dominio - Per questa viltà i Principi || tiranneschi ammazzano i filosofi et santi, et dalla corte loro | li scacciano, e tengono gente bassa, perché si conoscono | indegni di commandare a loro maggiori, et però abborriscono | la loro presenza, conoscendosi a quelli minori et | indegni di dominare dove ci è chi sa più di loro. Non scacciare | li dovrebbono, ma cedere a loro il dominio o metterli | in parte del governo, facendoli consiglieri et vivendo a loro | giuditio. Epilogo 558. Né si pensi alcuno che questi collegii o serragli son cosa da Turchi, | perché è arte prudentissima, usata anche dagli apostoli nella Chiesa, | poiché il Papa tiene tanti collegii || di giovani germani, inglesi, maroniti ecc. per seminare i predicanti | della fede, e li ordini di san Domenico e san Francesco e altri son seminarii | delli soldati apostolici, che con la lingua senza spada domano il | mondo, ed essi sono il nervo del dominio ecclesiastico. Mon. Spagna 140. Di più, il Papa ammette a sacerdozio, a vescovati, a cardinalati | ogni uomo d'ogni nazione, o povero o ricco o barbaro o latino, come | ordina san Paolo, s'egli vuol esser savio e buono, e però il suo dominio | è grande e unito, che così domina in Spagna, nel Mondo nuovo, in | Africa e Francia come in Italia, ai suoi vassalli per il vincolo della religione | comune, e tale unità mantiene li animi uniti, onde resulta | l'unione delli corpi e dell'armi, e però il Re, che cura l'unione delli | corpi e dell'armi e fortune solamente, ha il dominio più estrinsecato e | men forte, se la religione non lo fortificasse, unendo li animi, e si vede | che l'Imperator germano, che ha i popoli divisi in religione, non li | può dominare come il Re nostro e il duca di Baviera meglio fanno. 140. Di più, il Papa ammette a sacerdozio, a vescovati, a cardinalati | ogni uomo d'ogni nazione, o povero o ricco o barbaro o latino, come | ordina san Paolo, s'egli vuol esser savio e buono, e però il suo dominio | è grande e unito, che così domina in Spagna, nel Mondo nuovo, in | Africa e Francia come in Italia, ai suoi vassalli per il vincolo della religione | comune, e tale unità mantiene li animi uniti, onde resulta | l'unione delli corpi e dell'armi, e però il Re, che cura l'unione delli | corpi e dell'armi e fortune solamente, ha il dominio più estrinsecato e | men forte, se la religione non lo fortificasse, unendo li animi, e si vede | che l'Imperator germano, che ha i popoli divisi in religione, non li | può dominare come il Re nostro e il duca di Baviera meglio fanno. 140. Quando poi si occupa paese strano di dominio, ma non di religione, | non si deve spopulare né mutar legge, ma presidiarlo e mandar | i supremi officiali dei tuoi, e i bassi officiali siano del popolo del paese, | e a poco a poco mutar le leggi loro nelle tue, però più strettamente o | largamente secondo il clima comporta. 154. Quanto al dominio e fortuna son disuniti, e di qui deve nascere | l'occasione, perché sono divisi tra l'isola d'Irlanda e Inghilterra, la | quale poi è un'isola divisa in Inghilterra e Scozia, e il regno di Scozia | ha molte isolette sotto di sé, dette le Orcadi. 266. 1. Nissuno domina a sè solo et a pena uno solo ad un | altro solo signoreggia. Il dominio adunque richiede unità | di molti insieme, che si dice communità. Afor. pol. 89. 2. Il dominio naturale ha communità naturale, il violento, | violenta. 89. Più naturale è il dominio e la communità dove il bene | è più commune a tutti. Violento è più dove è manco commune. 90. 9. La communità dei beni ha il terzo luogo in unire il | dominio e per essa il Turco domina con Turchi a' Ragusei | insieme, perché hanno le loro fortune nel suo regno. Il | Re di Spagna così domina ai Genovesi insieme con Napolitani | e Spagnuoli, perché i Genovesi hanno i beni nei stati | di Spagna e gl'altri sono misti. 93. 10. Signoreggia per natura chi precede di virtù. Serve per | natura chi manca di virtù. Dove si fa il contrario è dominio | violento. 93. 17. Il dominio d'un buono si dice regno e monarchia | buona. D'un malo si dice tirannia. Di più buoni si dice | aristocrazia. Di più mali si dice oligarchia. Di tutti buoni | si dice politia. Di tutti mali si dice democrazia. 95. 18. Coloro i quali con virtù arrivano ad un dominio e | dominano anteponendo il bene pubblico al privato si dicono | reggi. Da quelli nascono i tiranni, come d'un Ciro Cambise. | Contra il tiranno congiurano molti o pochi sotto un savio, | come con Dario i sette Persiani e con Bruto e Lucrezio | molti Romani, e lo scacciano o l'uccidono. 95. 22. Il dominio d'uno a tempo di guerra è megliore, et a | tempo di pace è melior quello di molti; però i Romani facevano | un dittatore nelli grandi bisogni di guerre, ma in | pace due consoli. 97. Coloro i quali della lingua si servono solamente, acquistano | l'imperio degl'animi presto et a poco a poco fondano | imperio politico, ma però perdono la vita per la verità | che predicano, e li successori poi fondano lo stato; | così facevano i Profeti e molti santi predicatori nei regni | d'infideli, et oggi nel Giappone i Gesuiti con la lingua | acquistano l'animi, e poi sarà facile fondare l'imperio Spagnuolo | in quel paese, sottoponendo i Signori alla monarchia || Spagnuola e Papale. E tal dominio è valido e durabile se | si trovano veri i predicatori, et anco se si discostano poco | dal vero fanno qualche possanza. 111. Ma se s'usano l'armi | e la lingua con mendacio, benché presto e lungo imperio | fondino, perduto l'imperio si perde la legge, che è difesa | dalle armi del dominio. Così fu Macomet, che, perdendo | l'imperio, perderà anco la legge, come si perdette quella | di Ciro, che di Dio commissario si fece chiamare, fondando | nuove leggi et imperio. 112. 67. Chi difende il suo dominio con l'armi e con la lingua | meglio mantiene, che chi usa l'uno stromento solo. 112. 69. Chi esercita solamente l'armi e non l'ingegno e la | lingua ad unire il dominio, poco può ben durare. Onde | l'Imperador Germano, avendo disuniti di religione i popoli, | nulla puote con loro; e questi sono spesso preda di chi usa | l'ingegno, come l'Imperadori furo posti e deposti dalli | Papi, e gli Reggi Ebrei dalli Profeti savii, e li Tartari | preda delli Papassi di Macone. 113. 74. Perché le nazioni diverse insieme allignino e crescano | in un dominio, si debbono fare le permutazioni e unione di | colonie, di religioni, di leggi e di fortune; e mancando una | di queste permutazioni resta l'imperio fragile e debole. 114. 77. Se bene i demonii si son mischiati nell'arte dell'invocare | Dio delle Genti, si deve stimare che Dio fondò i lor | imperii per disegni suoi particolari di punire gli altri, sì come | appare nei Profeti, e che Egli spesso abbia risposto per via | degl'idoli, dove conobbe importare alla mutazione o augumento | di quello stato, come alla Pitonessa, invocando diavoli, | rispose Dio per Samuele, et in bocca di Balaam idolatra, | perché ogni dominio ha il suo angelo, et ogni legge | in quanto buona è da Dio, e nessuno stato si può fondare | senza parte di bontà. 115. 112. Di più la divisione della religione, benché non predichi | contra lo stato, roina l'imperio, come il Francese, il Germano, | il Polono, che, se ben non si perde, si debilita. Rimedio | è una sola religione mantenere, come fa il duca di | Baviera, e far vivere l'altre strettamente senza dominio, come | il Turco fa stare i Giudei e Cristiani sotto i suoi, ma disarmati || et avviliti. Però ogni divisione è odiosa e col tempo | et occasione apporta male, e più la divisione della religione, | che divide gli animi, i quali dividono i corpi e per conseguenza | l'armi e la fortuna. 129. Vidi poi come li demoni han dominio per tutto, e come | l'angeli vengono qua sotto l'aria caliginosa di mala voglia; ma | Dio li dona un certo lume per conforto, che volentieri obediscono | e tengon cura degli huomini e de le bestie, e di tutte | specie di cose, e come pugnano con li demoni, quelli gittando | raggi e questi caligine; e come ci passano inanti gl'occhi a | schera a schera gl'uni e gl'altri come mosche in numero, ma || come luci in esistenza, e noi non lo vedemo per la grossezza | delli pannicoli e humori degl'occhi. Ateismo 83. Di più, dico che ci è regno di animi e di corpi e di fortune. | Chi vince le fortune e non li corpi, è corsale predatore, e | non può fondar signoria; chi vince li corpi e le fortune, non | gl'animi, fonda subito signoria e subito la perde, come il | Tamerlano e Gratiano e Vitellio e Foca e simili imperatori. | Chi vince gl'animi e li corpi e fortune insieme, subito regna | e lunga signoria tramanda alli posteri, come fece Macometto | e Cesare e Cinghi e Costantino et altri etc. Ma (chi solo | gl'animi e corpi fa il medesimo con più alti muodi, et a | questo sequeno le fortune poi, come fece Mosè, che in un | deserto donò leggi, prese gl'animi, dominò alli corpi, ma | non ci era robba da vivere, e con miracolosi modi mantenne | quel dominio, e lo tramandò a posteri. 127. E come egli è uno e non molti, che provede a tutte le cose, e | più particolarmente a gl'huomini. Che ogni cosa feo, et opera | per la sua sapienza et arte, e che il suo dominio è quasi infinito | nelle creature, benché non possedesse la terra. E come il demonio | non è suo competitore, ma birro, carcerero, che meritò questo | offitio vilissimo per la sua gran superbia, e che gode del male, | come suo proprio, e che tentò gli huomini, e tentò a far male. 217. Null'huomo può essere signore degl'huomeni per se assoluto, che | possa togliere a loro la robba e la vita, quando, e come piace a lui nel | modo che si tiene il turco, e senza causa, perché non ha dato a loro | la vita e la robba, né altra cosa, e quel, che l'huomo dona, non è suo, | ma l'ha ricevuto da Dio mediatamente, o per mezo de' genitori, o | d'amici, o d'armi, o per altra translatione secondo il fato, cioè l'ordine | che Dio apporta, e però transferisce il dominio, ma Dio non | può transferire a noi il dominio, perché non può essere che noi | siamo, né quelle cose, che habbiamo, senza dependere sempre da lui | in essere, operare e conservare. Mon. Messia 48. Null'huomo può essere signore degl'huomeni per se assoluto, che | possa togliere a loro la robba e la vita, quando, e come piace a lui nel | modo che si tiene il turco, e senza causa, perché non ha dato a loro | la vita e la robba, né altra cosa, e quel, che l'huomo dona, non è suo, | ma l'ha ricevuto da Dio mediatamente, o per mezo de' genitori, o | d'amici, o d'armi, o per altra translatione secondo il fato, cioè l'ordine | che Dio apporta, e però transferisce il dominio, ma Dio non | può transferire a noi il dominio, perché non può essere che noi | siamo, né quelle cose, che habbiamo, senza dependere sempre da lui | in essere, operare e conservare. 48. Quando Dio disse Dominamini in piscibus maris, et volatilibus | celi, et bestijs terrae, s'intende dominio participato, et usuale, non | assoluto, perché pur doppo mangiata la cosa e fatta nostra sostanza, | è di Dio, e per Dio, et in Dio più che in noi e con regola sua bisogna | usar questa potestà. 48. Fondamento di dominio è tra le bestie solamente corporale, | come l'aquila domina alle colombe. La sapienza è pur fondamento | di dominio, ma più tra gli huomeni. Per questo l'huomo domina a | gli elefanti e cavalli più forti a lui. L'amore è terzo fondamento, | però il padre alli figli domina, che l'ama quanto se stesso e non li | può ingannare, e tra quelli che si amano poco fondamento di dominio, | ma fratellanza e maggioranza fraterna si trova, e questo dominio, | e felice pur tra bruti si trova tra padre e figli. 50. Dunque tutti i | titoli di dominio con elettione, successione, donatione, compra, ius | belli, son naturali in persona de savij, et contro natura in persona | d'ignoranti, e ne' mediocri mediocremente. Ma l'empio benché più | sapiente delli pij non può commandare mai a loro; perché senza | bontà non si fonda titolo di dominio: sendo l'impietà lontananza, e | divisione da Dio donatore di questi fondamenti di signoria, sopra li | quali si ergono li titoli manifesti. Solo può dominar per forza permissivamente | come boia d'Iddio, il che esso ignora. 50. In tre modi s'acquista il dominio vero, o violento: o captivando | gli animi, come fanno i sapienti con virtute; o li corpi, come fanno | quelli che occupano il regno d'altri, o comprano; o li beni esteriori, | come i corsali, et fuorusciti. Questi ultimi pigliano dominio, et non | lo tengono ad horam. Li secondi presto si fanno gran signori, et presto || perdono, perché non hanno virtù di dar legge e bon governo alli | vinti, come fu Tamerlano, e Pirro, e Carlo quinto. Li primi perdono | la vita propria per lo più, ma in successo di tempo così morti come | sono commandano alli vivi, come hoggi in Roma Pietro e Paolo | uccisi, e per tutto il mondo li profeti, et loro seguaci. 52. E se Christo non havesse temporale | dominio, non si potrebbe con bona faccia contrastare alli anabatisti, | che li christiani tutti spogliano di signoria temporale, perché in vero | par che debbano far quel che Christo fece et non tener l'usi della | gentilità; dunque da Christo debbono riconoscere ogni potestà, | come Messia e figlio di David, del che le Scritture sono piene. 87. Ma poi mostrò che il dominio tra christiani debet esse sicut qui ministrat, | perché servendo alla Chiesa, servano a Dio, che loro donò la | potestà di far tutto quanto bisogna a tal ministerio. Qui si vede anco | la differenza, tra il regno del Messia e quel dell'altri. 99. Dunque David è come Dio hoggi, e questo è il papa. | Dunque sottoponere il papa a giudici de' secolari è sottoponere Dio | e pervertire tutto l'ordine della natura, e negare il dominio sopra | loro. 112. Se fusse incompossibile questa unione non potriano i papi tener | dominio temporale, ma si è visto che per stabilità della potestà apostolica | è necessario haverlo. Dunque gran servitio è il donare alle | Chiese, cioè accumunare, perché a questo miraro gli apostoli, e così | ha da essere, che tutto torni in communità, come fu in lege naturae. 135. Talché si vede, che li Spagnoli furo | sempre || schiavi d'altre nazioni, e che quanti regnaro in loro con dominio | grande fur forastieri sempre, i Libici, Tirii, Cartaginesi, Romani, | Goti, Vandali, Arabi per forza; e mai combatteron per la libertà, se | non pochi, e le nazioni non ebbero contrasto da Spagnoli intrando in | Ispagna, ma d'altri regnanti, come i Romani da Cartaginesi, ma per | intrar in Francia ebber contrasto da Francesi, quantunque tanto divisi | per diece anni, e successero finalmente l'Alemani al regno senza forza, | ma si fondò questa Monarchia per matrimonio a tempo del secol | feminile, sotto il trigono quarto feminino Cancro, Scorpione, Pesci | (quando per tutto il mondo regnaro femine, come scrisse il Campanella | nella Città del Sole), segni acquei atti alla crescenza presta, e per | navigazione e in mare. Mon. Francia 416. Item, perché Lutero predicava che li clerici non dovean tener | dominio temporale, pretendea pigliar Roma e tutto lo stato Ecclesiae, | e lasciare al papa solo lo spirituale con dipendenza da lui, come il | maometano papa, detto Muftì, pende dal gran Turco; 428. E certo questi Olandesi non solo staccandosi da Spagna | scemano con ciò il dominio spagnolo, ma di più col loro crescimento | li fan perder altri stati. E s'è visto che fur astretti li Spagnoli, | come un infermo che cede a i fastidii, patteggiar con li Olandesi, che | potessero navigar all'Indie orientali e occidentali, non confidando di | poterli proibire, non che domare. 466. Certo i principi in tanto signoreggiano, in quanto mostran depender | da Dio signor de' signori, come il Viceré in quanto mostra depender | dal Re. Or se tutti vescovi mostrassero a popoli ch'alcun principe è | contra Dio e contra la religione, non l'obbedirebbeno: anzi l'ucciderebbeno | come in tutte l'istorie è noto. Dunque il dominio sta nella | voluntà di popoli ligati tra loro e col principe col vincolo della | religione. 484. Item, perché Lutero predicava ch'i Papi non deveno | aver dominio in temporalibus, e lui pretendeva farsi padron di Roma | e dello stato ecclesiastico, e lasciar al Papa solo lo spirituale inerme, | che rispondesse ad ogni questione a suo modo, come la Pizia di | Delfo per il Re macedone Filippo fondator della greca monarchia. 498. E perché Lutero predicava ch'il | Papa non dovea tener dominio temporale, il che Carlo V desiava, lo | lasciò predicare; forse vincesse e a lui portasse tal bene. 510. Perché la salute di principi bassi consiste nel papato per lo più, che | non permette ch'ognun li devori ingiustamente, ma s'accommoda con | chi può aiutarli. E di più il Papa è arbitro tra principi cristiani nelle | differenze loro, et è necessario, perché nissun aspiri a sovrano Imperio | sopra tutti, ch'il Papa abbia il dominio spirituale e il regno temporale | che possiede. 538. Item, ricordatevi che li | Francesi si ponno cacciare, perché non sanno tenere, benché pretendessero, | e li Spagnoli s'eternano nel dominio. 556.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi