Tommaso Campanella, La Città del Sole, p. 50
mondo han consenso con le cose sopracelesti, e si fermano,
e però diconsi alzar in eccentrico.
Del sole poi rendono la causa fisica, che nel settentrione
s’alza per contrastar la terra, dove essa prese forza, mentre
esso scorse nel merigge, quando fu il principio del mondo.
Talché in settembre bisogna dire che sia stato fatto il mondo,
come gli Ebrei e Caldei antiqui, non li moderni, escogitâro: e
così, alzando per rifar il suo, sta più giorni in settentrione che
in austro, e par salir in eccentrico, ecc.{I Solari} Tengono dui princìpi fisici: il sole padre e la terra madre;
e l’aere essere cielo impuro, e ’l fuoco venir dal sole, e ’l mar
essere sudore della terra liquefatta dal sole e unir l’aere con la
terra, come il sangue lo spirito col corpo umano; e ’l mondo
essere animal grande, e noi star intra lui, come i vermi nel
nostro corpo; e però noi appartenemo alla providenza di
Dio, e non del mondo e delle stelle, perché rispetto a loro
siamo casuali; ma rispetto a Dio, di cui essi sono stromenti,
siamo antevisti e provisti; però a Dio solo avemo l’obligo di
signore, di padre e di tutto.
Tengono per cosa certa l’immortalità dell’anima, e che
s’accompagni, morendo, con spiriti buoni o rei, secondo il
merito. Ma li luoghi delle pene e premi non l’han per tanto