Sommario: Descrive la prima udienza ricevuta da Luigi XIII; e si scusa di non aver mandato danaro a Lione, perché
n’ha dovuto fornire i parenti suoi che erano stati imprigionati in Napoli, col pretesto che parteggiavano per la
Francia (Spampanato)
Nota redazionale: [Autografo] Campanella scrive a [Nicolas-Claude Fabri de Peiresc] descrivendo la prima udienza avuta con il
Re Cristianissimo [Luigi XIII]. Si scusa di non aver mandato danaro a Rossi [amministratore delle poste di Lione], perché lo
ha dovuto dare ai suoi parenti che erano stati imprigionati in Napoli, ingiustamente accusati di parteggiare per la Francia.
Accenna ad una cassa di suoi scritti che Gastines [spedizioniere da Marsiglia] dovrebbe far arrivare insieme ad alcune
monete e reperti in dono [a Peiresc per la sua passione di antiquario].