Sommario: La lettera presenta una drammatica narrazione dell’esecuzione del carcere di Castel Nuovo del Pignatelli, che
sotto tortura aveva rilasciato dichiarazioni compromettenti nei confronti del maestro, ritrattando però subito dopo ogni
cosa. Pur proclamando la propria estraneità all’episodio, di lì a dieci giorni Campanella sarà costretto a prendere la via
dell’esilio francese (Ernst)
Nota redazionale: [Autografo] Campanella informa [Don Filippo Colonna] di aver ricevuto una lettera da Napoli che lo avvisava
che Pignatello [Tommaso Pignatelli, Domenicano calabrese discepolo di Campanella e accusato di congiura contro il Viceré],
dopo aver visto il palco destinato alla sua decapitazione [4 ottobre] e dopo crudeli torture aveva fatto dichiarazioni
compremettenti Campanella. Sul punto di morire strangolato [per intercessione dei Domenicani non fu decapitato in pubblico
ma strangolato in carcere il 6 ottobre], Pignatello aveva ritrattato le accuse. Campanella teme che queste nuove accuse
possano essere discusse prima che arrivi per posta copia della ritrattazione.