Sommario: Lieto per le cortesi ed onorevoli accoglienze ricevute dalla Sorbona alla cui censura nel 1625 sottopose
delle opere ed ora sottopone ogni sua cosa non ancora approvata da Roma, trova in convento lettere che finalmente gli
annunziano l’arrivo in Francia del prezioso baule co’ suoi manoscritti e con libri d’illustri italiani contemporanei che
egli vuol donare ad ospiti e benefattori (Spampanato)
Nota redazionale: [Autografo] Campanella scrive a [Nicolas-Claude Fabri de Peiresc] dando un resoconto delle cortesi
accoglienze ricevute dalla Sorbona alla cui censura già nel 1625 aveva sottoposto alcune opere ed ora sottopone ogni sua
cosa non ancora approvata da Roma. Si rallegra di aver ricevuto dai signori Puteani [i fratelli Pierre e Jacques Dupuy,
bibliotecari del Re] una lettera del padre Cristofaro [Christophe Dupuy, fratello maggiore di Pierre e Jacques] che
finalmente gli annunzia l’arrivo in Francia del prezioso baule con i suoi manoscritti e con libri d’illustri italiani
contemporanei che egli vuol donare ad ospiti e benefattori. Conclude la lettera con i saluti al Cassendo [Pierre Gassendi] e
la dichiarazione di aver recuperato nel baule anche la sua Metafisica [Metaphysica].