Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 139

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bibatis super mensam meam in regno meo etc. e, dicendo questo,
soggiunge a Pietro che Expetivit Sathanas, ut eribaret vos; ego autem
oravi, ut non deficiat fides tua, sed tu aliquando conversus confirma
fratres tuos
. Nel che si vede, che andando a morte, lassò a Pietro la
cura di reggere, e confirmare li apostoli, e lo principato confirmare,
e correggere l’ambitione, e tirannide, e superbia, perché facendosi la
questione della maggioranza tra gli apostoli seguiro queste parole in
reprensione e correttione del modo di reggere, e dominare. Però il
papa non è signore della chiesa di Christo, ma servus servorum, come
dichiarò san Gregorio, e dispensatore, e maiordomo, come disse
Christo in altra volta. E così tutti li vescovi pastori, che non devono
aspettar mercede dalla terra, se non il vitto e vestito solo per sostentarsi,
come disse Christo a santa Brigida, e quanto tengono sta in
communità per l’utile della Chiesa; e questa non è dignità veramente
al modo humano, ma fatica, e però da ognuno savio e santo
si deve desiderare per faticare servendo a Christo, secondo disse l’apostolo:
Qui episcopatum desiderat bonum opus desiderat. Ma se desidera
honore, e dignità, e ricchezza, male desidera per questa via,
come dicono tutti i padri. E questa era via al martirio prima, e poi a
fatica stupenda, se voglion fare l’officio loro. Il medesimo dico delli
prencipi secolari, che nullo sia domino della republica, ma servo e
ministro principale, guida e re, defensore e pastore delle pecore di
Christo. E però l’imperatore nel Codice si chiama servo della Chiesa
di Dio. Chi è la Chiesa, se non il popolo christiano insieme con i
suoi prelati?
Se non dicono queste parole alla traditoresca, devono riconoscer
se stessi come servi di Dio in hoc ministerio regendi oves
eius
. Li prelati e li prencipi son pastori come disse Homero, ma questi
subordinati a quelli, perché pascono nel temporale, quelli nello
spirituale. Dunque non ponno levar la robba, o la vita, o mettere gabelle,
o alienar parte della corona a capriccio loro, se non in quanto
è utile alli popoli secondo Dio; et questo ha dalla legge, la quale è

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