Tommaso Campanella, Lettere, n. 143
AL CARDINAL NIPOTE FRANCESCO BARBERINI IN ROMA
Parigi, 15 luglio 1636
Eminentissimo e reverendissimo signore e padrone colendissimo, 
supplico a Vostra Eminenza resti servita ordinar a monsignor Nuncio 
 Bolognetto, o a chi le piacerà, che mi doni
            la pensione solita, che mi dava 
 il monsignor Mazarini, perché, quantunque il Re e ’l Cardinal Duca mi abbiano 
            restituito quel ch’ i ministri mi aveano accortato, nondimeno ancora 
 non sono pagato e mi muoro di necessità: e pur si sa
            per tutto ch’io son servo 
 vostro, perché continuamente disputo in favor di Nostro Signore e di 
 Vostra Eminenza e di
            Casa Barberina, oltre quel che fo ogni giorno disputando 
 contra eretici. 
 E Vostra Eminenza deve crederlo, e che qui non si finge. E ’l marchese 
 di Asserach restò scandalizzato che
            Vostra Eminenza, in luoco di consolarlo, 
 va dicendo che fu finta da me la sua abiurazione, credendo a chi mi vuol 
            male. Del che n’ha scritto al conte di Novaglia: credo abbia mostrato la lettera 
 a Vostra Eminenza. Di più, sarebbe molto
            a proposito, per quel ch’io 
 disputo de auctoritate papae – e ho tirato li prìncipi e li teologi a
            creder che 
 si deve quella obbedienza al papa che li donò Carlo Magno – far uscir quel 
 mirabil libro stampato in
            Iesi, che me lo cercano tanto. E la prego mi faccia 
 restituire dal Padre Mostro il Reminiscentur,
            tanto utile e per malizia ritenutomi, 
 ché si serve delle cose mie come sue. 
Altro non dico, che prego Dio per la salute di Nostro Signore e di tutta 
 Casa Barberina, a cui devo me stesso due volte. 
Parigi, 15 luglio 1636.
servitore obbligatissimo e devotissimo
Fra Tomaso Campanella
All’8 di giugno ho fatto un sermone De auctoritate pontificis supra Imperio 
 instituendo, mutandoecc., in presenza del Cardinal Duca, che me l’ha 
 comandato, e di vescovi e consiglieri del Parlamento e titulati,
                in Conflan. 
 Altri ce lo dirà ecc. 



