Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 28

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Non potrà dunque casa di Spagna arrivare a monarchia grandissima
secondo il fato, se non sotto gli auspicii dell’imperio italiano, che
è romano, che è germano, che è destro. Però si deve sforzare in ogni
modo il re di Spagna a farsi eleggere imperatore, che non solo Dio,
ma la prudenza umana mostra che otterrà ogni cosa, come se ne vide
principio sotto Carlo V, re di Spagna, che sotto gli auspicii <dell’imperio
italiano e sotto l’auspicii> imperiali, seguitato da tutta Italia e
Spagna, vinse Tunisi, il re di Francia e la Germania.
Onde Solimano,
conoscendo la fortuna di Carlo, con ragione disse che si doveria
temere, e non volse con lui sotto Vienna combattere, benché con più
gente. Tal che si vede che, quando si seguitano gli auspicii del fato,
ogni cosa prospera, e quando si va contra il fato, si difficulta.

Un altro secreto voglio scoprire, che tutti gli imperii vengono dai
figli di Jafet, secondo profetò Noè: Dilatet Dominus Jafet, habitet in
tabernaculis Sem et serviat illi Cam
, e quante monarchie sono state, da
lui ebbero origine. Tutti poi i sacerdoti grandi e i legislatori vennero
da Sem, come fu scritto: Benedictus Deus Sem, serviet illi Cam, e di Cam
soli servi e tiranni, che veramente sono servi, come altrove ho
scritto.
L’imperio però turchesco viene da Jafet per Magog, e dalla
legge di Sem per la linea d’Ismaele, donde è Macometto, sì come
sempre fu costume de settentrionali feroci e vittoriosi con l’armi di
Jafet pigliare legge dalli sapienti meridionali, che son di Sem, [ma
altrimenti è successo l’imperio de tiranni], che sono di Cam.
L’imperio
poi germano è da Jafet, e lo spagnolo è da Jafet per Tubal, e la legge del
romano cristiano di Sem per Cristo, per la linea d’Isac. Però essendo

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