Sommario: Degli auspici che trae, in quel secolo di astronomi sommi, dalle lettura delle Osservazioni del Gassendi, il quale egli loda come avversario di Aristotele ma non come seguace di Epicuro (Spampanato)
Nota redazionale: [Copia con una postilla e la sottoscrizione autografe]. Campanella informa Pierre Gassendi, che grazie al
comune amico Gabriele Naudé, ha potuto leggere il grande contributo all’astronomia moderna dato dalle sue osservazioni.
Ricorda come Copernico [Niccolò Copernico], Ticho Brahe e infine Galileo abbiano reso più comprensibili lo studio del cielo,
e come, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, a queste grandi personalità sia proibito insegnare. Conclude la lettera
consigliandogli la lettura del suo Triumphato atheismo.
Fonti manoscritte: Copia (con una postilla e la sottoscrizione autografe), Parigi, BNF [Bibliothèque
Nationale de France], Nouv. acq. lat. 1637, ff. 37-38
Edizioni: Gassendi, Opera, VI, p. 407;
Spampanato, n. LXIII, pp. 236-237
Incipit: Vir omnino bonus Gabriel Naudaeus, idemque singularis utriusque amicus,
G. Ernst, Lettere, 2010 (ed. di riferimento): pp. 335-336