Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 2

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Proemio
Caminando da levante a ponente, la Monarchia universale per
mano d’Assirii, Medi, Persiani, Greci e Romani, i quali furono divisi
in tre teste dell’aquila imperiale, venne finalmente in mano de Spagnoli,
ai quali, dopo lunga servitù e divisione, il fato divino poi unitamente,
con più meraviglia che a predecessori, l’ha conceduta, come
per il circolo delle cose umane lor toccava.
Del cui mantenimento e
accrescimento volendo io trattare, secondo V.S. m’ha richiesto, sig.
Regente Martos Gorostiola, uscito dall’infermità e da dieci anni di travagli,
e senza libri ricoverato in questo mio conventino di Stilo, brevemente
e con poco senno dirolle quello mi pare, dichiarando le cause
in commune, non da fisico né da teologo parlando, ma da politico, e
di tutte, e poi verrò alle particolari.
Data in Stilo nel monasterio di Santa Maria di Gesù a’ 15 di
dicembre 1598.

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