Sommario: Ragguaglio della fuga da Roma e della sosta a Marsiglia (Spampanato)
Nota redazionale: [Autografo] Campanella scrive da Marsiglia in casa del signor Gastines [spedizioniere di Marsiglia]
all’abbate de Peiresc [Nicolas-Claude Fabri de Peiresc], ragguagliandolo sulla sua fuga da Roma a Marsiglia [per sfuggire
alla minaccia di estradizione del Viceré di Napoli, Manuel de Guzman conte di Monterey]. Campanella è munito di lettere
d’incarico e raccomandazioni del cardinale Barberini [Francesco Barberini], di un passaporto dell’ambasciatore di Francia
conte di Noailles [François de Noailles] presso il papa [Urbano VIII] e di una lettera scritta allo stesso Peiresc dal
signor Bourdelot [Pierre Michon Bourdelot, medico francese in Roma]. Nella lettera Campanella parla del libro del Barone [si
riferisce all’opera De veritate, prout distinguitur a revelatione, a verisimili, a possibili, a falso
di Lord Edward Herbert di Cherbury] opera che era stata, a suo parere, ingiustamente condannata all’Indice.