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Scheda informativa lettera n. 76

Titolo: Al Padre Ippolito Lanci (?) in Roma

Lingua: italiano
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Sommario: Chiamato a formulare un parere su un’opera non ancora data alle stampe, Campanella si esprime in modo del tutto negativo su di essa, in quanto l’autore (che non viene precisato) fa ricorso alla filosofia di Aristotele, condannato dai padri come «nemico della fede», per ‘dimostrare’ la verità cattolica, enunciando in più punti «inezie e spropositi», quando non vere e proprie eresie (Ernst)

Nota redazionale: [Autografo]. Campanella risponde a [Ippolito Lanci] che gli ha chiesto un giudizio su un’opera non ancora data alle stampe, esprimendo un parere negativo. Le motivazioni sono nel fatto che l’autore [che non viene precisato] fa ricorso alla filosofia di Aristotele, condannato dai padri come “nemico della fede”, per dimostrare la verità cattolica, enunciando in più punti “inezie e spropositi”, quando non vere e proprie eresie. Menziona Pomponatio [Pietro Pomponazzi], Calvino [Jean Calvin].

Destinazione: Roma
Destinazioni
Provenienza: Roma
Provenienze

Data: 1628-1629

Destinatario: Lanci, Ippolito
Destinatari

Fonti manoscritte: Autografo, Roma, AGOP [Archivio generale dell’Ordine dei Predicatori, convento di Santa Sabina], cod. XIV, 285e, ff. 8-9

Edizioni: De Mattei 1969, pp. 104-107

Incipit: ho visto il libro che Vostra Paternità reverendissima mi comandò,

G. Ernst, Lettere, 2010 (ed. di riferimento): pp. 313-315

Testo della lettera

Schede storico-bibliografiche