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CXLVI. Memoriale di don Ascanio Baliani per Sua Santità (Londra, 14 settembre 1614).

PRO. 31/12/8, ff. 75r-77r.

Sul margine sinistro il foglio reca la dicitura: Memorial de Ascanio Baliano para su S.d. Il documento non è autografo, né firmato. Giorgio Spini, che ne ha pubblicato la versione italiana, parziale rispetto al testo spagnolo, erroneamente ritiene che il documento sia siglato da Camillo Marchetti (ovvero Niccolò da Ferrara), il quale, tra l’altro, alla del 14 settembre 1614 aveva già raggiunto in Francia il nunzio Ubaldini.

Don Ascanio Baliano natural de la ciudad de Palermo en Sicilia frayle Capuchino que en la orden sse llamo fray Fulgencio de Palermo dize que ha mas de 9 años que sus grandes culpas y pecados causaron que huyendose y siendo Apostata de su orden sse viviese a este Reyno de Inglaterra donde se caso con una muger Inglesa y tiene en ella dos hichos, y ha predicado algunos años la falsa religion de los protestantes en la ciudad de Londres donde recide en la Iglesia que llaman de los Italianos en la calle de la plateria, y aunque el Rey de Inglaterra y los de su consecho y el que llaman Arçobispo de Cantarberi hazen mucha cuenta y estima de su pers(on)a y que para confirmalle mechor en Inglaterra y en la continuacion de sus herrores le han hecho natural del Reyno por particular previlegio y dadole pinziones que llega todo a mil ducados cada año demas de avelle ofrecido otros mayores acrecentamentos porque hazen gran caudal de tenelle aqui pareciendole que con esto podran dañar a la S(an)ta Iglesia universal de Roma por la noticia que el tiene de las cosas della, y assi le persuadieron que escriviese un libro en Italiano para embiar a Italia para desniar y trastornar el animo de los Italianos del camino de la verdad.

Y teniendo ya escrito este libro y en limpio para imprimille por ciertos medios vino a verse con Don Diego Sarm(ien)to de Acuña embaxador de la Mag.d Catt(oli)ca en Inglaterra y aviendo conferido con el algunas vezes el estado de sus cosas y asegurandole el dicho embaxador la piedad y perdon que allaria en la clemencia de V(uestra) S(antida)d le fue abriendo Dios los ochos y mostrando su luz y las tinieblas en que se alla causandole esto las lagrimas y desconsuelo que es Justo. Y assi como hicho humilde y obediente de la Iglesia y de V(uestra) S(antida)d se postra con toda humildad y reberencia a sus sanctissimos pies y le supplca que apiadandose desta alma y obecha perdida la torne a admiter a su santo gremio y obediencia lo qual protesta que pide y suplica por solo la salbacion de su Alma sin otro respecto ni consideracion.

Mas porque el estado de sus cosas y […] con muger y hichos que ha de dexar y con falta de salud, para poder vivir con quietud lo que Dios fuere servido de dalle de vida y podella ocupar mejor en servicio de V(uestra) S(antida)d y de su S(an)ta Sede a que piensa hazer muy utiles y importantes servicios, y ya estos dias ha començado a hazer algunos de consideracion suplicamos humildemente a V(uestra) S(antida)d se sirva de concederle las gracias siguientes.

Embiarle un breve apostolico sub anulo Piscatoris en muy autentica forma con yndulto general de qualquiera culpa sentencia o peso a que hasta el dia de la data del breve huviere yncursido, o, podido yncursir, o, merecer por causa de qualquiera delito hecho o pretexto contra el desde que nacio hasta entonzes en calidad y grado seglar sacerdotal, o, monastico o de frayle y que se entienda estenderse esto a qualesquiera tribunales assi de la Inquisicion de Roma o qualquiera otro magistrado, o, congregacion.

Y assi mismo exempcion de qualquiera pena en la qual huviera podido yncursir por via o causa de obligaciones que huviese hecho o pudiese hazer porque los pecados y hierros del dicho Don Ascanio han sido muchos y grandes y assi ha menester para poder vivir fuera de Inglaterra que la gracia y m(erce)d del Indulto sea muy general para que nadie le pueda molestar por cosa que haya cometido en genere o en especie especificando las clausulas y cautelas necesaries para su seguridad assi en materias de censuras y regularidades como de averse ordenado de orden scura antes de tener los años necessarios para ello y que sea restituydo y reyntegrado en la administracion de los sacram(en)tos y avilitado y hecho capaz para poder tener qualquiera dignidad eclesiastica.

Supplica se le señale alguna renta con que pueda vivir en avito de clerigo seglar y ya que no sea tanta como la que dexa en Inglaterra la que baste con que poder pasar con quietud. Tambien ha menester alguna ceyuda de carta y provision para su viage y dexar acomodados a su muger y sus hichos.

Y haze protestacion como ha dicho que suppl(i)ca a V(uestra) S(antida)d estar m(erce)des por solo gracia y clemencia para la paz y quietud de su espiritu y persona como devil y flaco.

Dize que che llebara consigo a otro predicador que nacio en Chiavena que esta despuesto y inclinado a la verdadera fee catolica y se llama Juan Estonio pero tambien desea que V(uestra) S(antida)d le conceda breve particular para el. Este hombre nacio en la falsa religion de los hereticos, pero con la compañia del dicho Don Ascanio Baliani se ha reducido y se ganara esta Alena tambien, y el dicho Don Ascanio espera ganar otras muchas.

Don Ascanio Baliani, nativo della città di Palermo, in Sicilia, frate cappuccino, che nell’ordine assunse il nome di fra Fulgenzio da Palermo, dice che da piú di 5 anni le sue grandi colpe e i suoi peccati furono la causa per cui, come apostata del proprio ordine, si stabilí in questo Regno di Inghilterra, ove si accasò con una moglie inglese, da cui ha avuto due figli. Egli ha predicato per alcuni anni la falsa religione dei protestanti nella città di Londra, dove risiede nella Chiesa che chiamano degli Italiani, nella via dell’argenteria, e il Re d’Inghilterra, il suo Consiglio e quello che chiamano arcivescovo di Canterbury tengono in gran conto e stima la sua persona, tanto che per legarlo meglio al loro Regno e per farlo continuare nei suoi errori lo hanno naturalizzato nel Regno e come privilegio particolare gli hanno assegnato una pensione che ammonta a mille ducati l’anno; in piú gli hanno offerto altri maggiori incarichi, poiché considerano un gran capitale tenerlo qui, convinti come sono, di poter recare per mezzo della sua persona gran danno alla Santa Chiesa universale di Roma. Sapendolo ben informato delle cose di quella religione, lo persuadettero a scrivere un libro in italiano da inviare in Italia per sviare e frastornare l’animo degli italiani dal cammino della verità.

E avendo già scritto tale libro, nel momento di passarlo alla stampa, venne ad incontrarsi, attraverso intermediari sicuri, con don Diego Sarmiento de Acuña, ambasciatore della Maestà Cattolica in Inghilterra e, avendo parlato alcune volte con lui della situazione delle sue cose, ed avendogli assicurato il detto ambasciatore la pietà e il perdono che avrebbe trovato nella clemenza di Sua Santità, accadde che Dio gli aprí gli occhi e gli mostrò la luce e le tenebre che causano lacrime e sconforto in chi è giusto. Cosí come figlio umile e obbediente della Chiesa e di Sua Santità si prostra con tutta la sua umiltà e riverenza ai suoi santissimi piedi e la supplica che, avendo pietà di questa anima e pecorella smarrita, torni ad ammetterla nel suo santo grembo e obbedienza; e protesta di chiedere e supplicare ciò solo per la salvezza della sua anima, senza altro scopo e considerazione.

Poiché lo stato delle sue cose – con la moglie e i figli da mantenere e il suo debole stato di salute – per poter vivere in pace il resto della vita che Dio si è degnato di concedergli e per poterlo sfruttare meglio al servizio di Sua Santità e della sua santa Sede, alla quale egli pensa di offrire assai utili e importanti servigi (e già in questi giorni ha cominciato a farne alcuni di gran rilievo), supplichiamo umilmente Sua Santità di degnarsi di concedergli le seguenti grazie:

Inviargli un breve apostolico sub anulo piscatoris in forma autentica con indulto generale di ogni colpa e sentenza in cui è incorso o potrebbe incorrere fino alla data del breve o che possa meritare a causa di qualunque delitto reale o presunto contro di lui, dal momento che nacque fino a che non conseguirà la qualità e l’abito secolare, o monastico o fratesco, e che l’indulto si intenda esteso a qualsivoglia tribunale cosí della Inquisizione Romana come di qualsivoglia altro magistrato o Congregazione.

Similmente gli sia garantita l’esenzione da qualsivoglia pena in cui potrebbe essere incorso per via o per causa degli obblighi che potesse aver assunto, perché i peccati e gli errori del detto Don Ascanio sono stati molti e grandi ed è necessario che, per poter vivere fuori dell’Inghilterra, la grazia e la misericordia dell’indulto siano molto ampie di modo che nessuno possa molestarlo per cose che abbia potuto commettere in generale o specificatamente, esplicitando le clausole e le cautele necessarie per la sua sicurezza cosí in materia di censura e di regolarità come per essere entrato nell’ordine prima di avere gli anni necessari per esso e, infine, che sia restituito e reintegrato nella amministrazione dei sacramenti e abilitato e reso capace di poter tenere qualsivoglia dignità ecclesiastica.

Supplica che gli sia assegnata una qualche rendita che gli permetta di vivere in abito di chierico secolare e che sia, se non pari a quella di cui godeva in Inghilterra, sufficiente a farlo vivere in pace.

Cosí ha bisogno di un documento e di una somma per il viaggio e per lasciare in condizioni di agiatezza la moglie e i figli.

E protesta e dichiara di supplicare per queste misericordie Sua Santità solo per grazia e clemenza e per la pace e la tranquillità del suo spirito e della sua persona che è debole e fiacca.

Dice che consiglierà un altro predicatore, nato in Chiavenna, il quale è pronto e incline alla vera fede cattolica e si chiama Giovanni Eston, e desidera che Sua Santità conceda anche a lui un breve. Questo uomo è nato nella falsa religione degli eretici, però si è convertito con l’aiuto del detto don Ascanio e, se guadagnerà anche questo, il detto don Ascanio spera di poter guadagnare alla fede molti altri.

 

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Indice

I. Procuratio facta per ill.um Comitem Castri (Monteroni, 23 ottobre 1563).

II. Quietatio pro Magnifico Joanne Baptista Vanini (Lecce, 22 agosto 1569).

III. Pro Honorabili Magistro Antonio Martio de Casali Montoroni (Lecce, 1° aprile 1573).

IV. Atto notarile (Lecce, 20 giugno 1581).

V. Pro magnifico Philippo de Andrea (Lecce, 5 dicembre 1583).

VI. Copia Commissionis (Gallipoli, 12 giugno 1584).

VII. Donazione di Alessandro Gattinara (Atri, 26 ottobre 1585).

VIII. Pro Domino Joanne Vannini de Trisano Ligurie (Lecce, 11 agosto 1587).

IX. Intrumentum dotale pro Antonio Marra Terre Casarani (Taurisano, 12 settembre 1594).

X. Venditio (Ugento, 24 maggio 1603).

XI. Venditio (Ugento, 24 maggio 1603).

XII. Venditio (Ugento, 24 maggio 1603).

XIII. Alphabetum di Fuochi databile al 1596.

XIV. Alphabetum dei Fuochi del 1643.

XV. Numerazione dei Fuochi del 1643

XVI. Disputa di Argotti con Annibale Balsamo (Cremona, 19 aprile 1593).

XVII. Laurea di Bartolomeo Argotti (Roma, 13 giugno 1593).

XVIII. Acta Visitationum Henrici Silvij (Cremona, 14 agosto 1599).

XIX. Commissione pro invenienda veritate (Cremona, 18 agosto 1599).

XX. Protesta dei frati del chiostro di S. Bartolomeo (Cremona, maggio 1600).

XXI. Domenico Pinelli a Elia Carnevalio (Roma, 27 maggio 1600).

XXII. Domenico Pinelli ai frati del convento di Cremona (Roma, 9 giugno 1600).

XXIII. Ordine del Card. Pinelli (Cremona, 25 giugno 1600).

XXIV. Atto di sottomissione di Argotti (Alessandria, 27 giugno 1600).

XXV. Condono di Enrico Silvio (Alessandria, 27 giugno 1600).

XXVI. Domenico Pinelli ad Elia Carnevalio (Roma, 2 ottobre 1600).

XXVII. Nomina di Argotti a reggente (Cremona, 12 maggio 1602).

XXVIII. Non gravetur (Roma, 8 gennaio 1611).

XXIX. Annullamento del Non gravetur (Roma, 29 gennaio 1611).

XXX. Argotti Primus Socius del Generale (Anno 1613).

XXXI. Morte di Argotti (Perugia 14 gennaio 1615).

XXXII. Necrologio di Argotti (Genova, gennaio 1625).

XXXIII. Carmina latina.

XXXIV. Eiusdem ad eundem.

XXXV. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio.

XXXVI. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio.

XXXVII. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio.

XXXVIII. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio.

XXXIX. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio.

XL. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio.

XLI. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio.

XLII. Sonetto di Giovanni Maria Ginocchio.

XLIII. Giuramento della laurea (Napoli, 1° giugno 1606).

XLIV. Procuratio pro Iulio Cesare Vanini (Napoli, 20 giugno 1606).

XLV. Procuratio pro Iulio Cesare Vannini (Napoli, 12 settembre 1607).

XLVI. Albarano per Anibale Cavallo d’Ugento (Taurisano, 26 8[bre 160]7).

XLVII. Pro Pomponio Scarciglia (Napoli, 16 maggio 1608).

XLVIII. Donatio pro Pomponio Scarciglia (Napoli, 20 giugno 1608).

XLIX. Notizie desunte da Francesco Voerzio da Cherasco.

L. Litterae familiares di Enrico Silvio (Roma, 20 agosto 1609).

LI. Regestum Henrici Sylvii (28 gennaio 1612).

LII. Petizione di due carmelitani (Venezia, febbraio 1612).

LIII. Dudley Carleton a George Abbot (Venezia, 17 febbraio 1612).

LIV. Dudley Carleton a Salisbury (Venezia, 17 Febbraio 1612).

LV. George Abbot a Dudley Carleton (Lambeth, 18 marzo 1612).

LVI. Dudley Carleton a John Chamberlain (Venezia 9 maggio 1612).

LVII. Dudley Carleton a George Abbot (Venezia, 25 maggio 1612).

LVIII. Dudley Carleton a Sua Maestà Giacomo I (Venezia, 25 maggio 1612).

LIX. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra 21 giugno 1612).

LX. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 27 giugno 1612).

LXI. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 12 luglio 1612).

LXII. Thomas Albery a William Trumbull (Londra, 26 luglio 1612).

LXIII. George Abbot a Dudley Carleton (Lambeth, 30 luglio 1612 ).

LXIV. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 2 agosto 1612).

LXV. Roberto Ubaldini a Scipione Borghese (Parigi, 2 agosto 1612).

LXVI. Guido Bentivoglio a Scipione Borghese (Bruxelles, 4 agosto 1612).

LXVII. Tobias Matthew a Thomas Lake (Bishopthorpe, 8 agosto 1612).

LXVIII. Pedro de Zúñiga a Filippo III (Londra, 10 agosto 1612).

LXIX. Dudley Carleton a John Chamberlain (Venezia, 24 agosto 1612).

LXX. Scipione Borghese a Roberto Ubaldini (Roma 28 agosto 1612).

LXXI. Roberto Ubaldini a Scipione Borghese (Parigi, 30 agosto 1612).

LXXII. Congregazione del Santo Uffizio (6 settembre 1612).

LXXIII. Scipione Borghese a Roberto Ubaldini (Roma, 26 settembre 1612).

LXXIV. Congregazione del Santo Uffizio (27 settembre 1612).

LXXV. Giulio Cesare Vanini a Dudley Carleton (Lambeth, 9 ottobre 1612).

LXXVI. Giulio Cesare Vanini a Isaac Wake (Lambeth, 9 ottobre 1612).

LXXVII. Roberto Ubaldini a Scipione Borghese (Parigi, 25 ottobre 1612).

LXXVIII. Roberto Ubaldini a Scipione Borghese (Parigi, 25 ottobre 1612).

LXXIX. Isaac Wake a Dudley Carleton (Londra, 5 decembre 1612).

LXXX. Roberto Ubaldini a Scipione Borghese (Roma, 20 dicembre 1612).

LXXXI. John Chamberlain to Dudley Carleton (Londra, 24 gennaio 1613).

LXXXII. Congregazione del Santo Uffizio. Nota dell'Assessore Marcello Filonardi (Roma, 23 gennaio 1613).

LXXXIII. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 24 gennaio 1613).

LXXXIV. George Abbot a Dudley Carleton (Lambeth, 5 marzo 1613).

LXXXV. Giovan Francesco Biondi a Dudley Carleton (Londra 17 marzo 1613).

LXXXVI. John Chamberlain to Dudley Carleton (Lambeth, 21 marzo 1613).

LXXXVII. Congregazione del Santo Uffizio. Nota dell'assessore Marcello Filonardi (Roma, 10 aprile 1613).

LXXXVIII. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 11 aprile 1613).

LXXXIX. Gregorio Spinola a Giovanni Maria Ginocchio (S. Margherita di Marassi, 23 maggio 1613).

XC. Permesso di stampa (Londra, 17 giugno 1613).

XCI. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 14 agosto 1613).

XCII. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 22 agosto 1613).

XCIII. Giovanni Garzia Millini a don Alonso de Velasco (Roma, 10 settembre 1613).

XCIV. Dudley Carleton a George Abbot (Venezia, 13 settembre 1613).

XCV. Roberto Ubaldini a Scipione Borghese (Parigi, 8 ottobre 1613).

XCVI. Congregazione del Santo Uffizio. Nota di Marcello Filonardi (Roma, 30 ottobre 1613).

XCVII. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 31 ottobre 1613).

XCVIII. Congregazione del Santo Uffizio. Nota dell'assessore Marcello Filonardi (Roma, 6 novembre 1613).

XCIX. Congregazione del Santo Uffizio. (Roma, 7 novembre 1613).

C. Jerónimo Gracián de la madre de dios (Londra, novembre 1613).

CI. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 5 dicembre 1613).

CII. Dudley Carleton a John Chamberlain (Venezia, 3 gennaio 1614).

CIII. Diego Sarmiento de Acuña al Papa Paolo V (Londra, 4 febbraio 1614).

CIV. George Abbot a James Montagu (Lambeth, 4 febbraio 1614).

CV. Thomas Lake a Dudley Carleton (Royston, 6 febbraio 1614).

CVI. Diego Sarmiento de Acuña a Giovanni Garzia Millini (Londra, 7 febbraio 1614).

CVII. Diego Sarmiento al Re Filippo III (Londra, 12 febbraio 1614).

CVIII. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 13 febbraio 1614).

CIX. Declaratio Julii Caesaris Itali (15 febbraio 1614).

CX. Examinatio secunda Julii Caesaris (15 febbraio 1614).

CXI. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra 20 febbraio 1614).

CXII. Roberto Ubaldini a Giovanni Garzia Millini (Parigi, 25 febbraio 1614).

CXIII. Giovan Francesco Biondi a Dudley Carleton (Londra, 28 febbraio 1614).

CXIV. Dudley Carleton a George Abbot (Venezia, 28 febbraio 1614 ).

CXV. Dudley Carleton a Thomas Lake (Venezia 28 febbraio 1614).

CXVI. Dudley Carleton a John Chamberlain (Venezia, 7 marzo 1614).

CXVII. Dudley Carleton a Thomas Lake (Venezia, 14 marzo 1614).

CXVIII. Diego Sarmiento de Acuña a Filippo III (Londra, 17 marzo 1614).

CXIX. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 20 marzo 1614).

CXX. George Abbot a William Trumbull (Lambeth, 20 marzo 1614).

CXXI. Dudley Carletton a John Chamberlain (Venezia, 21 marzo 1614).

CXXII. Giovanni Garzia Millini a Diego Sarmineto de Acuña (Roma, 22 marzo 1614).

CXXIII. Dudley Carleton a Giovan Francesco Biondi (Venezia 14 marzo 1614).

CXXIV. Declaration of Signor Constantino (25/26 marzo 1614).

CXXV. George Abbot a Dudley Carleton (Lambeth, 26 marzo 1614).

CXXVI. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 27 marzo 1614).

CXXVII. George Abbot a Dudley Carleton (Lambeth, 9 aprile 1614).

CXXVIII. Guido Bentivoglio a Diego Sarmiento de Acuña (Bruxelles, 15 aprile 1614).

CXXIX. Diego Sarmiento de Acuña al Marchese de Guadaleste (Londra, 17 aprile 1614).

CXXX. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 24 aprile 1614).

CXXXI. Dudley Carleton a Ercole Salice (Venezia, 29 aprile 1614).

CXXXII. Diego Sarmiento de Acuña a Guido Bentivoglio (Londra, 1° maggio 1614).

CXXXIII. Dudley Carleton a George Abbot (Venezia, 1° maggio 1614).

CXXXIV. Diego Sarmiento de Acuña a Giovanni Garzia Millini (Londra, 15 maggio 1614).

CXXXV. Diego Sarmiento de Acuña al Marchese de Guadaleste (Londra, 15 maggio 1614).

CXXXVI. Diego Sarmiento de Acuña a Francisco De Castro (Londra, 17 maggio 1614).

CXXXVII. Guido Bentivoglio a Diego Sarmiento de Acuña (Bruxelles, 27 maggio 1614).

CXXXVIII. Dudley Carleton a George Abbot (Venezia 13 giugno 1614).

CXXXIX. Congregazione del Santo Uffizio. Nota dell'assessore (Roma, 25 giugno 1614).

CXL. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 26 giugno 1614).

CXLI. George Abbot a William Trumbull (Lambeth, 27 giugno 1614).

CXLII. Roberto Ubaldini al Giovanni Garzia Millini (Parigi, 31 luglio 1614).

CXLIII. Congregazione del Santo Uffizio. Nota dell'assessore Paolo Emilio Filonardi (Roma, 27 agosto 1614).

CXLIV. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 28 agosto 1614).

CXLV. Diego Sarmiento de Acuña a Paolo V (Londra, 14 settembre 1614).

CXLVI. Memoriale di don Ascanio Baliani per Sua Santità (Londra, 14 settembre 1614).

CXLVII. Roberto Ubaldini a Giovanni Garzia Millini (Parigi, 14 ottobre 1614).

CXLVIII. Congregazione del Santo Uffizio. Nota dell'assessore Paolo Emilio Filonardi (Roma, 14 gennaio 1615).

CXLIX. Congregazione del Santo Uffizio. Esame del Memoriale di Ascanio Baliani (Roma, 15 gennaio 1615).

CL. Decreto del Senato (Genova, 19 gennaio 1615).

CLI. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 5 marzo 1615).

CLII. Congregazione del Santo Uffizio. (Roma, 26 marzo 1615).

CLIII. Approbatio ecclesiastica dell'Amphitheatrum (Lione, 4 giugno 1615).

CLIV. Approbatio civile dell'Amphitheatrum (Lione 6 giugno 1615).

CLV. Approbatio ecclesiastica dell'Amphitheatrum (Lione 23 giugno 1615).

CLVI. Approbatio civile dell'Amphitheatrum (Lione 23 giugno 1615).

CLVII. Carmen congratulatorium di Jean Gontier.

CLVIII. Carmen congratulatorium di Johann Scheffer.

CLIX. Carmen congratulatorium di F. V.

CLX. Carmen congratulatorium di vital Carles.

CLXI. Carmen congratulatorium di Gabriel de Prades.

CLXII. Congregazione del Santo Uffizio. (Roma, 21 luglio 1615).

CLXIII. Roberto Ubaldini a Scipione Borghese (Parigi, 27 agosto 1615).

CLXIV. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 24 settembre 1615).

CLXV. capi d'accusa contro il Foscarini (Venezia, 22 gennaio 1616).

CLXVI. Capi d'accusa contro Foscarini (Venezia, 22 gennaio 1616).

CLXVII Deposizione di Lunardo Michelini (Venezia, 23 febbraio 1616).

CLXVIII. Deposizione di Lunardo Michelini (Venezia, 23 febbraio 1616).

CLXIX. Deposizione di Giulio Forti (Venezia, 25 marzo 1616).

CLXX. Approbatio ecclesiastica del De admirandis (Parigi 20 maggio 1616).

CLXXI. Carmen congratulatorium di Grégoire Certain.

CLXXII. Carmen congratulatorium di Ponce Privat.

CLXXIII. Typographus Lectori.

CLXXIV. Estratto del privilegio del re.

CLXXV. Liber Conclusionum (Parigi, 1° ottobre 1616).

CLXXVI. John Chamberlain a Dudley Carleton (Londra, 28 gennaio 1617).

CLXXVII. Giovanni Battista Lionello al Doge e al Senato (Londra, 6 febbraio 1617).

CLXXVIII. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 12 gennaio 1617).

CLXXIX. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 22 febbraio 1617).

CLXXX. Congregazione del Santo Uffizio, Visita alle carceri del Santo Uffizio (Roma, 20 marzo 1617).

CLXXXI. Paolo Emilio Sfondrati a Paolo Vicari da Garessio (Tivoli, 22 ottobre 1617).

CLXXXII. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 19 dicembre 1617).

CLXXXIII. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 31 gennaio 1618).

CLXXXIV. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 14 marzo 1618).

CLXXXV. Congregazione del Santo Uffizio (Roma, 6 settembre 1618).

CLXXXVI. Noviziato di gregorio Spinola (Genova, 23 settembre 1603).

CLXXXVII. Falcultas suscipiendi lauream (Roma, 16 settembre 1611).

CLXXXVIII. Magister de gratia (1625).

CLXXXIX. Sentenza di morte (Tolosa, sabato 9 febbraio 1619).

CXC. Annali manoscritti dell'hotel de ville di Tolosa (Registrata sotto l'anno 1618, ma redatta nel 1619).

CXCI. Esecuzione di Lucilio (Tolosa, 9 febbraio 1619).

CXCII. Ruolo delle forniture (Tolosa, 26 marzo 1619).

CXCIII. Ruolo delle giornate lavorative (Tolosa, 11 aprile 1619).

CXCIV. Sinodo pasquale 1619 in Tolosa (Tolosa, 16 aprile 1619).

CXCV. Conto della mercanzia (Tolosa, 2 settembre 1619).

CXCVI. Sentenza del Parlamento di Tolosa per la visita dei librai (Tolosa, sabato 26 ottobre 1619).

CXCVII. Ispezioni presso i librai (Tolosa, 30 ottobre 1619).

CXCVIII. Ispezioni presso i librai (Tolosa, 7 novembre 1619).

CXCIX. Esame, soppressione e correzione di libri (Tolosa, 11 novembre 1619).

CC. Soppressione di libri (Tolosa 12 novembre 1619).

CCI. Restituzione di libri (Tolosa, 16 novembre 1619).

CCII. Esame, soppressione e correzione di libri (Tolosa, 17 dicembre 1619).

CCIII. Restituzione di libri (Tolosa 19 dicembre 1619).

CCIV. Sopressione di libri (Tolosa, 19 dicembre 1619).

CCV. Correzione e restituzione di libri (Tolosa, 18 febbraio 1620).

CCVI. de Barthès a Jean de Rudèle (Parigi, 10 giugno 1620).

CCVII. Liber conclusionum Sacrae Facultatis Theologicae Parisiensis (Parigi, 13 giugno 1620).

CCVIII. De Barthès a Jean de Rudèle (Parigi 21 giugno 1620).

CCIX. Jean Dupuy a Jean de Rudèle (Luglio 1620).

CCX. De La Gorrée a Jean de Rudèle (Luglio 1620).

CCXI. Nicolas de Mauléon a Jean de Rudèle (Luglio 1620).

CCXII. Esame di Gabriel Pelissier (Luglio 1620).

CCXIII. Censura del De admirandis da parte di Camillo Cesari (agosto-settembre 1618).

CCXIV. Censura del De admirandis da parte di Sebastiano De Paolis (luglio 1619).

CCXV. Censura del De admirandis da parte di Nicola Modaffari (giugno 1620).

CCXVI. Congregazione dell'Indice (2 aprile 1618).

CCXVII. Congregazione dell'Indice (7 settembre 1618).

CCXVIII. Congregazione dell'Indice (19 luglio 1619).

CCXIX. Congregazione dell'Indice (31 gennaio 1620).

CCXX. Congregazione dell'Indice (3 luglio 1620).

CCXXI. Jean de Rudèle condanna le opere di Vanini (Tolosa, 16 luglio 1620).

CCXXII. Divieto di Vendita (Tolosa 13 agosto 1620).

CCXXIII. Annali dell'Hotel de ville di Tolosa: Chronique 291 (Tolosa, 1620).