Sommario: Supplica gli si faccia scrivere se egli deve accettare la cattedra di metafisica offertagli da
gentiluomini veneti a Padova, oppure attendere, come gli era stato promesso, l’invito di venire a leggere a Pisa, non
ignorando che, fin dal giorno che partì da Firenze, si cercava da alcuni ipocriti di dissuadere il principe dal mantenere la
parola data (Spampanato)
Nota redazionale: [Autografo] Supplica [Ferdinando I de’ Medici] affichè gli faccia sapere se deve accettare la cattedra di
metafisica offertagli da gentiluomini veneti a Padova, oppure attendere, come gli era stato promesso, l’invito a Firenze.
Ricorda i consigli ricevuti di lasciare i frati [Domenicani] da cui dipendeva la sua mala sorte, i soldi ricevuti e la
richiesta indirizzata al Padre generale [Ippolito Maria Beccaria] affinchè gli concedesse la licenza di servire il Granduca
e di stampare [le sue opere]. Dichiara di sapere che, fin dal giorno che partì da Firenze, si cercava da alcuni ipocriti
[Baccio Valori] di dissuadere il principe dal mantenere la parola data.