Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 468
et spirito sottile nel fine dell’azzione (com'è sottile la
vampa doppo la molta accensione). Laonde volendosi
movere lo spirito ad investigare una cosa ignota nella
conosciuta, viene il suo moto dalle fuligini intercetto et
guasto, et da ogni movimento d'aria e di viscere viene
sconciato. Così sono i popoli neri sotto i Tropici acuti a
sentire, di poca memoria et interrotto discorso,
timidi et sospettosi per le fuligini, che spaventano lo
spirito lucido. Ma ne i grassi lo spirito è molto corpolento,
et con difficoltà si move da una sembianza in un'altra;
et sebene han memoria tenace - quando non arriva
a grossezza notabile, che sopisca affatto le passioni -, non
hanno però discorso schietto et veloce, come s'esperimenta
ne i popoli di Germania et d'Inghilterra, feroci per la
copia di spiriti et ricordevoli perché non essala una parte
pria che se generi l’altra, ma di poco discorso nelle cose
speculative perché non hanno lo spirito sciolto dalla corpolenza;
et però anchora sono attissimi all’arti
mechanice.