angelo - a. Le cose più imperfette sono fatte per le più perfette: onde le | piante per li animali, l'animali per l'huomo, l'huomo per gli angeli. Epilogo 324. L'angeli non deono oprar nelle cose quello che può convenire | alla lor natural forma, ma quello che alle forme non conviene | essi come ministri di Dio esseguiscono. 336. Et è virtù ogni potenza che conserva, | e vitio che distrugge. E tante sono le virtù et atti virtuosi | quanti sono gli Angeli del Cielo, e tanti i vitij et atti vitiosi | quanti i demonij dell'inferno. Et gli uni et gli altri spiriti | da nomi di virtù et vitij furo notati da Santi antichi. 562. Nessuno ne dubita della prudenza d'Alessandro Magno in Macedonia, | né dell'occasione che fu la divisione de Greci ed effeminamento | degli Orientali, e Dio fu manifesto, poiché l'Angelo del | regno greco s'adoprò assai, come Daniele afferma e Iado dechiarò | ad Alessandro. Mon. Spagna 6. E | a Romani e Greci e Caldei si deve stimare che {Dio} abbia risposto alle diaboliche | loro superstizioni per mezzo dell'angelo del regno loro, || perché il fato della sua volontà richiedeva allora la grandezza e mutazione | delle loro monarchie. 14. Dunque i Caldei, Medi e Persiani Dio per le stelle invocaro, dove | mancò la prudenza; i Greci negli oracoli pitonici, i Romani negli | augurii e aruspicina. Ma i filosofi più saggi cercaro Dio nella natura, | come Pitagora nelli numeri, che sono ragione di Dio seminata nel | mondo. Ma meglio gli Ebrei per bocca de profeti, i quali Dio mandò, | e i Cristiani seguitaro quello stile, poiché Michael, l'angelo dell'imperio | loro, è trasferito all'imperio ecclesiastico. 16. E si deve stimare che | mancando un imperio l'angelo di quello si trasferisce all'altro vincitore | (salvo meliori iudicio), e i Romani seppero questo segreto, e non | voleano che si sapesse il loro, perché non fosse dall'altre signorie invocato. | Però si può dire che il persiano angelo o ha ceduto al greco, o | vero s'è posto in possessione del greco, e così quel di Costantinopoli | or combatta per lo turchesco, o vero abbia ceduto e sia per lo germano, | e quello di Germania anco, e dove più angeli sono, più ponno | augumentare. 16. E si deve stimare che | mancando un imperio l'angelo di quello si trasferisce all'altro vincitore | (salvo meliori iudicio), e i Romani seppero questo segreto, e non | voleano che si sapesse il loro, perché non fosse dall'altre signorie invocato. | Però si può dire che il persiano angelo o ha ceduto al greco, o | vero s'è posto in possessione del greco, e così quel di Costantinopoli | or combatta per lo turchesco, o vero abbia ceduto e sia per lo germano, | e quello di Germania anco, e dove più angeli sono, più ponno | augumentare. 16. Però S. Pietro e S. Giovanni chiamano | Roma Babilonia, e quel che dice di Gerosolima e del regno Ebreo | s'intende della Chiesa di Roma, la quale ha ricevuto le chiavi di David | e il nome di Ierusalem, secondo fu detto all'angelo di Filadelfia, che | vuol dire amor fraterno, come Roma per lettere inverse: Roma | Amor. E Dio spesso dice alla chiesa: Movebo candelabrum tuum de loco | suo, se non farai bene, perché così l'angelo di chiesa in chiesa (come | d'Inghilterra ereticata in Prussia fatta cattolica si potrebbe dire) e da | regno in regno passa. 18. Dico dunque che il Re di Spagna seguendo questo stile, osservando | la prudenza e occasione, otterrà il tutto, come per le seguenti | cose si vedrà, già che è manifesto che ei combatte sotto gli auspicii | dell'imperio germano che è d'Italia, che è di Roma, che è di Grecia, | che è di Persia, che è di Ciro, che fu dopo Media e Babilonia, e da più | angeli sarà aiutato, e dalle forze di Tiro e di Michele, e dopo questo si | darà ogni cosa in mano de santi, facendosi unum ovile et unus pastor. 34. E il Turco, occupando Costantinopoli sotto gli | auspicii di Macometto per li peccati nostri, de iure possiede come | Camos. Ma però restano tutte le ragioni a noi di riavere quell'imperio | che fu nostro, fatta penitenza della colpa per la quale perdemmo, che | fu la discordia di Cristiani, e allora l'angelo di quel regno, che non per | Macon falso per cui è invocato, ma per altro giudizio di Dio a loro | arride a diffensarli, cederà a noi. 60. Ma per fare che a ogni modo il Papa sia dalla parte del Re e il fato | cristiano inalzi la sua monarchia, mi pare espediente che il re Filippo | proponga al Papa di volere osservare la constituzione di Constantino | imperatore, purché cedano ancora li altri Prencipi cristiani, la quale | asserisce che tutte le cause possono appellarsi dalli signori e tribunali | temporali alli tribunali delli Vescovi, che sono da lui chiamati angeli | di Dio e Dei della terra, perché vedendo il Papa questa gran volontà | del Re, necessariamente sempre sarà suo, e il Re non ci perde di | dignità in questo, perché gli altri non consentiranno, ed egli darà | animo al Papa di tenerla solo con lui, e se ci consentissero, presto | sariano sotto il dominio del Papa per necessità. 62. Nulla creatura adorano di latria, altro che Dio, e però | a lui serveno solo sotto l'insegna del sole, ch'è insegna e volto | di Dio, da cui viene la luce e 'l calore e ogni altra cosa. Però | l'altare è come un sole fatto, e li sacerdoti pregano Dio nel | sole e nelle stelle, com'in altari, e nel cielo, come tempio; e | chiamano gli angeli buoni per intercessori, che stanno nelle | stelle, vive case loro, e che le bellezze sue Dio più le mostrò | in cielo e nel sole, come suo trofeo e statua. Città del Sole 48. Di più son certi che vi siano angeli buoni e | tristi, come avviene tra gli uomini, ma quel che sarà di loro | aspettano avviso dal cielo. Stanno in dubbio se ci siano altri | mondi fuori di questo, ma stimano pazzia dir che non ci sia | niente, perché il niente né dentro né fuori del mondo è, e | Dio, infinito ente, non comporta il niente seco. 51. 77. Se bene i demonii si son mischiati nell'arte dell'invocare | Dio delle Genti, si deve stimare che Dio fondò i lor | imperii per disegni suoi particolari di punire gli altri, sì come | appare nei Profeti, e che Egli spesso abbia risposto per via | degl'idoli, dove conobbe importare alla mutazione o augumento | di quello stato, come alla Pitonessa, invocando diavoli, | rispose Dio per Samuele, et in bocca di Balaam idolatra, | perché ogni dominio ha il suo angelo, et ogni legge | in quanto buona è da Dio, e nessuno stato si può fondare | senza parte di bontà. Afor. pol. 115. Di più, l'angelo non è, come Dio, intrinseco alle cose, che senza | violenza ogni natura move, poiché da lui, per lui e in lui sono, | ma è estrinseco. Senso delle cose 16. Ma tutta la scienza consiste nell' | argomentare del resto dell'oggetto che al senso s'asconde; ma all' | angelo, che li penetra, non sono ascosi, ma l'interno et esterno è | noto. 68. Di più, l'uomo communica | con gli angeli e con demoni e con Domine Dio; e negar questo è | sfacciataggine come chi negasse ci sia Roma perché non l'ha vista, | e negare che sia stato nel mondo Cesare o Alessandro perché non | fu a tempo suo; e già con tanti miracoli e con la vita propria ne | fanno fede tutte le genti, ch'è gran falsità quella d'Aristotile che | nega gli angeli e demoni. 95. Esperienza propria io non ho se non de' diavoli che si forzarono | farmi credere che l'anima va di corpo in corpo, e che l'uomo | non abbia libero arbitrio, e mi predissero cose vere e false; non dico | ne' corpi umani chiusi, ma in apparizione certa che mai non l'averei | pensato che siano tanto malvagi, e pregai Dio che mi facesse | vedere angeli buoni e mai non l'ho impetrato, e il diavolo disse | che tutti son buoni chi più e chi meno, e conobbi gran malignità, | e diventai più uomo da bene. 95. Or se li demoni trattano con gli uomini, | trattaranno anco gli angeli, e questo è gran segno che l'anima umana | uscendo dal corpo ha da star in compagnia di buoni e di rei alli | quali più simile, operando, si rese. Altrimenti che serviria a loro | curar di noi? 95. Vero è che spesso si confondono le voci, e spirito si dice la | mente e l'angelo e Dio; e Salomone chiama la mente senso molte | cose cogitanti. Ma questa mente, alli bruti negata, altrove s'appella | intelletto, dicendo Davide che non l'ha il mulo e il cavallo. Ma | Iob dona intelligere al gallo. E perché i teologi così usano chiamare | la mente, benché san Tomaso la cogitativa mortale pur chiama | intelletto, ci asteneremo di dire che ogni cosa ha intelletto; ma | ragione sensitiva e non mentale potremo attribuirli, poiché Cristo | dona prudenza al serpe, e san Pietro conosce ragione in ogni cosa. 113. Di più, il corpo nostro è opaco e solo ha trasparenti gli occhi, | i quali hanno la cornea tunica dura, e l'uvea, e l'umor acqueo, che | ricevono la luce grossa e alterata; però non potemo vedere le cose | spirituali: ci passano innanzi li venti e l'aria, e non li vedemo; | assai manco vedemo gli angeli e demoni, delli quali il mondo è pieno; 130. Vero è che l'uomo e l'angelo sono liberi | di volontà, ma non ponno fare quel che vogliono, ché quando | piove bisogna che piova, e così quando è caldo che scaldi, e | quando stai in prigione starci. 226. Onde né l'aria né li angeli potemo vedere, né li demoni, che | ci passano ogni hora infiniti dinanzi agl'occhi e ci burlano, | giovano o nuocono, con infare l'aria e le nostre parti, onde si | infà lo spirito nostro aereo, e per consequenza la mente da | Dio infusa in lui involta. Ateismo 38. L'onghie e li peli paion soverchi; se poi miri l'usi ti stupisci. | Il medesimo diremo dell'universo che è potega di Dio: | se miri alla cieca, nulla intendi; se cominci a filosofare, trovi | molto a proposito quel che ti parea a caso, ma non di ogni | cosa saprai la ragione, che li Angeli, che pur vedeno tutte queste | cose del creatore più internamente, a pena sanno di tutte | dare ragione. 62. Ogn'animale certo ha qualche | profetia d'antiveder la piogia, come le pecore e corvi, le | tempeste di mari l'alcioni, l'inverno le formiche, gli aprichi | paesi le rondine. Ma questo è assai puoco alla profetia naturale | dell'huomo, fatta per astrologia e per tante arti indivinatorie, | ma la sopranaturale a nullo animale fu data, perché | solo l'huomo si stima immortale, ha la religione e culto del | vero Dio onnipotente, sa quel che ha da far Dio a gl'huomini | senza passion di aria e di cielo, ma per revelatione di angeli e | di Dio, e la sua sagacità è tale che conosce la propria immortalità, | e che dopo morte li si conviene altra vita, e premio e | pena del bene e del mal fatto. 68. 11. Ma nulla cosa mi assicurò più che quando vidi diavoli | et angeli, perché poi mi facea dubitar il volgo, che tutti si | vantano haver visto queste creature, et Aristotele le nega, et io | non potea vederle. E conobi che se trattano con noi li demonii, | cercando ingannarci, e li angeli aiutarci, è cosa verissima | che noi siamo immortali, e che dopo morte habiam | d'andar in compagnia o di quelli o di questi, secondo a chi | più simili ci siamo renduti con le opere nostre et affetti, e la | terra va in giù, e 'l fuoco in su, e l'anima dove ha la sua sembianza. 74. 11. Ma nulla cosa mi assicurò più che quando vidi diavoli | et angeli, perché poi mi facea dubitar il volgo, che tutti si | vantano haver visto queste creature, et Aristotele le nega, et io | non potea vederle. E conobi che se trattano con noi li demonii, | cercando ingannarci, e li angeli aiutarci, è cosa verissima | che noi siamo immortali, e che dopo morte habiam | d'andar in compagnia o di quelli o di questi, secondo a chi | più simili ci siamo renduti con le opere nostre et affetti, e la | terra va in giù, e 'l fuoco in su, e l'anima dove ha la sua sembianza. 74. Anzi, per l'usanza sua, si crede che il sapere sia vedere per | forami, et ascoltar per finestre, e significar con vento battuto | tra denti, e non può imaginarsi come sentano e significano la | scienza tra loro le stelle, gl'angeli et altre cose sentienti. E | questa è tanto stoltitia, quanto pensar che il vento non si move | perché non ha gambe; 80. Vidi poi come li demoni han dominio per tutto, e come | l'angeli vengono qua sotto l'aria caliginosa di mala voglia; ma | Dio li dona un certo lume per conforto, che volentieri obediscono | e tengon cura degli huomini e de le bestie, e di tutte | specie di cose, e come pugnano con li demoni, quelli gittando | raggi e questi caligine; e come ci passano inanti gl'occhi a | schera a schera gl'uni e gl'altri come mosche in numero, ma || come luci in esistenza, e noi non lo vedemo per la grossezza | delli pannicoli e humori degl'occhi. 83. Dunque dissi che le stelle son tutto spirito sottile, e che | veggono non per fenestra, come noi, ma alla scoperta, e così | toccano et odono il moto di l'una a l'altra, e fanno armonia, e | di più son animate di anima intellettuale, e però dice Dio: | «Cum me laudarent astra matutina» in Iob, et Abacuc e Debora | confermano, e per questa guisa si potriano adorare, | come pur si adoran gl'angioli. 150. Dissero che non ci è diavoli, ma che | tutti son angioli, ma chi più, chi manco buono, e più e manco | savio, e che alli gentili risposero quelli che sanno poco in | anfibologia. 153. E che non è impotenza di Dio, ma ordine, che vi sian gl'angioli | e demoni, poiché, se l'argumento di Aristotele fusse vero, | non bisogneria che vi fusse il sole, perché basteria Dio ad | illuminar il Mondo, e così né anche gl'angeli che moveno le | sfere, perché Dio solo in tutte potrebbe ciò fare, né anche il | calore, e si toglierian tutte le cause. 155. E che non è impotenza di Dio, ma ordine, che vi sian gl'angioli | e demoni, poiché, se l'argumento di Aristotele fusse vero, | non bisogneria che vi fusse il sole, perché basteria Dio ad | illuminar il Mondo, e così né anche gl'angeli che moveno le | sfere, perché Dio solo in tutte potrebbe ciò fare, né anche il | calore, e si toglierian tutte le cause. 155. Dunque bisogna creder | quel che tutto il Mondo sperimentò, che vi sono diavoli et | angeli a diversi uffitii da Dio destinati, e che li Saducei erraro | assai in questo, e che Dio è causa delli beni celesti e terrestri, | poiché il Mondo è uno, et uno prencipe solo admette. 155. Che li santi sian degni di adoratione duliae è manifesto; | che essi sappiano li nostri bisogni per aviso degli angioli che | vengono qua giù, e nella vision di Dio in cui riluce ogni cosa, | è ragionevole credenza. 177. Ecco che questo medesimo David piglia quel | scettro et sedia paterna, qual fu solo temporale; hor se questa di | Christo fusse solo spirituale, la prophetia sarìa falsa, ma sendo pur | promesso a David il sacerdotio di Melchisedech regio nella resuscitatione | del suo regno, manifestamente concordano tutti li propheti e | l'angelo, dell'uno et l'altro regno; e dice in eterno. Mon. Messia 92. Molti hebrei hanno scritto, che questa dell'angelo sia bugia, | perché mai Christo regnò nella sedia di David, né si può dare a loro | altra risposta, se non che la Chiesa è la casa di Iacob, et il pontificato | regio, et il dominio di David mistico re, et sacerdote, e temporale, et || spirituale. 92. E qui si chiaman David li prencipi, ma li sacerdoti dèi, et angeli. | Dunque è stoltitia pensare che essi possano giudicare li clerici, o che | habbino authorità alcuna che non sia dependente dal papa; 131. Primo. Come l'università delle cose naturali è guidata dagl'angeli e boni e | mali, perché li stupidi elementi non vonno né sanno lavorare piante e animali | con tanta arte e fine senza l'assistenza delle intelligenze (secondo si prova non | solo da Origene e S. Tomaso e S. Gerolamo, ma anco da tutti platonici, e tra | principali d'Avicenna e Alessandro e Temistio); Politici 151. 3. Quando Dio manda bene le sue grazie, l'esseguiscono i boni ministri per | sé, de quali dice David «millia millium ministrabant ei» e S. Paolo che «sunt | administratorii spiritus»; quando manda qualche male in pena o in prova ed | essercizio, l'esseguiscono l'angeli mali, come fa le piaghe dell'Egitto; 152. e se | ben si legge che l'angelo bono percosse Sennacherib con li suoi 80 mila e | tanti altri, quando David volse il popolo numerare, questo s'intende che il | bono soprastava alli mali percutienti angeli, perché, come dice S. Agostino e | S. Tomaso, e la ragion lo dimostra, ogni schiera di diavoli ha un angelo | bono che li guida, come la guardia de Svizzeri in Napoli ha il capitano spagnolo. 152. e se | ben si legge che l'angelo bono percosse Sennacherib con li suoi 80 mila e | tanti altri, quando David volse il popolo numerare, questo s'intende che il | bono soprastava alli mali percutienti angeli, perché, come dice S. Agostino e | S. Tomaso, e la ragion lo dimostra, ogni schiera di diavoli ha un angelo | bono che li guida, come la guardia de Svizzeri in Napoli ha il capitano spagnolo. 152. e se | ben si legge che l'angelo bono percosse Sennacherib con li suoi 80 mila e | tanti altri, quando David volse il popolo numerare, questo s'intende che il | bono soprastava alli mali percutienti angeli, perché, come dice S. Agostino e | S. Tomaso, e la ragion lo dimostra, ogni schiera di diavoli ha un angelo | bono che li guida, come la guardia de Svizzeri in Napoli ha il capitano spagnolo. 152. 4. Questi angeli non fur da Dio fatti mali, che dall'ottimo universo non può | derivar malizia, ma essi dalla propria volontà mala e superba son amaliati; 152. Di questi Angeli, permessi fisicamente, ma non moralmente, cader in malizia, | si serve Dio per istromenti degl'effetti stimati mali, se ben ordinati da S. | Maestà a buon fine. 153. Certo ogn'effetto vien principalmente da Dio come primo Artefice, da gl'angeli | come da ministri e discepoli, dal cielo come dal sugello e istromento maggiore, | da gl'elementi come materiali e recettivi della formazione, e dagl'elementati | come da particularizate cause e fiscelle e moderazioni delle universali, e chi | non mira a tutto questo non sa rendere ragione di qualsivoglia minimo effetto; 170.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi