la spada loro è | quella di David resuscitato, e non quella che havevano prima dal | popolo gentile, se non in quanto era rationale, et in quanto rationale | ogni popolo è christiano, sendo Christo la prima raggione; 130. Christo non ha instituito | con forma nova la potestà laica, che già l'haveva per legge di natura | instituite dove erano raggionevoli, et altrove permesse, ma solamente | ha dato un capo a tutte le potestà dell'universo, il quale capo non toglie | ad alcuno quel che havea, benché s'incorpori nel suo prencipato | christiano, ma solo corregge quel dominio e lo rinova, e l'indrizza all' | eterno bene, et nulla sorte di prencipato raggionevole a questo | repugna, perché tutti furo dal medesimo Christo, ma solo la divisione | repugnava, e per questo tutti l'unio sotto un prencipe apostolico, | il qual per poterli reggere dovea havere una potestà universale a | nullo modo limitata, se non ad aedificationem. 133. Nerone fu | utilissimo a S. Pietro e a Paolo e ad erigire in Roma la Monarchia apostolica, | e se Nerone non faceva questo officio di boia contra tanti boni, non c'era chi | il facesse, se non un altro scelerato come lui, il che conobbe S. Tomaso, I p., | e se Giuda non tradiva Cristo, non s'esseguiva la morte sua, né la redenzione | del genere umano, né si mutava il mondo dall'errante gentilesmo al savio e | tranquillo cristianesmo, e senza il peccato d'Adamo forse Cristo non s'incarnava, | e così considera di tutti l'altri eventi. Politici 156. Nerone fu | utilissimo a S. Pietro e a Paolo e ad erigire in Roma la Monarchia apostolica, | e se Nerone non faceva questo officio di boia contra tanti boni, non c'era chi | il facesse, se non un altro scelerato come lui, il che conobbe S. Tomaso, I p., | e se Giuda non tradiva Cristo, non s'esseguiva la morte sua, né la redenzione | del genere umano, né si mutava il mondo dall'errante gentilesmo al savio e | tranquillo cristianesmo, e senza il peccato d'Adamo forse Cristo non s'incarnava, | e così considera di tutti l'altri eventi. 156. chiamano | Aristotele a decidere come mastro delle scole di Cristo, nel che godono || assai i politici e Macchiavellisti, e io sono afflitto da essi perché mostro Aristotile | essere sofista e introdotto per testimonio contra suoi, non per mastro | nelle scole cristiane; 160. Finalmente Giesù Dio, incarnato per redimere e ammaestrare il mondo, | fu occiso e da quelli a quai fu promesso e profetato con queste calunnie di | statisti: «Samaritanus est, demonium habet, contradicit Caesari, se regem facit», | e così sigilla tutta questa dottrina, mostrando che moreno per lui morendo | come lui con le medeme calumnie etiam quelli della legge della natura, | non che della mosaica ed evangelica, secondo espone S. Giustino il Filosofo, il | quale anche con questi stessi titoli fu occiso, e similmente gl'altri martiri | non solo a tempo di Gentili e d'Ebrei, ma anche de Cristiani, poiché S. Leodogario, | S. Lamberto, S. Tomaso Canturiense, S. Stanislao e altri lo stesso | patirono da prencipi cristiani; 175. Con tutto ciò Macchiavello ebbe ardire di scrivere nel suo Prencipe che Cristo | e li profeti, non che Mosè e Macone (o che fra Geronimo Savanarola anche | quando predicò in Firenze e fu poi giustiziato) predicavano solo per farsi sequela | e signoria, ma che non ferono per freno di ragion di stato quanto bisognava, | perché a quelli che ti credono è necessario poner l'armi in mano anche | a finché ti difendano, come fe' Maometto e Mosè e Ciro, altrimente sarai | occiso come Cristo e l'Apostoli e profeti. 179. Con tutto ciò Macchiavello ebbe ardire di scrivere nel suo Prencipe che Cristo | e li profeti, non che Mosè e Macone (o che fra Geronimo Savanarola anche | quando predicò in Firenze e fu poi giustiziato) predicavano solo per farsi sequela | e signoria, ma che non ferono per freno di ragion di stato quanto bisognava, | perché a quelli che ti credono è necessario poner l'armi in mano anche | a finché ti difendano, come fe' Maometto e Mosè e Ciro, altrimente sarai | occiso come Cristo e l'Apostoli e profeti. 179. Disse Mosè con Balaam, Num. 24, dopo che le rivoluzioni de | regni nominò, ch'il romano sarà l'ultimo: Venient in trieribus ex Italia, | superabunt Assyrios, vastabuntque Hebraeos et ad novissimum etiam | ipsi perdentur, dopo che orietur stella ex Jacob Christo: dunque le | monarchie delle nazioni si finiscon nella romana, come anche si vede | dal 7 di Daniel, quando le dimostra nei quattro animali. E dal 2, | quando nella statua, il cui capo d'oro è la assiria monarchia; il petto | d'argento è la persiana; la ventraia e le femori di rame è la greca; le | gambe di ferro è la romana, distinta in orientale e occidentale, e in | dieci dita parte di ferro, parte d'argilla, mal conglutinate, come son i | regni ch'a quella succedettero. In nono si finisce il secolo gentile e | comincia il cristiano, quando cade dal monte eterno Cristo, pietra | angolare, senza mano d'uomo e di donna e rompe tutta la statua, e | cresce in tutto il mondo, facendo l'imperio di Santi universale: Et | erit omnis terra possessio eius, dice Amos 9, e pria David: Dominabitur | a mari usque ad mare, etc. Et adorabunt eum omnes reges terrae, omnes | gentes servient ei. Mon. Francia 374. dico ch'il titolo di Catolico non è maggior ch'il titolo | del Cristianissimo, né in ordine allo spirituale né al temporale imperio: | perché Cristo vuol dire Verbo, Ragion e Sapienza e Virtù di Dio, | dalla quale per natura semo detti razionali, e per grazia poi cristiani. | Dunque il Cristianismo conclude e della natura e della grazia l'imperio. 390. E quel titolo d'universale riguarda la fede universale, la qual il Re | Cattolico spande per attorno la terra a tutto il mondo, e questo ministerio | non vince l'autorità, perché gli Apostoli caminaro il mondo | spargendo la fede, né però son maggiori che Cristo, che la sparse solo | in Giudea personalmente. 390. Tanto più che la Monarchia austriaca è coda della romana, | la qual ha da finirsi crescendo l'imperio di Cristo, come cavano tutti | Padri dottori da quel che disse l'Apostolo: Nisi venerit discessio primum. 400. Cristo ha | duoi gladii, unus exit ab ore, ch'è lo spirituale, Apocalypsis 1, l'altro | pendet ex femore, ex Ps. 44: Accingere gladio tuo super femur tuum, Potentissime, | etc. E questo conobber gli antichi nostri esser necessario, e però | metteano lor beni in commune sul papato, che non è signoria d'alcuna | famiglia o nazione, ma di tutti Cristiani virtuosi del mondo, perché | ognun può esser Papa, cardinale, vescovo, abbate, canonico etc. 540.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
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Macchiavello
male
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Messia
miracolo
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monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
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Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
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papato
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politico
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*repubblica popolare
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Romolo
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*sacerdote sommo
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