Cristiani, sostantivo - I Latini dicono essere due potenze dell'anima, l'agente | e la passiva; ma Aristotele pone l'una mortale l'altra immortale, | l'una potenza e l'altra atto, dunque son dui. Et se ogni un ha | l'anima immortale, bisogna dire che vadino di corpo in corpo, || come i Pittagorici fanno, o mettere numero infinito d'anime, sendo | il mondo eterno et huomini passati infiniti secondo Aristotile, il | che egli nega. I seguaci christiani mettono l'anima venir da Dio, | ma mentre l'operationi dello spirito corporeo attribuiscono | all'intelletto da Dio infuso et lo rendono sospetto di mortalità, | mentre Aristotile seguono più che la raggione et li santi | Padri. Ben dice Scoto che Aristotele fu dubbio dell'anima, | et Durando che l'intelletto agente sia cosa finta et | soverchia. Epilogo 480. Onde s. Paulo sentìa la repugnanza | in sé della natura vitiosa con la legge divina infusa nella | sua mente. Per questo è vero che l'huomo non può oprar bene | senza la gratia universale di Dio, prima sapienza illuminante | ogni virtù, né bene meritorio senza gratia speciale. Però | i Peripatetici, che dicono le virtù essere habito dell'uso, son Pelagiani. | Et chi dice potenza naturale come noi il vitio in potenza | non erra, perché alla virtù natia dona merito di bene naturale, | ma alla commandata dalla Religione sopranaturale merito attribuisce. | Onde con la prima i Gentili, con la seconda i Christiani | si guidano. 516. E il Turco, occupando Costantinopoli sotto gli | auspicii di Macometto per li peccati nostri, de iure possiede come | Camos. Ma però restano tutte le ragioni a noi di riavere quell'imperio | che fu nostro, fatta penitenza della colpa per la quale perdemmo, che | fu la discordia di Cristiani, e allora l'angelo di quel regno, che non per | Macon falso per cui è invocato, ma per altro giudizio di Dio a loro | arride a diffensarli, cederà a noi. Mon. Spagna 60. Terzo, perché le scienze nove rendono il regno più ammirabile, | deve aprire le scuole delli Platonici e Stoici, che più s'accostano alli | Cristiani che non Aristotele, e in particolare la filosofia telesiana è | ottima, sendo conforme a santi Padri, perché mostra al mondo che i | filosofi non sono conformi, e che Aristotele, che tiene l'anima mortale | e il mondo eterno e nega la provvidenza, dove si fonda tutto il Cristianesimo, | non convince per le ragioni sue apparenti, poiché altri | naturali il negano. 96. Sono però i baroni di grande aiuto al Re, che s'egli perde una | grande impresa, per mezzo delli baroni subito si può rifare, il che non | può fare il Turco, che in ogni gran rotta resta senza aiuto, non avendo | baronie che lo ristorino, come Dario vinto da Alessandro, e il Soldan | d'Egitto da Selim restaro. E se non fosse stata la emolazione tra cristiani, | l'anno 71, vinta l'armata turchesca, potevano prender Constantinopoli | e disfare il Turco. Veda dunque il Re in che giovino e in che | nuociano i baroni, e li deve tenere più presto come suoi tesorieri | d'armi e danari, che come padroni de stati, etc.; 126. L'altra regola è procurare che non naschino di questa razza, e ben | trattare gli uomini d'ingegno con vescovadi e prebende, e pensare che se | bene i buoni li puoi trattare a tuo modo, che giammai si guasteranno, | come era Catone e Socrate tra gentili, e san Bernardo e san Tomaso tra || Cristiani, ci sono poi altri uomini buoni, ma atti ad ogni contrario, | come Alcibiade e Coriolano gentili, che alla patria giovaro e nocquero | secondo il comodo, e Sergio e Lutero tra Cristiani, che prima predicaro, | e poi spredicaro. 202. La seconda unione è delli corpi, e in questo modo il Turco | domina a Macomettani, Cristiani ed Ebrei nel suo stato, benché | diversi d'opinione, il || che non troppo li nuoce, perché si serve di loro fanciulli per far soldati, | e avvilisce quelli che non sono della sua setta e li disarma. Ma se | quelli avessero parte in civiltà, e non dominasse con dominio dispotico, | ma politico, perderebbe presto lo stato, come avvenne a molti | prencipi germani, e non potrebbe procedere ad acquistare, come non | può l'Imperatore né il polacco. 216. Di più, quei di Calecut e Goa sono cristiani nestoriani, e con loro | è facile l'unirsi al vecchio Cristianesimo, mostrandoli che la Chiesa | romana Dio ha mantenuto con imperio per suo seggio in terra, e tutte | l'eresie loro restaro senza imperio, come Arrio, Macedonio, Nestorio, | Apollinare e altri loro amici eresiarchi. 316. Dissi non mancano oggi i Soloni, Licurghi e Gioseppi, etc., ed è | vero, perché nelli necessari Dio non manca, ma gli uomini accusano Dio | come mancatore, mentre i savi che egli manda opprimeno e non vogliono | conoscerli. E poi dicono che non nascono più i Soloni e gli Aristoteli, cosa | falsissima, che ci son megliori, ma mal conosciuti, mentre i Gentili si ammirano | e i Cristiani s'invidiano. 366. Ospitalario. È bella cosa questa e santa; ma quella delle | donne communi pare dura e ardua. S. Clemente Romano dice | che le donne pur sian communi, ma la glosa intende quanto | all'ossequio, non al letto, e Tertulliano consente alla glosa; | ché i Cristiani antichi tutto ebbero commune, altro che | le mogli, ma queste pur fûro communi nell'ossequio. | Genovese. Io non so di questo; so ben che essi han l'ossequio | commune delle donne e 'l letto, ma non sempre, se | non per generare. E credo che si possano ingannare ancora; | ma essi si difendono con Socrate, Catone, Platone e altri. Città del Sole 25. 7. La communità della religione più stringe in primo luoco | perché unisce diversissime nazioni, onde ai Cristiani d'Asia, | d'Affrica, d'Europa e di America per tal legame un Pontefice | Romano signoreggia. Afor. pol. 91. Così Moisè, con la | spada e con la lingua vertadiera, da Dio ammaestrato, fundò | un imperio Ebreo sùbito e lungo, ché, se bene l'Ebrei perdettero | l'imperio, restò la legge mosaica con superstizione all' | Ebrei e con bella riforma ai Cristiani. 112. 76. Tutti i stati conobbero che la prudenza non arriva a | sapere quel che è buono o malo a sé, sempre et in ogni | cosa: però tutte le nazioni hanno ricorso a Dio, chi per | via retta, chi per storta. Per questo l'imperio d'Assirii, di | Egizi e Persiani invocò Dio nelle stelle per mezzo della | astrologia; i Greci negli oracoli, per mezzo di Sibille sottili | di spirito atto a copularsi a Dio; i Romani nella aruspicina | et augurii cercaro il voler di Dio; i Cristiani, per mezzo | retto, allo Spirito Santo ricorrono per via degli profeti e | del Vicario di Dio, e gl'Ebrei alli miracoli e profeti appellaro. 115. La setta || Luterana e Calviniana, che nega la libertà del arbitrio e | di far bene e male, non si deve mantenere in republica, | perché i popoli ponno rispondere al predicante della legge | che essi peccano per fato e non ponno osservare, ché non | son liberi in questo, come Cicerone ben scrisse: La scienza | che contradice alla religione non si deve tenere. Ecco Aristotele | aver fatto più male che bene a Cristiani e Saraceni | ex Averroè. 117. 92. Poiché saranno mutate tutte le sette e religioni et i | modi delli principati e dell'altre communità, necessariamente | si verrà alla prima signoria naturale divina, che regni un | re sacerdote solo, con il senato di ottimati, eletto da gl'ottimi || e del lor numero, come instituì Dio e come lo disputai | nella MONARCHIA CHRISTIANA, che converrà essere per la profezia | e per lo circolo delle cose arrivato al primo stato innocente | naturale. Et indi al cielo beato transferendoci il Giudice | dell'ultima appellazione, che i Cristiani meglio degl'altri | predicono, se ben tutte a questo alquanto accordano le nazioni. 122. 112. Di più la divisione della religione, benché non predichi | contra lo stato, roina l'imperio, come il Francese, il Germano, | il Polono, che, se ben non si perde, si debilita. Rimedio | è una sola religione mantenere, come fa il duca di | Baviera, e far vivere l'altre strettamente senza dominio, come | il Turco fa stare i Giudei e Cristiani sotto i suoi, ma disarmati || et avviliti. Però ogni divisione è odiosa e col tempo | et occasione apporta male, e più la divisione della religione, | che divide gli animi, i quali dividono i corpi e per conseguenza | l'armi e la fortuna. Sorgerà o Mosè o Scanderbego | contra lo Stato etc. 129. non si trova nazione che | non si vanti venire da Abraham: li Maomettani per Ismaele, gli | Ebrei per via d'Isaac, i Cristiani per via di Davide, del cui tronco | venne Cristo, e insertò noi a quel ceppo santo come olivastri nell'oliva. Senso delle cose 166. così noi christiani | espliciti non siamo christiani in quelli atti in che dissorbitamo | dalla ragione. (Dunque il Mondo ha sola una legge in | tutti mortali: ma noi giocamo alla cieca e non ci avvedemo, | perché quelle leggi e riti che son contra ragione non sono | leggi, ma abusi e regole torte. Ateismo 101. E Christo si incarnò per farci | vedere meglio con fatti e dottrina la legge naturale universale. | Gran stupore è che, vogliono o non vogliono, gl'huomini son | sogetti a Christo, cognito o incognito. Dunque è nullo l'argomento | della varietà delle leggi, perché le positive son specificatione | et applicatione della medesima prima lege naturale, e | la lor varietà non ci fa irragionevoli né non christiani. 101. Gl'altri ordini sopraposti sono consigli nobilissimi et assai | naturali, agl'huomini perfetti di bontà. E certo, si osservassimo | tutti queste cose, saria una santità, innocenza e felicità | grande, perché cesseria la lite, la fraude, l'odio, la vendetta, | e vol dire Christo che se tu tratti con santi, come tutti li | ragionevoli, cioè christiani, deveno essere, a chi ti toglie il | manto o ti percote devi cedere, e non contendere, perché hai | d'imaginarti che quello ama il prossimo come se stesso, e che | per gran charità si move a far quel che fa, o per fragilità e | ignoranza, e merita perdono. 104. Non però dico che si facci male guerregiando da Christiani, | perché, se ti assalta una fiera indomita, che non può con || cortesia domarsi, né se ne cava frutto, è lecito difendersi, e le | creature perverse che cercano con l'armi strugger l'evangelo, si | deono con armi ributtare, ma non provocare per far guerra, né | per interessi humani: ma vincerli con la bontà e cortesia e verità | e miracoli per farli ragionevoli, cioè christiani, che è il medesimo. 105. Non però dico che si facci male guerregiando da Christiani, | perché, se ti assalta una fiera indomita, che non può con || cortesia domarsi, né se ne cava frutto, è lecito difendersi, e le | creature perverse che cercano con l'armi strugger l'evangelo, si | deono con armi ributtare, ma non provocare per far guerra, né | per interessi humani: ma vincerli con la bontà e cortesia e verità | e miracoli per farli ragionevoli, cioè christiani, che è il medesimo. 106. E così Tertulliano scrive che gl'antichi christiani havean ogni | cosa in comune altro che le mogli, si ben nelli servitii erano | comuni, e non nel coito, et è mentita d'Aristotele che mancheria | la charità in comune come un poco di miele in un vaso | di acqua, perché questo è vero dell'amor partiale e proprio, | non della charità; 110. Veramente io rispondo (dopo molto ben pensato), che | tra Christiani non ci è cosa più difficultosa di questa || credenza {l'eucaristia}, né più suggetta alli scherni altrui: e se io non fosse | certo che l'ha instruito Christo per testimonio di 4 evangelii | e di san Paolo, e che Christo è la prima ragione, non haverei | mai filosofato ad accertarmi di tal credenza. 170. e credo certo che molti sapienti siano morti per la legge | naturale, come Anassagora e Socrate. E questi son degni di | esser tenuti tra christiani della legge di natura in quelli atti, | ma non hebbero miracoli et altri requisiti a dir che erano | mandati da Dio, né lo dissero per non mentire: ma bastò loro | difender la ragione, che è lume della ragion prima. 189. Ma quel che è più | stupendo, sempre li christiani crebbero di numero e di | forza, e se n'era ucciso uno, ne resuscitavano mille, proprio | come Christo ha promesso; 200. li christiani fan | professione di venir di Abram, insertati da Christo come ogliastri | nel tronco de la oliva di David, prosapia regia. 206. E quantunque Macometto sia comparso | contra il christianismo, non però ha estinto il regno, il sacerdotio | christiano, e li miracoli, la santità e la profetia sequita | tra Christiani, come prima, in moltissime persone, e non è | passata a Macomettani questa successione di doni spirituali. 215. quanto fanno li christiani sotto gl'auspicii di Christo | cingendo il Mondo et adunando le nationi (cosa che nulla | legge ha fatto) è attione del Messia. 220. Ma quel che più importa, ogni sorta di gente piglia | piacere solo dalle cose piacevoli, ma li savi christiani, cioè ragionevoli, | pigliano piacere anche dalle spiacevoli. 227. Dunque avanzan li christiani di piacere ogni setta, perché | hanno piacere del male e del bene, e l'altri solo dal bene, e di | più assai men del bene, che non li filosofi e li christiani. 227. E li | christiani credeno che la morte sia varco a miglior vita, e con | dolcezza la pigliano, e tu con spavento e doglia. O Macchiavello, | ecco la tua scola ingannata! 227. E tutti i guai | d'Israel successero per le controversie che erano tra profeti e sacerdoti | d'una parte, e tra regi e principi laici dall'altra, et come fra christiani | per guelfi e ghibellini, papali et imperiali. Mon. Messia 59. Quinto, perché il regno irraggionevole | non è regno, e li regni dunque d'infedeli, in quanto si guidan | con raggione, son christiani implicitamente, in quanto deviano non | sono christiani. 83. E se Christo non havesse temporale | dominio, non si potrebbe con bona faccia contrastare alli anabatisti, | che li christiani tutti spogliano di signoria temporale, perché in vero | par che debbano far quel che Christo fece et non tener l'usi della | gentilità; dunque da Christo debbono riconoscere ogni potestà, | come Messia e figlio di David, del che le Scritture sono piene. 87. Dunque | è necessario tra christiani riconoscere un capo arbitro delle differenze | de' prencipi, che habbia potestà assoluta sopra di loro di costringerli | a viver bene, et armare tutti gli altri contro li dissobedienti, e sublimar | quelli che amano il publico. 114. Dunque | è necessario tra christiani riconoscere un capo arbitro delle differenze | de' prencipi, che habbia potestà assoluta sopra di loro di costringerli | a viver bene, et armare tutti gli altri contro li dissobedienti, e sublimar | quelli che amano il publico. E se questo almeno hora non si | ritrova con fare un senato in Roma, e tutti ponersi in man del papa, | si perderà certo Italia e Spagna, che son restati christiani cattolici, et | han Francia e tutto il settentrione contro, et il turco a' fianchi di | Venetia e di Otranto. 114. Hor essendo tutti li christiani insertati nel | tronco di David per Christo come ogliastri nell'oliva, secondo san | Paolo ad Romanos, e David sendo re e sacerdote rifatto secondo || Melchisedech, come si è detto sopra, tutti i christiani sono regi e | sacerdoti davidici, onde san Pietro gli appella sacerdotio regale, perché | sacrificano a Dio frutto di opere bone, e son soggetti alla legge | direttiva, come il re, non alla coattiva, se non chi si vol imbestiare | col peccato. 129. Quinci vediamo che tutti li christiani nel battesimo | s'ongano regi e sacerdoti di sé particolari, come disse Rabano allegato | da Gratiano, De consecratione, Innocenzo III titulo de sacra unctione. | Ma questi che si consacrano al governo ecclesiastico son differenti; | perché li prencipi nelle braccia s'ongono, perché son defensori | et hanno da maneggiar la spada di David, e presentar potentiam in | brachio suo. 130. Hora io dico che questa spada e potestà li christiani non hanno da | riconoscerla, se non dal Messia, al cui regno sono incorporati, et al | suo senno reggerla, perché essi tutti sono David, e la spada loro è | quella di David resuscitato, e non quella che havevano prima dal | popolo gentile, se non in quanto era rationale, et in quanto rationale | ogni popolo è christiano, sendo Christo la prima raggione; 130. Talché si vede ogni cosa da un capo del corpo christiano dependere | de iure. E beati li christiani, quando s'intenderà et esseguirà questo, | che cessaranno le guerre tra loro, scisme, heresie, pesti e perdite di | Stato, e le paure d'infedeli, ma perché la dottrina di Christo è trascurata, | tutto va di male in peggio. 135. Cristo ha | duoi gladii, unus exit ab ore, ch'è lo spirituale, Apocalypsis 1, l'altro | pendet ex femore, ex Ps. 44: Accingere gladio tuo super femur tuum, Potentissime, | etc. E questo conobber gli antichi nostri esser necessario, e però | metteano lor beni in commune sul papato, che non è signoria d'alcuna | famiglia o nazione, ma di tutti Cristiani virtuosi del mondo, perché | ognun può esser Papa, cardinale, vescovo, abbate, canonico etc. Mon. Francia 540.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi