prudenza - Poiché i cavalli hanno conoscenza dell'universale, | perché non orzo in particolare, questo et quello, conoscono, | ma ogni orzo: seben quello intendere e discorrere || et la prudenza et ogni altra virtù de i bruti è sensitiva, | ma non mentale, quantunque l'anima, ch'è mente da | Dio solo a gli huomini infusa, si dica anchora intelletto | et spirito (come avviene che d'un noto | impariamo et nominiamo ancho l'ignoto simile, et spesso | facciamo proprio ad uno quel ch'è commune a molti). Epilogo 475. Di tutte le scienze la sapienza è madre, et è il medesimo | con la prudenza; et Dio la chiamò virtù. 510. Aristotile, mettendo la sapienza diversa dalla prudenza, | perché quella specula, questa opera, non ha ragione, | perché la medesima virtù conosce le cose et insegna ad operarle. 511. Tre cause communi concorrono alla conquista e mantenimento | d'ogni gran signoria, cioè Dio, la prudenza e l'opportunità, le quali, | unite insieme, si dicono fato, che è l'accordo di tutte le cause agenti in | virtù della prima. Onde ne nasce la fortuna, che è il successo delle cose | umane, buono o malo: e in vero, conosciuto da noi, si dice prudenza, | e non conosciuto, fato, fortuna e caso, come ritrovare una cosa a uno | che l'andava cercando è senno e prudenza, e a un altro che non badava | né la sapea, è caso o fortuna. Mon. Spagna 4. Tre cause communi concorrono alla conquista e mantenimento | d'ogni gran signoria, cioè Dio, la prudenza e l'opportunità, le quali, | unite insieme, si dicono fato, che è l'accordo di tutte le cause agenti in | virtù della prima. Onde ne nasce la fortuna, che è il successo delle cose | umane, buono o malo: e in vero, conosciuto da noi, si dice prudenza, | e non conosciuto, fato, fortuna e caso, come ritrovare una cosa a uno | che l'andava cercando è senno e prudenza, e a un altro che non badava | né la sapea, è caso o fortuna. 4. Ogni nazione ha conosciuto che la prudenza umana sola con l'occasione | non basta all'acquisto delle cose né al governo, poiché veggiamo | nelle cose particolari che l'arbitrio è libero nel volere, ma non | nel fare e nel patire, con ciò sia che questa sera tutti pensiamo per | dimane chi ad andare ad arare, chi alla corte, chi a caccia, chi in viaggio, | etc., ecco che sul mattino verrà una pioggia, e guasterà tutti i | consigli della prudenza, e nessuno farà secondo il suo arbitrio, ma | secondo l'occasione fatale permetterà. Ma chi saprà supponere la prudenza | dell'arbitrio alle cause superiori, riuscirà a suo modo. 14. Onde mi pare scoverta la | chiave con la quale devo entrar a conoscere la conquista, mantenimento | e augmento e fine dell'imperio di Spagna, per la prima causa | che è Dio nelli profeti manifestata, e poi verrò alla prudenza e occasione | che devono usare i Spagnoli. 18. Dico dunque che il Re di Spagna seguendo questo stile, osservando | la prudenza e occasione, otterrà il tutto, come per le seguenti | cose si vedrà, già che è manifesto che ei combatte sotto gli auspicii | dell'imperio germano che è d'Italia, che è di Roma, che è di Grecia, | che è di Persia, che è di Ciro, che fu dopo Media e Babilonia, e da più | angeli sarà aiutato, e dalle forze di Tiro e di Michele, e dopo questo si | darà ogni cosa in mano de santi, facendosi unum ovile et unus pastor. 34. Se tutte le cose dalla prudenza umana, la quale è causa connessa al | fato, che d'infinite concause insieme accorda, seu consta, agenti in | virtù della prima, sono trattate, molto più l'Imperio ha bisogno di | questa virtù, la quale il mondo tutto regge, e fu seminata da Dio sopra | ogni cosa, , e chi per natura si guida, non | manca di prudenza, come si vede nelle piante, formiche, api, grue e | pesci, onde gli uomini spesso imparano il governo del regno loro. 36. E' da sapere però che la prudenza è diversa dall'astuzia, che alcuni | chiamano ragion di stato: primo, la prudenza accorda con la causa | prima, che è Dio, e però attende alle profezie e scienze divine per | sapere il futuro; ma l'astuzia mira al gusto solo e al proprio cervello, | e lo chiama sapienza, come disse Faraone: Sapienter opprimamus eos. 36. La prudenza è magnanima e guarda alle cose per verità grandi; | l'astuzia è pusillanime e declina a | superbia, e senza scala di virtù aspira a grandezza e mira alle minutezze | di niente. 36. La prudenza è clemente e veridica, l'astuzia è crudele e adulatoria. 36. L'astuto cerca inganni bassi e fraudi contrarie al suo popolo, per | debilitarlo e sbassarlo. La prudenza usa inganni amorosi e utili, per | farlo savio e legarlo a far l'officio suo, come usò Numa, per farsi venerando, | e per tenere in freno Roma con la religione. 38. La prudenza è di Cesare, l'astuzia è di Davo. La prudenza | perdendo acquista, come S. Pietro e il Papa fanno, e quanto è più | conosciuta, è più amata dai suoi. L'astuzia acquistando perde, e quanto | più è nota, più è odiata, come fu quella di Cesare Borgia, scolaro | dell'empio Macchiavello, che perdé lo stato di Romagna per le sue | astuzie, e quella di Tiberio Cesare, Nerone, e altri che cominciaro a | oscurare l'imperio romano da Augusto con tanta prudenza illustrato. | Il prudente mira al costume del paese, l'astuto al proprio solamente. 38. Si | devono proponere cose ammirabili, che facciano il Re di Spagna | ammirabile in religione, prudenza, valore e profezia, perché dove | queste cose inchinano, l'imperio inchinerà necessariamente. E perché | queste grandezze sotto gli auspicii dell'imperio d'Italia, che è oggi | germano, hanno da succedere, chiaro è che si deve sforzare che | l'imperio gli venga in mano. 52. S'è visto come la prudenza prima deve accordare col fato divino; | or resta a dire di tutte l'altre parti della prudenza, la quale è ogni virtù | massime con l'opportunità, | essendo proprio della prudenza sapersi servire dell'occasione, già che si | è visto sotto che auspicii e con qual confederazione con il papa la | monarchia di Spagna debba crescere, per quanto la penna comporta, | che i più secreti di stato non si scrivono. 66. 62. La lingua è instromento della religione e della prudenza, | cioè delli beni dell'animo. La spada è strumento del | corpo e della fortuna. Li denari sono strumenti secondarii | del corpo che all'industria soggiace, ma gli veri strumenti | sono la lingua e la spada sola, et ambo forti. Afor. pol. 110. 75. Fondano e governano i dominii tre cause manifeste: | prima, Dio; seconda, la prudenza; terza, l'occasione. Ma | in alcun e più nota l'una che l'altra. Nel regno Ebreo, || più Dio; nel Romano, più la prudenza; nello Spagnuolo, | più l'occasione sono evidenti. Ma ogni causa in natura si | riduce a Dio, ché qui parlo secondo l'evidenza politica. 114. 75. Fondano e governano i dominii tre cause manifeste: | prima, Dio; seconda, la prudenza; terza, l'occasione. Ma | in alcun e più nota l'una che l'altra. Nel regno Ebreo, || più Dio; nel Romano, più la prudenza; nello Spagnuolo, | più l'occasione sono evidenti. Ma ogni causa in natura si | riduce a Dio, ché qui parlo secondo l'evidenza politica. 115. 76. Tutti i stati conobbero che la prudenza non arriva a | sapere quel che è buono o malo a sé, sempre et in ogni | cosa: però tutte le nazioni hanno ricorso a Dio, chi per | via retta, chi per storta. Per questo l'imperio d'Assirii, di | Egizi e Persiani invocò Dio nelle stelle per mezzo della | astrologia; i Greci negli oracoli, per mezzo di Sibille sottili | di spirito atto a copularsi a Dio; i Romani nella aruspicina | et augurii cercaro il voler di Dio; i Cristiani, per mezzo | retto, allo Spirito Santo ricorrono per via degli profeti e | del Vicario di Dio, e gl'Ebrei alli miracoli e profeti appellaro. 115. 96. La prudenza è del vero re, cui dopo Dio conviene il | regno, e contraria alla astuzia che è del tiranno. 122. La prudenza | accorda con Dio, cioè con la prima Sapienza, l'astuzia | con il proprio arbitrio. 122. La prudenza è magnanima, l'astuzia | superba e vile. 122. La prudenza inalza i grandi, savii e | forti, l'astuzia gl'abbassa et uccide per potere reggere senza || contrasto salutare. 122. La prudenza tesorizza sopra gl'animi | degl'uomini e sopra il numero grande, l'astuzia sopra i | danari e sopra le forti mura, minuendo i suoi vassalli. 123. La | prudenza perdendo vince, l'astuzia vincendo perde. 123. La prudenza | è clemente, l'astuzia crudele. 123. La prudenza è buona, | l'astuzia appare buona. 123. La prudenza studia nella religione | della natura, l'astuzia nella religione superstiziosa che deprime | gli animi per soggettarli vilmente. 123. La prudenza considera | i costumi dei popoli e del clima, e le variazioni che furo | e sono in tutto il mondo insieme, e che luogo essa tiene fra | tante cose varie; l'astuzia considera solo quel che importa al | suo giardino e casa, e quando ella regna. 123. La prudenza è signorile | e da Cesare, l'astuzia è servile e da Davo. 123. La prudenza | mira al temone, l'astuzia alli remiganti. 123. La prudenza | fa nascer l'occasione e se ne serve, l'astuzia per bassi rispetti | la perde. 123. La prudenza dà leggi a tutti buone e l'astuzia a sé | sola. 123. La prudenza, puniendo una colpa, resta amata da tutti | e fa il popolo megliore; l'astuzia puniendo resta odiosa e la | sua punizione fa il popolo peggiore. 123. La prudenza inganna | i popoli d'inganno utile a loro e, scoperta, più è amata; | l'astuzia d'inganno utile a sé sola e, scoperta, è più odiosa. 123. 98. Chi acquista deve essere d'una prudenza magnanima, | forte, liberale, giusta, ma che inclini a superbia, ad audacia, | a prodigalità, a severità. Ma chi mantiene deve essere della | medesima prudenza, ma che inclini a pusillanimità, a timore, | a tenacità, a licenziosità; 124. 98. Chi acquista deve essere d'una prudenza magnanima, | forte, liberale, giusta, ma che inclini a superbia, ad audacia, | a prodigalità, a severità. Ma chi mantiene deve essere della | medesima prudenza, ma che inclini a pusillanimità, a timore, | a tenacità, a licenziosità; 124. Molti animali bramano gli onori, conoscono il disprezzo, e | quanto sappiano le scimie argomentare a tutti è noto. L'onore e il | disprezzo non si sentono con sensi esteriori, ma sono intelligibili; | hanno dunque intendimento, e Iob dice esser nel gallo intelligenza | del sole, e nelli serpi prudenza Cristo pone, e tutti gli animali | disciplinabili dota Aristotile di prudenza. Senso delle cose 87. Christo non accettò il regno che volevano | darli le turbe. Primo; perché era pregiuditio a lui che, essendo fatto | re da Dio padre, Ego constitutus sum rex ab eo super Sion, accettasse | la giurisdittione dalli huomini per elettione ordinaria. Secondo perché | quel regno era tumultuario, e tale elettione non era fatta per | prudenza, ma per gola e pigritia, che havendoli satiati di pane miracolosamente, | si stimar felici haver un re tale, che senza fatica loro | dava a mangiare, pensando così vivere otiosi; Mon. Messia 100. quelli son la || prudenza mentale, questi la carnale; questi mirano al tutto, quelli alla parte, | cioè a sé soli. Politici 148. 2. Credono i figli della prudenza carnale che la carne precede di virtù e di | piacere allo spirito razionale, e che di quella si deve tener cura, perché lo | spirito more morendo quella, e vive in quella e di quella, e di qua credono | che non ci sia il padre de spiriti Dio, a cui ritorni e sia in cura, o che non | abbia providenza, se pur ci è, né cura di noi, e che non ci sia per noi altra | vita, e che ogn'uno deve godersi il presente secolo e beni visibili, e per quelli | combattere e travagliare, e tutto al possesso di quelli indrizzare per fas et nefas, | come consulta Achitofello e Macchiavello, perché altro bene non ci è per | noi (dicono i raffinati), o saremo stati predestinati a quello o no, e così è | inevitabile la perdita e l'acquisto, dunque «comedamus et bibamus» etc., et | «opprimamus iustum», siamo simulatori di creder bene e di far bene, e con | questa sapienza vincemo tutti, e passamo la vita con gusto: «mundus vult | decipi». 148. Li macchiavellisti che al ben di sé soli e non del tutto il | genere umano si appigliano, e alla prudenza inferiore, che mira a piccioli | beni, e non alla superiore, che mira a grandi ed eterni, s'attaccano, son imperversanti | a guisa de demonii, quali sono imitatori, e alfine saran compagni, | perché ogni simile va al suo simile. 153. Altrove io mostrai che tutte l'eresie e scisme son mantenute per ragion di | stato macchiavellistica, che è la prudenza carnale tanto sgridata da S. Paolo. 164. Questi Macchiavellisti son carnali, e l'eresie e le sette «sunt opera carnis», | dice S. Paolo, cioè della prudenza carnale guidata da gl'effetti inferiori dati | da Dio per sproni e aiuto, e usati dal mal omo per guida e maestri e ruina, | come in Ethica provammo. 169. Dunque | non hanno un passo di terra preso con lor arte e forza, ma per certo | fato incognito. Onde il Petrarca dice esser vergogna all'Italiani sottostare | nazione ibera chiamata da lui schiava: Nostrique pudendas relliquias | gladii, etc. E il Campanella, scrivendo della Monarchia di Spagna, | dimostra, che sendo tre le cause manifeste de gli imperii, cioè Dio in | Giudea, la prudenza nei Romani e , l'occasion nel | Vespro siciliano mostrata in Pietro d'Aragona prova che la Spagnola | tutta è fondata nel fato seu occasione, se ben in tutti Dio è il primo | autore. Mon. Francia 420. Due sole | virtù, dice il Campanella, mantengono la Spagna, oltre il pretesto di | religione, cioè la obedienza e pazienza. La timidità li aiuta, perché li fa | stare uniti e obedienti. E per questo son atti a conservare e non ad | acquistare. Quando dunque l'obedienza e la pazienza in loro mancheria, | si perderanno. Il che sarà per mancamento di prudenza, perché | non sanno tesorizare, né spagnolizare, né governar le varie nazioni con | leggi varie, ma tutte egualmente: però perdettero la Fiandra, volendo | governarla con leggi severe di Spagna, ed essi stessi struggon le | nazioni, che non ponno accomodar a loro costume, come fecero del | Mondo novo, per essi desolato. 458. Perché la religione | ha questa forza, che ti fa vincer il mondo, ancor che fossi crucifisso; | anzi la tribulazione volontaria è presa da popoli per marca e | segno che Dio abbia comandato al sacro antistite di far ciò che facesse | contra un principe pravo, come nella Politica del Campanella si prova. | Cose non intese né considerate da politici. In particolare dal Macchiavello, | che si stupisce come il Papa sta in piedi, e con poca milizia vince | e regna, contra la sua ragion di Stato. Perché non intende le cose fatali | con la prudenza, ma le particolari con l'astuzia, né la forza della | religione. 486.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi