demonio - 77. Se bene i demonii si son mischiati nell'arte dell'invocare | Dio delle Genti, si deve stimare che Dio fondò i lor | imperii per disegni suoi particolari di punire gli altri, sì come | appare nei Profeti, e che Egli spesso abbia risposto per via | degl'idoli, dove conobbe importare alla mutazione o augumento | di quello stato, come alla Pitonessa, invocando diavoli, | rispose Dio per Samuele, et in bocca di Balaam idolatra, | perché ogni dominio ha il suo angelo, et ogni legge | in quanto buona è da Dio, e nessuno stato si può fondare | senza parte di bontà. Afor. pol. 115. Di più, l'uomo communica | con gli angeli e con demoni e con Domine Dio; e negar questo è | sfacciataggine come chi negasse ci sia Roma perché non l'ha vista, | e negare che sia stato nel mondo Cesare o Alessandro perché non | fu a tempo suo; e già con tanti miracoli e con la vita propria ne | fanno fede tutte le genti, ch'è gran falsità quella d'Aristotile che | nega gli angeli e demoni. Senso delle cose 95. Or se li demoni trattano con gli uomini, | trattaranno anco gli angeli, e questo è gran segno che l'anima umana | uscendo dal corpo ha da star in compagnia di buoni e di rei alli | quali più simile, operando, si rese. Altrimenti che serviria a loro | curar di noi? 95. Di più, il corpo nostro è opaco e solo ha trasparenti gli occhi, | i quali hanno la cornea tunica dura, e l'uvea, e l'umor acqueo, che | ricevono la luce grossa e alterata; però non potemo vedere le cose | spirituali: ci passano innanzi li venti e l'aria, e non li vedemo; | assai manco vedemo gli angeli e demoni, delli quali il mondo è pieno; 130. Ci è magia | naturale come questa delle stelle e della medicina e fisica, aggiungendo | religione per dar fiducia a chi spera il favore di questa | scienza; e ci è la magia diabolica di coloro che per arte del demonio | fan cose mirabili a chi non l'intende, e questa senza demonio | spesso si fa da cantambanchi in presenza di sciocchi; ma sono cose | d'astuzia e non di sapienza. 165. La medesima opinione si legge di tutti i sapienti, onde Varrone | fa differenza tra li dèi fisici e politici, quelli dalli sapienti e questi | dal volgo adorati, e pone anche li dèi poetici; e Anassagora | morì per denegare la divinità al sole; talché questi conobbero che | veri miracoli non fecero, ma furo uomini astuti come Macometto, | e ingannarono con sapienza il volgo, come fece Pompilio, Romolo, | Pitagora e Minos, o per ammaestramento del demonio, li | cui atti non sono degni d'esser creduti miracoli appresso i sapienti | veri magi; e molte favole si aggiungono che mai non furono. 172. Ma io esperimentai che il demonio finge che | Dio sia soggetto al fato, perché esso, che non può far ogni cosa, | si possa scusare. Ma io in Metafisica provai che il fato essendo | l'accordo di tutte cause agenti e pazienti insieme ordinatamente, | bisognava dar la causa prima ordinante, non soggetta alli proprii | ordini per forza, ma perché son buoni, e così eletti da lei, che | non può errare, sempre avvenire secondo ab aeterno ha voluto e | prefisso. 173. Le maraviglie poi della gente volgare non sono effetti di magia divina, | né naturale, ma di astuzia, e forse il demonio ne fu inventore. 174. Ma che li demonii | facciano vedere le cose in altra guisa che sono, non si deve | dubitare, ché san Clemente ne mette l'istoria di quel che fece Simon | Mago a suo padre; e molte più si leggono, onde è forza che || nella natura siano questi secreti, e il demonio li sa e se ne serve. 208. Ma che li demonii | facciano vedere le cose in altra guisa che sono, non si deve | dubitare, ché san Clemente ne mette l'istoria di quel che fece Simon | Mago a suo padre; e molte più si leggono, onde è forza che || nella natura siano questi secreti, e il demonio li sa e se ne serve. 209. Onde né l'aria né li angeli potemo vedere, né li demoni, che | ci passano ogni hora infiniti dinanzi agl'occhi e ci burlano, | giovano o nuocono, con infare l'aria e le nostre parti, onde si | infà lo spirito nostro aereo, e per consequenza la mente da | Dio infusa in lui involta. E così assai meno potemo vedere | Idio; Ateismo 38. 11. Ma nulla cosa mi assicurò più che quando vidi diavoli | et angeli, perché poi mi facea dubitar il volgo, che tutti si | vantano haver visto queste creature, et Aristotele le nega, et io | non potea vederle. E conobi che se trattano con noi li demonii, | cercando ingannarci, e li angeli aiutarci, è cosa verissima | che noi siamo immortali, e che dopo morte habiam | d'andar in compagnia o di quelli o di questi, secondo a chi | più simili ci siamo renduti con le opere nostre et affetti, e la | terra va in giù, e 'l fuoco in su, e l'anima dove ha la sua sembianza. 74. Vidi poi come li demoni han dominio per tutto, e come | l'angeli vengono qua sotto l'aria caliginosa di mala voglia; ma | Dio li dona un certo lume per conforto, che volentieri obediscono | e tengon cura degli huomini e de le bestie, e di tutte | specie di cose, e come pugnano con li demoni, quelli gittando | raggi e questi caligine; 83. Vidi poi come li demoni han dominio per tutto, e come | l'angeli vengono qua sotto l'aria caliginosa di mala voglia; ma | Dio li dona un certo lume per conforto, che volentieri obediscono | e tengon cura degli huomini e de le bestie, e di tutte | specie di cose, e come pugnano con li demoni, quelli gittando | raggi e questi caligine; 83. Di più, li chinesi adorano li demoni per li beni terrestri, e | perché non li faccia male, e li fan sacrifitii, e nel tempo antico | in tutte le nationi si usurparo nome di Dei inferi, e | furo adorati, e nel Brasil e nel Giappone etc. si trova il medesimo | culto a loro, e Porfirio parla di Dei buoni e mali secondo | Platone. 151. Io esaminai alla stretta questa scienza, ammirandomi come | i demoni a molti compariscono e non compareano a me, che | caminai per lochi oscuri etc., e cercai etc., e che Nerone cercò | tanti Magi che gli li mostrassero, e non poteo trovarne uno, | come Plinio scrive. 152. Dunque da la esperienza argomentai meglio che non ci è | altro Dio primo che uno; ma li demonii, facendosi Dei, introdussero | la pluralità, e di sopra provai ch'il cielo e la terra | son da simili possanze attive constituti, cioè dal calore e dal | freddo, ambi attivi, corporei, diffusivi, sentienti. Dunque | convengono in qualche cosa. Dunque ci è causa comune | a loro da la qual dependono, e trovai che non potria il | mondo con più prencìpi sossistere senza uno primo che lo | collegasse. 154. E che non è impotenza di Dio, ma ordine, che vi sian gl'angioli | e demoni, poiché, se l'argumento di Aristotele fusse vero, | non bisogneria che vi fusse il sole, perché basteria Dio ad | illuminar il Mondo, e così né anche gl'angeli che moveno le | sfere, perché Dio solo in tutte potrebbe ciò fare, né anche il | calore, e si toglierian tutte le cause. 155. Dunque ciò ha dato al demonio perverso, in cui si modifica | la possanza di Dio in maniera punitiva per la perversità | del recipiente. | Et il diavolo gode di questo uffitio, e quelli che son tormentati | seco biastemano, e questa è una comedia al cielo, e || come quei che si grattano la rogna e la tigna sentono gusto, | e si fanno più male grattando, così li diavoli e li dannati ostinatamente | godeno del mal fare e del mal dire, e questo | l'accresce pena con gran riso de li beati. 157. Di quelli del Mondo novo si veggono cose stupende, che | teneano la confessione, e la plebe alli prencipi, e li prencipi al | Re, et il Re al sole si confessava, et il sole a Dio, e mangiavano | il pan dell'eucharestia formando un idolo di sangue e pasta, e | poi dividendo e comunicando in quello. Se questi atti fossero | stati con la conoscenza del vero Dio, e con suo instinto, e | con legge da lui instituita, non sariano irrationali: ma si vede || essere commento del diavolo, perché sacrificavano gl' | huomini, et adoravano il diavolo e molti idoli infami. Ci era | tra loro predittione di augurii come tra Romani, ma in tutto | il demonio entrava. 170. Se alcuno miracolo, che non è miracolo si non in apparenza, | havesse fatto per aiuto del demonio, sapendo egli che il demonio | l'aiutava, o sendo ingannato, non può convincere che sia | vera la legge sua, poiché la profetia, la testimonianza, la vita e la | dottrina nemica alla natura contradicono; e peggio la successione | ambitiosa e crudele, e li discepoli traditori et empii. 210. Se alcuno miracolo, che non è miracolo si non in apparenza, | havesse fatto per aiuto del demonio, sapendo egli che il demonio | l'aiutava, o sendo ingannato, non può convincere che sia | vera la legge sua, poiché la profetia, la testimonianza, la vita e la | dottrina nemica alla natura contradicono; e peggio la successione | ambitiosa e crudele, e li discepoli traditori et empii. 210. E come il demonio | non è suo competitore, ma birro, carcerero, che meritò questo | offitio vilissimo per la sua gran superbia, e che gode del male, | come suo proprio, e che tentò gli huomini, e tentò a far male. 217. Dove mostra che il demonio haveva | unito l'uno con l'altro gladio e potestà tra gentili, et solo | Melchisedech li hebbe uniti da Dio per figura di Christo, et dicono, | che l'imperatore avanti il papato era signore del mondo per san Luca | et per la successione del regno d'Assirij, che santo Agostino dice | esser transferito et ampliato a romani per la virtù loro, e quello era | universale, dicendo Daniele: Tu rex regum Deus celi regnum, et imperium, | et fortitudinem dedit tibi etc. Mon. Messia 76. Et è vero che il diavolo tra li prencipi | violenti ha unito il sacerdotio, per esser meglio servito il demonio | nell'idolatria da Sacerdote Prencipe, e perché emulò haver l'honor | come Dio anche nel regno naturale; 135. 2. Li boni {angeli} son ministri della misericordia di Dio, cioè beneficenza, e delle | grazie naturali a tutte le creature, e in particolare agli uomini. I mali son | ministri della giustizia vendicativa e purgativa, che si dice ira di Dio, e però | son come boia, carcereri, sbirri, e non come padroni potenti contrastar a Dio || e a superiori, come stimò la gentilità, e anche oggi crede il volgo nostro, e chi | a demoni si fida. Politici 152. Li macchiavellisti che al ben di sé soli e non del tutto il | genere umano si appigliano, e alla prudenza inferiore, che mira a piccioli | beni, e non alla superiore, che mira a grandi ed eterni, s'attaccano, son imperversanti | a guisa de demonii, quali sono imitatori, e alfine saran compagni, | perché ogni simile va al suo simile. 153. Di più, i popoli creden ch'il Papa sia vicario di Dio, e chi s'oppone | a lui, esser demonio. Onde sempre chi ha voluto nocer al Papa ha perduto, | e per ragion divina e politica, etc. E però la prima cosa che si | deve fare è annunciar a tutti la necessità della religione unita e vera, | senza la quale tutti li stati umani vanno a ruina. Mon. Francia 540.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
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Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
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*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
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secolo aureo
setta
Socrate
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Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
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virtù
vizio
volpi